Fazio-Saviano e Benigni, stasera la "prima" da thrilling
Al via da stasera, e per 4 lunedì consecutivi, "Vieni via con me", il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano su Rai 3.
Un anfiteatro che accoglie monologhi, orazioni, riflessioni, in una forma "più teatrale che televisiva". Questa sera alle 21 su Raitre va in onda "Vieni via con me", la pietra dello scandalo, il programma che, nelle ultime settimane, ha scatenato in casa Rai il maggior numero di polemiche, scontri, esternazioni. C'è stato un momento in cui l'ipotesi di cancellare tutto è apparsa vicinissima, la querelle legata ai compensi degli ospiti stava per mettere la pietra tombale sulla trasmissione. Poi Benigni ha annunciato che sarebbe andato in onda gratuitamente, colpo di teatro, vertici spiazzati, e squadra di nuovo al lavoro.
Stasera, per il gran debutto, accanto al toscanaccio, sfileranno Claudio Abbado, Nichi Vendola, Angela Finocchiaro, Daniele Silvestri.
Si sa che ai piani alti di Viale Mazzini l'apprensione è al massimo grado, corre voce che il direttore generale Masi avrebbe voluto essere presente e soprattutto che avrebbe preferito avere una versione registrata dell'assolo di Benigni. Impossibile. L'improvvisazione è il pezzo forte del regista della "Vita è bella", e con le vicende di Ruby e di Fini in pieno svolgimento, meglio lasciare spazio all'inventiva del momento. Tra l'altro l'essere ospite senza contratto gli ha dato un grado di libertà maggiore del previsto.
Paradosso divertente: chi voleva mettergli il bavaglio urlando allo scandalo per il compenso troppo elevato, l'ha involontariamente reso ancora più indipendente. Roberto Saviano, altra star della trasmissione, leggerà un elenco di nomi e aggettivi, non proprio edificanti, con cui è stato apostrofato. Quindi passerà a brani sui temi del momento, la macchina del fango, l'emergenza rifiuti in Campania, i rapporti tra mafia e politica, il dopo terremoto all'Aquila.
Il clou di tutto sarà negli elenchi, campionari di vita vissuta in cui gli spettatori, coinvolti direttamente attraverso il sito del programma, racconteranno in prima persona i motivi per cui hanno scelto di restare in Italia oppure di andarsene.
Ci saranno piccole e grandi storie, quotidiane e eroiche, sconosciute ed esemplari, drammatiche, ma anche positive per "farci capire ogni giorno perché vale la pena di credere nell'Italia e di appassionarsi al suo futuro". Della scenografia farà parte una parete su cui scorreranno immagini, e dietro il logo si muoveranno stelle filanti tricolori.
Il brano di Paolo Conte che dà il nome all'appuntamento sarà declinato negli arrangiamenti più vari e in chiusura ci sarà, in ognuna delle quattro puntate in programma, una coreografia originale firmata da 16 differenti autori e messa in scena da 28 artisti "tra i più rappresentativi della danza contemporanea italiana".
Al via da stasera, e per 4 lunedì consecutivi, "Vieni via con me", il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano su Rai 3.
Un anfiteatro che accoglie monologhi, orazioni, riflessioni, in una forma "più teatrale che televisiva". Questa sera alle 21 su Raitre va in onda "Vieni via con me", la pietra dello scandalo, il programma che, nelle ultime settimane, ha scatenato in casa Rai il maggior numero di polemiche, scontri, esternazioni. C'è stato un momento in cui l'ipotesi di cancellare tutto è apparsa vicinissima, la querelle legata ai compensi degli ospiti stava per mettere la pietra tombale sulla trasmissione. Poi Benigni ha annunciato che sarebbe andato in onda gratuitamente, colpo di teatro, vertici spiazzati, e squadra di nuovo al lavoro.
Stasera, per il gran debutto, accanto al toscanaccio, sfileranno Claudio Abbado, Nichi Vendola, Angela Finocchiaro, Daniele Silvestri.
Si sa che ai piani alti di Viale Mazzini l'apprensione è al massimo grado, corre voce che il direttore generale Masi avrebbe voluto essere presente e soprattutto che avrebbe preferito avere una versione registrata dell'assolo di Benigni. Impossibile. L'improvvisazione è il pezzo forte del regista della "Vita è bella", e con le vicende di Ruby e di Fini in pieno svolgimento, meglio lasciare spazio all'inventiva del momento. Tra l'altro l'essere ospite senza contratto gli ha dato un grado di libertà maggiore del previsto.
Paradosso divertente: chi voleva mettergli il bavaglio urlando allo scandalo per il compenso troppo elevato, l'ha involontariamente reso ancora più indipendente. Roberto Saviano, altra star della trasmissione, leggerà un elenco di nomi e aggettivi, non proprio edificanti, con cui è stato apostrofato. Quindi passerà a brani sui temi del momento, la macchina del fango, l'emergenza rifiuti in Campania, i rapporti tra mafia e politica, il dopo terremoto all'Aquila.
Il clou di tutto sarà negli elenchi, campionari di vita vissuta in cui gli spettatori, coinvolti direttamente attraverso il sito del programma, racconteranno in prima persona i motivi per cui hanno scelto di restare in Italia oppure di andarsene.
Ci saranno piccole e grandi storie, quotidiane e eroiche, sconosciute ed esemplari, drammatiche, ma anche positive per "farci capire ogni giorno perché vale la pena di credere nell'Italia e di appassionarsi al suo futuro". Della scenografia farà parte una parete su cui scorreranno immagini, e dietro il logo si muoveranno stelle filanti tricolori.
Il brano di Paolo Conte che dà il nome all'appuntamento sarà declinato negli arrangiamenti più vari e in chiusura ci sarà, in ognuna delle quattro puntate in programma, una coreografia originale firmata da 16 differenti autori e messa in scena da 28 artisti "tra i più rappresentativi della danza contemporanea italiana".
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