Dopo due anni di silenzio, torna a parlare l'ex vice Sindaco di Marsala, Leo Giacalone.
Candidato alla carica di primo cittadino, contro la sinistra e contro il cartello di centrodestra che appoggiava l'avvocato Renzo Carini, perse al ballottaggio proprio contro quest'ultimo. Da allora, Giacalone non è più intervenuto per commentare le vicende politiche marsalesi nè quelle interne al suo partito, i Ds prima, il Pd oggi.
Ecco il testo di un suo lungo contributo inviato alla redazione di http://www.marsala.it/, dove analizza il caso Carini - Adamo e dice la sua su alcune vicende amministrative e politiche in città.
Si leva alcuni sassolini dalle scarpe sui rapporti con ex compagni di partito e con la parte di sinistra che lo ha sempre avversato. Critica Carini su Marsala Schola, sullo stato della città e sulla situazione dei parcheggi. Rivendica il merito di alcune opere pubbliche portate avanti dalla sua amministrazione. Ecco il testo integrale del suo intervento.
Vi sembrerà strano ma in questa faida politico-familiare Carini/Adamo, io sto con il primo. D’altronde avendo io definito la Adamo il peggior esponente politico che questa città avesse mai espresso, per coerenza, anche se la coerenza non fa parte della politica marsalese, non posso che essere conseguente. Non si può amministrare sotto tutela, aspettando che il leader a cui hai venduto l’anima per essere eletto, ti dica quello che devi fare. Vero è, dunque, come la Adamo afferma, che Carini è una sua invenzione pescata nell’ambito familiare e che senza di Lei non sarebbe mai diventato Sindaco, è altrettanto vero però, che la Adamo non intendeva eleggere un Sindaco ma un burattino, come oggi candidamente denuncia lo stesso Carini.
Vero è, soprattutto, che queste cose le avevo privatamente e pubblicamente denunciate prima, durante e dopo la campagna elettorale, quando qualche “sinistroide” illuminato, pur di conquistare una fetta di potere, ipotizzava una alleanza con la Adamo o con “l’astro nascente” e campione di coerenza avv. Stefano Pellegrino e quando, orfani del potere, alcuni esponenti del PD ed altri squallidi finti sinistri, politicanti di questa città, predicavano la grossa grande coalizione, scomodando l’esperienza tedesca, recandosi per avere udienza presso il salotto della Adamo.
Ma a parte la coerenza, la solidarietà con Carini deriva soprattutto dall’aver avuto una esperienza amministrativa che mi ha insegnato tanto e di cui, onestamente, non sento la mancanza. Non si può amministrare se quotidianamente ti devi preoccupare dei mal di pancia dei politicanti, di coloro che chiedono la famosa “visibilità”, di chi coltiva ambizioni ed interessi personali, spacciandoli per interessi collettivi, di chi pensa che per il solo fatto che ti ha votato o fatto votare, tu debba essere sempre disponibile nei suoi confronti, anche contro gli interessi generali. Non si può amministrare se non hai la piena e totale fiducia nei tuoi assessori, se sei obbligato a controllarli costantemente per paura che commettano atti in tuo danno.
Il Sindaco deve poter contare sul lavoro di una squadra coesa e affiatata, a cui poter delegare molto della ordinaria amministrazione, per potersi concentrare sul resto, sulla programmazione, sulle scelte strategiche, sullo sviluppo della sua città, sui bisogni e sulle esigenze della polis amministrata.
Ed infatti, Carini non ha mai amministrato, non ha mai potuto godere di queste condizioni ed il risultato si vede. In tutti questi mesi e per queste ragioni, mi è capitato spesso di doverlo in qualche modo difendere di fronte alle accuse di cittadini che mi incontrano e si dichiarano pentiti di averlo votato.
Bene ha fatto perciò Carini ad emanciparsi dalla presenza ingombrante e pericolosa della sua parente ed ex mentore. Verrebbe da dirgli bravo e coraggioso se ciò non fosse impedito da tante altre scelte che ha fatto o non ha fatto o da altre cose dette o non dette. Chiedo anticipatamente scusa a tutte le donne di cui, peraltro, ho piena stima in qualsiasi ambito operino, ma ho sempre definito “uterine” le reazioni di Carini alle critiche che gli vengono mosse e ciò, pensavo, per l’influenza eccessiva della Adamo: reagisce sempre scompostamente e con una puntigliosità di stampo prettamente femminile; come la sua parente, non entra mai nel merito delle critiche e si limita sempre ad inveire scompostamente, lanciando accuse ed offese a chi lo critica.
Così ha fatto reagendo contro la Adamo, il che mi fa pensare che non riesce a liberarsi da questo tipo di condizionamento. Sarebbe stato più elegante una sobria ed istituzionale risposta o, meglio ancora, il silenzio, piuttosto che creare questo indecente cortile a cui siamo costretti ad assistere.
E poi, con la terza giunta in meno di due anni, tutto ha fatto fuorché aumentare la sua autonomia ed autorevolezza: si è consegnato nelle mani di personaggi altrettanto pericolosi, che certamente non lo amano e non lo temono e con i quali il feeling finirà presto. Erano ben altre le cose che doveva fare Carini se voleva guadagnarsi il rispetto della gente, anche di quella che non l’ha votato: fare una squadra di alto profilo, con o senza i partiti, di cui si potesse completamente fidare, revocare tutte le nomine clientelari che ha fatto in questi anni, pescando nella propria parentela o nel campo dei candidati trombati, cambiare l’impostazione amministrativa, soprattutto nel campo della politica del personale e quella dei servizi sociali, oggi affidate a persone incompetenti e, perciò, pericolose; cambiare quei dirigenti inetti ed incapaci, che solo per il quieto vivere e per il lauto stipendio, sono disponibili ad accettare intromissioni della politica nella loro esclusiva sfera gestionale, dare atto di aver ereditato una amministrazione sana, sia sul piano finanziario che gestionale ed un patrimonio di opere pubbliche finanziate ed appaltate dalla precedente giunta. Presentarsi poi in Consiglio Comunale per ottenere la fiducia di chi l’ha fatto eleggere, senza tramare ed acquistare consiglieri comunali e senza stravolgere la volontà degli elettori.
Se non avesse ottenuto tale fiducia, infine, andare nel posto a lui più congeniale: a casa!! Lui, invece, cambia padrone e, di fronte alle accuse di inadeguatezza ed inettitudine amministrativa che gli ha mosso la sua primordiale sponsor, si difende citando tutta una serie di realizzazioni che non gli appartengono e che, peraltro, non sa gestire. Difende, così, Marsala Schola, che definisce una mia creatura, ma reputa che io l’abbia voluta per esigenze di ingegneria finanziaria. Non sa quello che dice perché i motivi erano ben altri e li ho già abbondantemente illustrati in altre occasioni, mi basta il gradimento dei dirigenti scolastici e dei genitori degli alunni per essere orgoglioso di questa innovativa scelta amministrativa.
Dopo aver inaugurato, con tanto di fascia tricolore, per ben tre volte la stessa strada, regolarmente realizzata durante la nostra amministrazione e dopo aver tentato di appropriarsi dei meriti per i finanziamenti del Contratto di Quartiere di Sappusi, dell’area artigianale, del parco di Salinella, del Tribunale, della piazza di S.Leonardo, delle indispensabili rotatorie che abbiamo realizzato e programmato (escluso quella alla fine di corso gramsci – opera sua ed autentica boiata), e di tantissime altre infrastrutture che questa città aspettava da anni e che solo noi, con grande abnegazione, siamo riusciti a far finanziare, tenta di appropriarsi anche dei parcheggi che sta per inaugurare, tutti regolarmente programmati, finanziati ed, alcuni, appaltati dalla giunta precedente.
Duecento milioni di euro di opere pubbliche l’avv. Carini non riuscirà a realizzarle neanche se, disgraziatamente, dovesse amministrare per i prossimi trenta anni. Tace, invece, sulle innumerevoli manchevolezza della sua amministrazione: a proposito di opere pubbliche, che fine hanno fatto i parcheggi di Lido Signorino e di viale whitaker? come mai la città è sporca e maleodorante, piena di discariche abusive, con le contrade totalmente abbandonante, ma il costo del servizio di nettezza urbana è raddoppiato? Esiste ancora il Comando dei Vigili Urbani e la squadra annona, visto che questa città è diventata ostaggio di ambulanti abusivi di giorno e “bordello” di notte. Musica a tutto volume, cubiste che si esibiscono nei gazebo di bar nella centralissima via Roma?
A proposito di gazebo, ma non sono strutture precarie che possono essere esclusivamente stagionali? Con che tipo di autorizzazioni questa amministrazione ha concesso la realizzazione di questi obbrobri, avuto riguardo alle norme sanitarie ed urbanistiche? Un'altra mia “invenzione” è stata il piano dei chioschi. L’idea era quella di realizzare strutture compatibili con l’estetica del territorio e, soprattutto, di eliminare lo sconcio della vendita per strada. Il commercio, però, deve essere fatto all’interno del chiosco e non può il commerciante occupare altra area adiacente, per esporre e vendere la sua mercanzia. E poi, per quale area paga il suolo pubblico?
E ancora, come mai nonostante il codice della strada lo vieti per ragioni di sicurezza, si chiudono al traffico strade come via caturca? Ma il comandante dei VV.UU. è sempre lo stesso? È sempre quello che mi ha insegnato queste cose e che si è rifiutato di firmare l’ordinanza di chiusura di queste strade nell’anno del signore 2007? E ancora, come giustifica il grave danno eraraiale creato al Comune per il mancato introito delle soste a pagamento in questi anni? Perché ha distratto il personale LSU che faticosamente avevamo selezionato, costruendo un progetto di reale stabilizzazione compatibile con le esigenze finanziarie del Comune e li ha destinati ad altri inutili compiti facendo perdere al comune l’introito di circa 300.000 euro annui?
Perché ha sostituto questa scelta , oculata per il comune e di prospettiva per i lavoratori, sostituendola con una gara che tarda a partire e che non porterà beneficio alle casse comunali? A proposito è vero che tra il personale che la ditta assumerà, ci saranno amici e parenti di assessori, consiglieri comunali e dirigenti?
Forse era questo il vero motivo della scelta? Oggi accusa la Adamo di averci “regalato” la melma della colmata, ma ha dimenticato che durante la campagna elettorale si impegnò ad eliminare la vergogna in pochi mesi, ricorrendo a fantomatici poteri che la legge attribuisce al Sindaco? E si ricorda che con gli stessi fantomatici poteri doveva aprire tutti i viali di Porta Nuova? Che fine hanno fatto tali poteri visto che la colmata è li ed i viali chiusi sono aumentati piuttosto che diminuire? Oggi ammette che la Adamo ha preso in giro gli agricoltori con la vicenda dei contributi per la peronospera e la accusa di aver cinicamente strumentalizzato il bisogno delle nostre aziende agricole. Aggiunge che tali contributi non potranno mai arrivare e che lui lo ha sempre saputo.
Ma si può essere più disonesti sul piano intellettuale? Come fa a dimenticare che come un elegante paggetto, durante la sua campagna elettorale, accompagnava la Adamo e l’Assessore La Via che predicavano e promettevano tali contributi? Queste e tante altre sono le cose che Carini dovrebbe chiarire e che una opinione pubblica attenta ed una opposizione seria e intransigente dovrebbe chiedergli. Dovrebbe chiederlo, soprattutto, quella sinistra intellettuale che è stata così presente e critica durante l’amministrazione Galfano, che ha spianato la strada all’attuale esperienza amministrativa e che oggi è silente, ignava e complice.
Carini, non certamente perché lo dice la Adamo a cui rinnovo la mia personale disistima, si è rivelato inetto ed incapace. Due anni sono più che sufficienti per giudicare un amministratore. Ma, ancor di più, si è rivelato cinico e spregiudicato sul piano dei rapporti interpersonali. Non ha esitato a defenestrare il primo vice sindaco e l’intera compagnia di amici che lo aveva sostenuto, eseguendo un ordine della Adamo e ora non ha avuto scrupoli ad emarginare quest’ultima, nonostante sia stata quella che più di tutti l’ha voluto e lo ha fatto eleggere sindaco. Pensate che i cittadini marsalesi possano stare tranquilli sapendo che ad amministrare la cosa pubblica vi è una persona di tal stazza?
Cordialmente, Leo Giacalone
PS1: Mi aspetto al solita risposta uterina ed il solito riferimento allo swap. Di quest’ultima vicenda, quando qualcuno vuole, sono pronto a dare tutte le spiegazioni;
PS2: Dite per cortesia a Sturiano che io non ho mai ingerito nelle scelte del PD, che volutamente mi sono estraniato e che, comunque, averlo per avversario è per me un ulteriore fonte di soddisfazione e titolo di merito.
Candidato alla carica di primo cittadino, contro la sinistra e contro il cartello di centrodestra che appoggiava l'avvocato Renzo Carini, perse al ballottaggio proprio contro quest'ultimo. Da allora, Giacalone non è più intervenuto per commentare le vicende politiche marsalesi nè quelle interne al suo partito, i Ds prima, il Pd oggi.
Ecco il testo di un suo lungo contributo inviato alla redazione di http://www.marsala.it/, dove analizza il caso Carini - Adamo e dice la sua su alcune vicende amministrative e politiche in città.
Si leva alcuni sassolini dalle scarpe sui rapporti con ex compagni di partito e con la parte di sinistra che lo ha sempre avversato. Critica Carini su Marsala Schola, sullo stato della città e sulla situazione dei parcheggi. Rivendica il merito di alcune opere pubbliche portate avanti dalla sua amministrazione. Ecco il testo integrale del suo intervento.
Vi sembrerà strano ma in questa faida politico-familiare Carini/Adamo, io sto con il primo. D’altronde avendo io definito la Adamo il peggior esponente politico che questa città avesse mai espresso, per coerenza, anche se la coerenza non fa parte della politica marsalese, non posso che essere conseguente. Non si può amministrare sotto tutela, aspettando che il leader a cui hai venduto l’anima per essere eletto, ti dica quello che devi fare. Vero è, dunque, come la Adamo afferma, che Carini è una sua invenzione pescata nell’ambito familiare e che senza di Lei non sarebbe mai diventato Sindaco, è altrettanto vero però, che la Adamo non intendeva eleggere un Sindaco ma un burattino, come oggi candidamente denuncia lo stesso Carini.
Vero è, soprattutto, che queste cose le avevo privatamente e pubblicamente denunciate prima, durante e dopo la campagna elettorale, quando qualche “sinistroide” illuminato, pur di conquistare una fetta di potere, ipotizzava una alleanza con la Adamo o con “l’astro nascente” e campione di coerenza avv. Stefano Pellegrino e quando, orfani del potere, alcuni esponenti del PD ed altri squallidi finti sinistri, politicanti di questa città, predicavano la grossa grande coalizione, scomodando l’esperienza tedesca, recandosi per avere udienza presso il salotto della Adamo.
Ma a parte la coerenza, la solidarietà con Carini deriva soprattutto dall’aver avuto una esperienza amministrativa che mi ha insegnato tanto e di cui, onestamente, non sento la mancanza. Non si può amministrare se quotidianamente ti devi preoccupare dei mal di pancia dei politicanti, di coloro che chiedono la famosa “visibilità”, di chi coltiva ambizioni ed interessi personali, spacciandoli per interessi collettivi, di chi pensa che per il solo fatto che ti ha votato o fatto votare, tu debba essere sempre disponibile nei suoi confronti, anche contro gli interessi generali. Non si può amministrare se non hai la piena e totale fiducia nei tuoi assessori, se sei obbligato a controllarli costantemente per paura che commettano atti in tuo danno.
Il Sindaco deve poter contare sul lavoro di una squadra coesa e affiatata, a cui poter delegare molto della ordinaria amministrazione, per potersi concentrare sul resto, sulla programmazione, sulle scelte strategiche, sullo sviluppo della sua città, sui bisogni e sulle esigenze della polis amministrata.
Ed infatti, Carini non ha mai amministrato, non ha mai potuto godere di queste condizioni ed il risultato si vede. In tutti questi mesi e per queste ragioni, mi è capitato spesso di doverlo in qualche modo difendere di fronte alle accuse di cittadini che mi incontrano e si dichiarano pentiti di averlo votato.
Bene ha fatto perciò Carini ad emanciparsi dalla presenza ingombrante e pericolosa della sua parente ed ex mentore. Verrebbe da dirgli bravo e coraggioso se ciò non fosse impedito da tante altre scelte che ha fatto o non ha fatto o da altre cose dette o non dette. Chiedo anticipatamente scusa a tutte le donne di cui, peraltro, ho piena stima in qualsiasi ambito operino, ma ho sempre definito “uterine” le reazioni di Carini alle critiche che gli vengono mosse e ciò, pensavo, per l’influenza eccessiva della Adamo: reagisce sempre scompostamente e con una puntigliosità di stampo prettamente femminile; come la sua parente, non entra mai nel merito delle critiche e si limita sempre ad inveire scompostamente, lanciando accuse ed offese a chi lo critica.
Così ha fatto reagendo contro la Adamo, il che mi fa pensare che non riesce a liberarsi da questo tipo di condizionamento. Sarebbe stato più elegante una sobria ed istituzionale risposta o, meglio ancora, il silenzio, piuttosto che creare questo indecente cortile a cui siamo costretti ad assistere.
E poi, con la terza giunta in meno di due anni, tutto ha fatto fuorché aumentare la sua autonomia ed autorevolezza: si è consegnato nelle mani di personaggi altrettanto pericolosi, che certamente non lo amano e non lo temono e con i quali il feeling finirà presto. Erano ben altre le cose che doveva fare Carini se voleva guadagnarsi il rispetto della gente, anche di quella che non l’ha votato: fare una squadra di alto profilo, con o senza i partiti, di cui si potesse completamente fidare, revocare tutte le nomine clientelari che ha fatto in questi anni, pescando nella propria parentela o nel campo dei candidati trombati, cambiare l’impostazione amministrativa, soprattutto nel campo della politica del personale e quella dei servizi sociali, oggi affidate a persone incompetenti e, perciò, pericolose; cambiare quei dirigenti inetti ed incapaci, che solo per il quieto vivere e per il lauto stipendio, sono disponibili ad accettare intromissioni della politica nella loro esclusiva sfera gestionale, dare atto di aver ereditato una amministrazione sana, sia sul piano finanziario che gestionale ed un patrimonio di opere pubbliche finanziate ed appaltate dalla precedente giunta. Presentarsi poi in Consiglio Comunale per ottenere la fiducia di chi l’ha fatto eleggere, senza tramare ed acquistare consiglieri comunali e senza stravolgere la volontà degli elettori.
Se non avesse ottenuto tale fiducia, infine, andare nel posto a lui più congeniale: a casa!! Lui, invece, cambia padrone e, di fronte alle accuse di inadeguatezza ed inettitudine amministrativa che gli ha mosso la sua primordiale sponsor, si difende citando tutta una serie di realizzazioni che non gli appartengono e che, peraltro, non sa gestire. Difende, così, Marsala Schola, che definisce una mia creatura, ma reputa che io l’abbia voluta per esigenze di ingegneria finanziaria. Non sa quello che dice perché i motivi erano ben altri e li ho già abbondantemente illustrati in altre occasioni, mi basta il gradimento dei dirigenti scolastici e dei genitori degli alunni per essere orgoglioso di questa innovativa scelta amministrativa.
Dopo aver inaugurato, con tanto di fascia tricolore, per ben tre volte la stessa strada, regolarmente realizzata durante la nostra amministrazione e dopo aver tentato di appropriarsi dei meriti per i finanziamenti del Contratto di Quartiere di Sappusi, dell’area artigianale, del parco di Salinella, del Tribunale, della piazza di S.Leonardo, delle indispensabili rotatorie che abbiamo realizzato e programmato (escluso quella alla fine di corso gramsci – opera sua ed autentica boiata), e di tantissime altre infrastrutture che questa città aspettava da anni e che solo noi, con grande abnegazione, siamo riusciti a far finanziare, tenta di appropriarsi anche dei parcheggi che sta per inaugurare, tutti regolarmente programmati, finanziati ed, alcuni, appaltati dalla giunta precedente.
Duecento milioni di euro di opere pubbliche l’avv. Carini non riuscirà a realizzarle neanche se, disgraziatamente, dovesse amministrare per i prossimi trenta anni. Tace, invece, sulle innumerevoli manchevolezza della sua amministrazione: a proposito di opere pubbliche, che fine hanno fatto i parcheggi di Lido Signorino e di viale whitaker? come mai la città è sporca e maleodorante, piena di discariche abusive, con le contrade totalmente abbandonante, ma il costo del servizio di nettezza urbana è raddoppiato? Esiste ancora il Comando dei Vigili Urbani e la squadra annona, visto che questa città è diventata ostaggio di ambulanti abusivi di giorno e “bordello” di notte. Musica a tutto volume, cubiste che si esibiscono nei gazebo di bar nella centralissima via Roma?
A proposito di gazebo, ma non sono strutture precarie che possono essere esclusivamente stagionali? Con che tipo di autorizzazioni questa amministrazione ha concesso la realizzazione di questi obbrobri, avuto riguardo alle norme sanitarie ed urbanistiche? Un'altra mia “invenzione” è stata il piano dei chioschi. L’idea era quella di realizzare strutture compatibili con l’estetica del territorio e, soprattutto, di eliminare lo sconcio della vendita per strada. Il commercio, però, deve essere fatto all’interno del chiosco e non può il commerciante occupare altra area adiacente, per esporre e vendere la sua mercanzia. E poi, per quale area paga il suolo pubblico?
E ancora, come mai nonostante il codice della strada lo vieti per ragioni di sicurezza, si chiudono al traffico strade come via caturca? Ma il comandante dei VV.UU. è sempre lo stesso? È sempre quello che mi ha insegnato queste cose e che si è rifiutato di firmare l’ordinanza di chiusura di queste strade nell’anno del signore 2007? E ancora, come giustifica il grave danno eraraiale creato al Comune per il mancato introito delle soste a pagamento in questi anni? Perché ha distratto il personale LSU che faticosamente avevamo selezionato, costruendo un progetto di reale stabilizzazione compatibile con le esigenze finanziarie del Comune e li ha destinati ad altri inutili compiti facendo perdere al comune l’introito di circa 300.000 euro annui?
Perché ha sostituto questa scelta , oculata per il comune e di prospettiva per i lavoratori, sostituendola con una gara che tarda a partire e che non porterà beneficio alle casse comunali? A proposito è vero che tra il personale che la ditta assumerà, ci saranno amici e parenti di assessori, consiglieri comunali e dirigenti?
Forse era questo il vero motivo della scelta? Oggi accusa la Adamo di averci “regalato” la melma della colmata, ma ha dimenticato che durante la campagna elettorale si impegnò ad eliminare la vergogna in pochi mesi, ricorrendo a fantomatici poteri che la legge attribuisce al Sindaco? E si ricorda che con gli stessi fantomatici poteri doveva aprire tutti i viali di Porta Nuova? Che fine hanno fatto tali poteri visto che la colmata è li ed i viali chiusi sono aumentati piuttosto che diminuire? Oggi ammette che la Adamo ha preso in giro gli agricoltori con la vicenda dei contributi per la peronospera e la accusa di aver cinicamente strumentalizzato il bisogno delle nostre aziende agricole. Aggiunge che tali contributi non potranno mai arrivare e che lui lo ha sempre saputo.
Ma si può essere più disonesti sul piano intellettuale? Come fa a dimenticare che come un elegante paggetto, durante la sua campagna elettorale, accompagnava la Adamo e l’Assessore La Via che predicavano e promettevano tali contributi? Queste e tante altre sono le cose che Carini dovrebbe chiarire e che una opinione pubblica attenta ed una opposizione seria e intransigente dovrebbe chiedergli. Dovrebbe chiederlo, soprattutto, quella sinistra intellettuale che è stata così presente e critica durante l’amministrazione Galfano, che ha spianato la strada all’attuale esperienza amministrativa e che oggi è silente, ignava e complice.
Carini, non certamente perché lo dice la Adamo a cui rinnovo la mia personale disistima, si è rivelato inetto ed incapace. Due anni sono più che sufficienti per giudicare un amministratore. Ma, ancor di più, si è rivelato cinico e spregiudicato sul piano dei rapporti interpersonali. Non ha esitato a defenestrare il primo vice sindaco e l’intera compagnia di amici che lo aveva sostenuto, eseguendo un ordine della Adamo e ora non ha avuto scrupoli ad emarginare quest’ultima, nonostante sia stata quella che più di tutti l’ha voluto e lo ha fatto eleggere sindaco. Pensate che i cittadini marsalesi possano stare tranquilli sapendo che ad amministrare la cosa pubblica vi è una persona di tal stazza?
Cordialmente, Leo Giacalone
PS1: Mi aspetto al solita risposta uterina ed il solito riferimento allo swap. Di quest’ultima vicenda, quando qualcuno vuole, sono pronto a dare tutte le spiegazioni;
PS2: Dite per cortesia a Sturiano che io non ho mai ingerito nelle scelte del PD, che volutamente mi sono estraniato e che, comunque, averlo per avversario è per me un ulteriore fonte di soddisfazione e titolo di merito.
Da Marsala.it
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