Aspettiamo da decenni il nuovo ospedale a Marsala.
Ogni anno sembra quello giusto: ero un bambino, adesso sono un uomo. Diventerò anziano prima di poter vedere l'impianto ospedaliero marsalese finalmente aperto? Non do la colpa a nessuno: in Sicilia non si da la colpa mai a nessuno, nessuno ha mai colpa. E' che siamo lenti, infinitamente lenti e rilassati. Le cose devono "girare" così, e l'ospedale che sarà in funzione sicuramente in questo millennio si presenterà già vecchio, arretrato, carente.
Ci auguriamo però che il nuovo "policlinico" si avvarrà di ottimi professionisti: dottori e infermieri. E' la cosa più importante alla fine. Ho studiato un sondaggio molto preoccupante e ve lo voglio presentare in questo spazio.Gli errori in medicina causano più vittime dell'infarto e di molti tumori. Si stima che siano 90 i morti al giorno, in Italia: sbagli commessi dai medici, scambi di farmaci, dosaggi errati, sviste in sala operatoria. Io ho più paura degli eventuali errori dei medici, e quindi della "malasanità", piuttosto che della eventuale, e non augurabile, malattia stessa. Il fatto reale è però che a morire sono i cittadini di "serie B", la cosiddetta gente comune "cuinnuta e bastuniata".
Ma è mai possibile che nel ventunesimo secolo si possa morire senza una diagnosi, senza un medico capace, senza una ragione anche solo apparente, senza che ci sia un ospedale adeguatamente attrezzato, un'ambulanza di pronto intervento o un elicottero? E le percentuali maggiori, guarda caso, sono della nostra amata Sicilia.
I governi siciliani, da sempre, fanno apparire agli occhi del popolo siculo, un mondo irreale e ci convincono che stanno amministrando nel miglior modo possibile la salute pubblica. Politici che fanno finta di non vedere l'arretratezza di questa martoriata Terra.
Viviamo in una civiltà di assoluto sottosviluppo: la Sanità, massima espressione di attenzione alla salute del cittadino, per certi aspetti è quella che paga di più lo scotto di questa insipienza e di questi tradimenti dei politici che amministrano la nostra Regione. La vergogna vera è la situazione di inadeguatezza delle strutture sanitarie e della poca professionalità di una buona parte dei medici e degli infermieri in esse inserite.
A parte qualche caso di singolarità opportunamente "venduto" al pubblico come esempio di efficienza della Sanità, in tutta l'Isola la Sanità è in drammatico declino, al baratro. Invito il Ministro della Salute a venire a visitare le strutture della nostra regione, si accorgerà sicuramente della scarsa attenzione che viene data ai malati, alla disorganizzazione e alla sporcizia che imperversa sovrana (in alcune strutture sono evidenti il tartaro decennale), dell'attesa dei pazienti che devono sottoporsi alle visite mentre medici e infermieri chiacchierano tranquillamente in corsia (molti fumano anche), della scarsa manutenzione delle strutture che in molti casi cadono a pezzi e della scarsità di apparecchiature di diagnostica, dell'inefficienza del settore amministrativo che fa perdere una giornata intera per sbrigare pratiche, etc.
In Sicilia, negli ospedali, ci sono più medici e infermieri di quelli che effettivamente servirebbero. E chi non vuole sottostare al ricatto politico "emigra" in Italia e all'estero. Basta andare in giro per i grandi ospedali del Nord per vedere quanti eccellenti medici e infermieri siciliani operano in strutture degne di essere chiamati "ospedali".
La speranza certamente è l'ultima a morire, intanto i siciliani muoiono non solo per "casi" ma, anche e continuamente, per la inadeguatezza e l'arretratezza del servizio sanitario siciliano nel suo complesso.
Enzo Amato
enzo.marsala@alice.it
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