Una donna denuncia la compagnia aerea "Easyjet"
Mi spiace signora, ma lei è troppo voluminosa, se vuole viaggiare con noi deve pagare due biglietti".
E' quanto avrebbe detto un'impiegata addetta al check-in della compagnia Easyjet, all'aeroporto di Bari, a una 55enne che stava rientrando a Roma. Dopo alcuni minuti di discussione, la donna ha deciso di lasciar perdere e di rientrare a Roma in auto.
Ma ha denunciato la compagnia aerea per danni morali e materiali.
La donna, 55 anni, era giunta a Bari in auto con suo figlio che vive nel capoluogo pugliese, e aveva previsto il rientro nella Capitale con un volo Easyjet in partenza alle 10.45 di venerdì.
Giunta per tempo al check-in, ha mostrato il piccolo bagaglio a mano e il biglietto acquistato via internet, ma all'impiegata è bastato uno sguardo per sollevare la contestazione: la signora, piuttosto bassa e di peso intorno al quintale, è stata ritenuta troppo grassa per poter essere ospitata su un solo posto del velivolo. Ce ne sarebbero voluti due e quindi avrebbe dovuto pagare due biglietti.
Un rilievo, quello mossole dalla hostess, che ha irritato la donna la quale ha replicato: "Come si permette di darmi della cicciona? Non sarò un'anoressica come voi hostess, ma da quando viaggio non mi è mai capitata una cosa del genere!".
Una conversazione, racconta il legale della donna, l'avvocato Anna Orecchioni, "che si è svolta alla presenza degli altri viaggiatori in attesa del check-in e quindi è immaginabile l'imbarazzo provato dalla signora". Imbarazzo diventato evidente quando il personale della compagnia ha invitato la donna a pesarsi "come fosse un bagaglio".
Alla fine e' stato il figlio della donna a troncare la discussione e a invitare sua madre a lasciar perdere e a rientrare a Roma in auto. Cosa che lei ha fatto, portando con sé il biglietto del volo inutilizzato e la ferma intenzione di essere risarcita per il trattamento ricevuto.
"Sono avvilita - commenta ora - per il modo con cui sono stata trattata, per le parole usate dalla hostess, e questa prepotenza: mi volevano imporre di acquistare un altro biglietto senza avermi prima messa nelle condizioni di scegliere. E solo perché non rispondo ai loro canoni estetici".
Easyjet si scusa e apre inchiesta
La compagnia aerea Easyjet chiede scusa alla signora romana e apre un'inchiesta interna. "Con riferimento ai fatti accaduti presso l'aeroporto di Bari Karol Wojtyla, EasyJet - dichiara Thomas Meister, Corporate Communication Manager della Compagnia - vuole scusarsi con la passeggera per il disagio. Si è trattato - aggiunge - di un imperdonabile e personale errore del personale di terra.
Easyjet, infatti - spiega - non ha nel suo regolamento una sezione che riguardi il peso dei passeggeri. La compagnia si rammarica per quanto successo e informa che avviera' un'inchiesta interna per verificare le circostanze dell'accaduto".
Mi spiace signora, ma lei è troppo voluminosa, se vuole viaggiare con noi deve pagare due biglietti".
E' quanto avrebbe detto un'impiegata addetta al check-in della compagnia Easyjet, all'aeroporto di Bari, a una 55enne che stava rientrando a Roma. Dopo alcuni minuti di discussione, la donna ha deciso di lasciar perdere e di rientrare a Roma in auto.
Ma ha denunciato la compagnia aerea per danni morali e materiali.
La donna, 55 anni, era giunta a Bari in auto con suo figlio che vive nel capoluogo pugliese, e aveva previsto il rientro nella Capitale con un volo Easyjet in partenza alle 10.45 di venerdì.
Giunta per tempo al check-in, ha mostrato il piccolo bagaglio a mano e il biglietto acquistato via internet, ma all'impiegata è bastato uno sguardo per sollevare la contestazione: la signora, piuttosto bassa e di peso intorno al quintale, è stata ritenuta troppo grassa per poter essere ospitata su un solo posto del velivolo. Ce ne sarebbero voluti due e quindi avrebbe dovuto pagare due biglietti.
Un rilievo, quello mossole dalla hostess, che ha irritato la donna la quale ha replicato: "Come si permette di darmi della cicciona? Non sarò un'anoressica come voi hostess, ma da quando viaggio non mi è mai capitata una cosa del genere!".
Una conversazione, racconta il legale della donna, l'avvocato Anna Orecchioni, "che si è svolta alla presenza degli altri viaggiatori in attesa del check-in e quindi è immaginabile l'imbarazzo provato dalla signora". Imbarazzo diventato evidente quando il personale della compagnia ha invitato la donna a pesarsi "come fosse un bagaglio".
Alla fine e' stato il figlio della donna a troncare la discussione e a invitare sua madre a lasciar perdere e a rientrare a Roma in auto. Cosa che lei ha fatto, portando con sé il biglietto del volo inutilizzato e la ferma intenzione di essere risarcita per il trattamento ricevuto.
"Sono avvilita - commenta ora - per il modo con cui sono stata trattata, per le parole usate dalla hostess, e questa prepotenza: mi volevano imporre di acquistare un altro biglietto senza avermi prima messa nelle condizioni di scegliere. E solo perché non rispondo ai loro canoni estetici".
Easyjet si scusa e apre inchiesta
La compagnia aerea Easyjet chiede scusa alla signora romana e apre un'inchiesta interna. "Con riferimento ai fatti accaduti presso l'aeroporto di Bari Karol Wojtyla, EasyJet - dichiara Thomas Meister, Corporate Communication Manager della Compagnia - vuole scusarsi con la passeggera per il disagio. Si è trattato - aggiunge - di un imperdonabile e personale errore del personale di terra.
Easyjet, infatti - spiega - non ha nel suo regolamento una sezione che riguardi il peso dei passeggeri. La compagnia si rammarica per quanto successo e informa che avviera' un'inchiesta interna per verificare le circostanze dell'accaduto".
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