domenica 28 febbraio 2010

Le più trasmesse alla radio di Sanremo 2010

Pubblico la classifica relativa ai 25 brani in gara a Sanremo 2010 in funzione dei passaggi radiofonici sulle principali emittenti italiane (AirPlay).

I dati delle classifiche sono certificati.
La settimana dal 19 al 25 febbraio 2010.

1. Ricomincio da qui - MALIKA AYANE
2. La cometa di Halley - IRENE GRANDI
3. Per tutta la vita - NOEMI
4. L'uomo che amava le donne - NILLA ZILLI
5. Credimi ancora - MARCO MENGONI
6. Per tutte le volte che - VALERIO SCANU
7. Menomale - SIMONE CRISTICCHI
8. Buio e luce - LA FAME DI CAMILLA
9. Malamorenò - ARISA
10. Il linguaggio della resa - TONY MAIELLO
11. La notte delle fate - ENRICO RUGGERI
12. Il mondo piange - IRENE FORNACIARI E NOMADI
13. La verità - POVIA
14. Non è una canzone - FABRIZIO MORO
15. Dove non ci sono le ore - JESSICA BRANDO
16. Baby - SONOHRA
17. Come l'autunno - ROMEUS
18. Dirsi che è normale - NICOLAS BONAZZI
19. Jamme jà - NINO D'ANGELO
20. Non mi dai pace - LUCA MARINO
21. Su questa panchina - JACOPO RATINI
22. Non parlare più - MATTIA DE LUCA
23. Italia amore mio - PUPO, FILIBERTO, CANONICI
24. Mesi - BROKEN HEART COLLEGE
25. Aeroplani - TOTO CUTUGNO

giovedì 25 febbraio 2010

"Servizio Completo" al Comunale di Marsala

I "Nuovi Orizzonti" vi faranno ridere! Due rappresentazione al Teatro Comunale "Eliodoro Sollima" di Marsala.

Un 2009 pieno di grandi successi e di tantissime rappresentazioni teatrali in provincia. Grande consenso e risate con le commedie dialettali "Ficimu Tririci" e "A Pulintuna".


I "Nuovi Orizzonti", di S. Padre delle Perriere, continuano il tour anche in questo inizio 2010, con la rappresentazione della commedia brillante "Servizio Completo", già rappresentata negli anni precedenti, sempre con grandissimo successo.

Sabato 27 e Domenica 28 febbraio, alle ore 21.30, presso il bellissimo Teatro "Eliodoro Sollima" di Marsala.

La commedia comico-brillante "Servizio Completo" ha entusiasmato il pubblico in tutte le rappresentazioni che l'associazione marsalese ha portato nelle piazze della provincia.


La gente ha bisogno di divertirsi e in questa commedia c'è tanto da ridere. Ecco perchè ancora oggi, nel 2010, si replica con piacere ed entusiasmo questo lavoro teatrale.

E' stata definita, dal pubblico, la commedia dialettale più divertente che la compagnia ha rappresentato per le piazze e per i teatri della Sicilia. Il lavoro teatrale, con la regia di Enzo Amato, è stato rappresentato per due anni consecutivi.


Protagonisti nella recitazione: Enzo Amato, Giusy De Vita, Nicola Anastasi, Donatella Montalbano, Nicola Di Girolamo, Luisa Lombardo, Simone Giacalone e Salvatore Giacalone.

Staff: Ilenia Giacalone e Giulia Anastasi (Suggeritrici); Gianluca Galfano e Francesco Giacalone (Audio e Luci); Daniela Sammartano e Daniela La Rosa (Grafica e Scenografia); Renzo Pampalone e Toniella Piccione (Assistenti al Palco). Regia di Enzo Amato.


Info e prenotazioni: 347.1846757 (Enzo Amato)

mercoledì 24 febbraio 2010

I Mille a Trapani. Processione del Giovedì muta

Sbarco dei Mille a Trapani e Processione del Giovedì Santo muta. Sono molto confuso, irritato, stanco di non capire e stanco di sopportare tutto quello che mi circonda.

Nel bene o nel male ci siamo liberati almeno di Sanremo, sperando che Sanromolo non pretenda un'altra vetrina come quella del festival della canzone italiana. Festival delle canzoni rovinate e dai cantanti prìncipi improvvisati. Si volta pagina, carnevale è finito, il freddo si sta allontanando, la stagione delle piogge ha ormai abbondantemente sfogato tutto quello che c'era da buttare giù.

Adesso si pensa alla Santa Pasqua, siamo in Quaresima e di conseguenza siamo tutti più buoni, più santi, più comprensibili. Comprensibile invece non è il fatto che da due settimane vedo esposti nei bar e nei supermercati le classiche uova di cioccolato pasquali. Tra qualche giorno saranno esposte, sicuramente, le prime angurie nei fruttivendoli. Ormai si viaggia veloce, tutto di corsa, tutto in anteprima, tutto fuori luogo.


Anche lo sbarco dei Mille di Garibaldi è fuori luogo: i libri hanno sempre parlato di Marsala, a Marsala si è sempre parlato di questo sbarco. Mi sono venuti dei complessi in questi giorni: ma ci stanno prendendo in giro adesso o ci hanno preso in giro da sempre? Ieri mattina sono andato al centro storico per vedere se realmente c'era scritto "Porta Garibaldi", "Via dei Mille", "Via XI maggio"... Tutto vero, tutto scritto. Ho visto anche il vecchio monumento ai Mille che è ancora lì, pronto per essere pronto nei prossimi decenni.

Allora perchè lo sbarco quest'anno si farà a Trapani? Chi ha preso questa decisione? Chi ha condiviso questa decisione? Perchè a Trapani? Si fa fatica a capire, a comprendere le cose che i politici decidono, per qualche segreto (o forse no) interesse. Ho anche pensato che si saranno sbagliati a dare questa notizia, magari saranno la Nina, la Pinta e la Santa Maria a sbarcare a Trapani, e che la vera India fosse la città capoluogo della provincia. Decisioni che suscitano malcontenti che si potrebbero evitare, persone che si "turano" il naso per la sciocca manifestazione spostata senza alcun senso logico. Mille di queste idee, mille di queste cagate popolari.

Marsala è conosciuta per il vino, per lo sbarco dei Mille e per la Processione del Giovedì Santo. Il vino non è più il nostro orgoglio ma un nostro serio problema economico, lo sbarco dei Mille si farà a trapani e la Processione dei Misteri diventa improvvisamente senza parole, senza alcuna recitazione, muta. Ho pensato: ma sono su Scherzi a parte?

E' mai possibile che qualcuno ha preteso che, ciò che tradizionalmente è stata una manifestazione di grande richiamo, abbia potuto pensare che all'improvviso si possa zittire il nostro Salvatore Gesù Cristo? Io avrei tolto i cavalli con la merda inclusa, avrei tolto tutti coloro che accompagnavano da sempre la Madonna Addolorata che piange per la morte di suo figlio, avrei tolto la calia e la simenza, avrei tolto qualsiasi cosa che non snaturasse la bellezza di una tradizione così importante. Mai avrei tolto la parola.

Eppure a Marsala tolgono ormai tutto, a Marsala viene tolto tutto, a Marsala, a parte la spazzatura, non rimane più niente. Neanche le tradizioni di cui tutti siamo, o eravamo, orgogliosi.
Enzo Amato

Momenti teatrali...

SERVIZIO COMPLETO

martedì 23 febbraio 2010

Gran pezzo di... scultura

Vorrei sapere chi è l'artista che ha realizzato questo pezzo di... ferro

Cristian Imparato: il re siciliano di "Io canto"

Il piccolo Cristian, palermitano, è già famosissimo in tutta Italia. Qui racconta la sua esperienza al programma di Gerry Scotti.

"Da bambino non parlavo ma cantavo. La musica è la mia vita". E' un ragazzino prodigio. Cristian è il fenomeno della trasmissione di Canale 5, "Io canto".

Ha tredici anni, occhiali, apparecchio ai denti. Sembra più piccolo della sua età. Ma ha conquistato tutti, dalla Sicilia al resto d'Italia con la sua voce da "grande". Sabato dopo sabato, giorno dopo giorno, i telespettatori lo amano sempre più.

E se si digita su YouTube il suo nome, ecco tutte le sue interpretazioni, da "Adagio", esibita durante la prima puntata, all'ultima, "New York-New York". Piccolo divo italiano, fermato per strada, chissà se la sua vita è e sarà scolvolta dalla partecipazione alla trasmissione.

"Io sono rimasto lo stesso di sempre. Certo la gente adesso mi riconosce per strada, quindi qualcosa sarà cambiato, ma rimango sempre coi piedi per terra, sono un ragazzino e sinceramente non pensavo di diventare famoso".

"L'emozione che provo quando salgo sul palco e canto non so descriverlo a parole, il palco e la musica fanno parte di me, vorrei non scendere mai dal palco. A scuola non è cambiato il rapporto con i miei compagni e con i professori. Solo i primi giorni, quando tutti i bimbi mi facevano continuamente i complimenti, adesso per fortuna tutto è tornato come prima, si gioca e si studia".

"Ho scoperto la passione per il canto fin da piccolo, all'età di 8 anni circa io non parlavo, cantavo. E da grande ovviamente vorrei fare il cantante. Una volta ho provato a scrivere una canzone, fare il cantautore mi viene difficile, non so, ancora sono piccolo ma sarà dura. Non ho mai preso lezioni di canto, una volta finito il programma andrò a studiare sicuramente, tutti i cantanti hanno studiato, ci sarà un motivo".

lunedì 22 febbraio 2010

Effetto Mourinho

VIGNETTA di MASSIMO BUCCHI

Aberrante! Gruppo "No ai down" su Facebook

"No ai down", folle gruppo sul Web. Ribellione su Facebook: chiudiamoli. Associazioni persone down: "Lignoranza non ha fondo.

"Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down". Sembra uno scherzo di cattivo gusto invece è il nuovo e raccapricciante gruppo apparso su Facebook che ha già accolto oltre 1200 sostenitori. Sul sito la foto di un neonato sulla cui fronte è scritto "scemo".

La 'motivazione' del gruppo recita: "E' così difficile da accettare questa malattia. Perché dovremmo convivere con questi ingnobili creature, con questi stupidi esseri buoni a nulla? i bambini down sono solo un peso per la nostra società".

Seguono rivoltanti proposte su come andrebbe risolto il problema, fino al tiro al bersaglio. Fondatori e amministratori: Il signore della notte e il vendicatore mascherato, indirizzo e dati, ovviamente di fantasia.

Il popolo della rete, però, si è già mobilitato contro questa iniziativa, a cominciare dagli insulti e le parole di sgomento pubblicate sulla bacheca dello stesso gruppo oppure i suggerimenti per fermarli che appaiono nella pagina dedicata alle discussioni.

Come quello del gruppo creato nato appena ieri "per difendere questi poveri bambini indifesi" che ha già oltre 15mila membri, che ha lanciato una petizione per fare chiudere quello "Deridiamo i bambini down" sottolineando: "I bambini down sono persone normali come tutte le altre, sono speciali, è incredibile quanto siano bastarde le persone che creano questi gruppi".

L'esistenza di un simile gruppo su Facebook ha scatenato la protesta reale di diverse associazioni che ne chiedono la chiusura immediata. "Chi ha il potere di chiudere il gruppo lo faccia immediatamente", afferma il leader del Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di down.

"E' scioccante che un gruppo, culturalmente molto limitato, si diverta a scherzare su cose molte gravi. Fatti come questo vanno stroncati sul nascere".

Gli fa eco il presidente dell'Associazione genitori
e persone con sindrome di down onlus. "Noi associazioni tanto facciamo per l'integrazione ma è inutile se poi abbiamo a che fare con persone che istigano alla violenza. Si deve intervenire, eventualmente anche a livello legale se ci sono gli estremi".

Sulla vicenda ha preso posizione anche il cantautore Eugenio Finardi, padre di una ragazza down di 26 anni: "Mi fanno veramente pena: hanno più problemi loro che mia figlia, devono sentirsi delle nullità per prendersela con i più deboli dei deboli".

Dura anche l'associazione Capirsi Down. "L'ignoranza non ha fondo. Finché in tv passano certi messaggi e al Grande fratello il termine 'mongoloide' vola a destra e a manca, non ho molte speranze".

La polizia postale sta monitorando il social network per cercare di individuare chi lo ha aperto e fare in modo che possa esser rimosso il prima possibile. Ma non è facile, spiegano gli esperti, intervenire per bloccare pagine e siti su internet.

In particolare, per rimuovere le pagine di Facebook, sarebbe necessario agire tramite rogatoria internazionale che deve essere richiesta dalla magistratura. Si può invece chiedere alla società americana la chiusura della pagina in tempi rapidi.

Ed è quello che probabilmente succederà, visto che nei casi simili avvenuti in passato, il social network ha accolto le richieste provenienti dall'Italia, soprattutto se violano la Dichiarazione dei diritti di Facebook, ovvero inneggiare alla violenza o all'odio.

X Special Merd One

Mourinho non sopporta gli arbitri. E questo si sapeva. Anche gli arbitri, però, non ne possono più di Mourinho. E questa è una novità.

Il tecnico dell'Inter finora ha potuto dire e fare quasi tutto quello che ha voluto, anche perché ogni volta che ha oltrepassato i limiti (ed è successo spesso) gli sono arrivate "multine" da 15 mila euro che gli hanno fatto il solletico visto il suo conto in banca.

La sceneggiata fatta dallo Special Merd One a San Siro durante il match con la Sampdoria ha però cambiato le carte in tavola. Gli atteggiamenti del portoghese, su tutti il gesto delle manette, sarebbero da condannare anche se l'arbitro Tagliavento avesse sbagliato tutto.

Ma il direttore di gara umbro non ha quasi commesso errori. E adesso gli arbitri sono pronti a scioperare.

Arrestatelo!

domenica 21 febbraio 2010

L'Udinese richiama Pasquale Marino

L'Udinese esonera Gianni De Biasi, in panchina al suo posto torna il marsalese Pasquale Marino.

La società, che ha reso nota la decisione tramite il suo sito, ringrazia De Biasi per l'impegno e la professionalità profusi nell'attività svolta.

L'Udinese ieri è stata sconfitta 3-0 a Genova, in uno degli anticipi della serie A.

Marino era stato esonerato lo scorso 22 dicembre.

venerdì 19 febbraio 2010

Belle ragazze albanesi? Silvio statti muto!

Belle ragazze albanesi? Si, con incisioni sullo stomaco: "puttana"

Quella che pubblico oggi è una lettera che molto probabilmente non avete ancora letto, e forse nemmeno leggerete mai. Una lettera che nessun telegiornale nazionale vi dirà dell'esistenza. E' una lettera aperta, scritta dalla scrittrice albanese Elvira Dones.

Si riferisce alla battuta del nostro premier Silvio Berlusconi sulle "belle ragazze albanesi", durante la visita di Stato a Tirana della settimana scorsa. Berlusconi non si è lasciato sfuggire l'occasione per una battuta quando si è iniziato a parlare di moratoria degli sbarchi sulle coste italiane. Alle rassicurazioni del premier albanese, infatti, il Cavaliere ha risposto allargandosi in un sorriso e concedendo "qualche eccezione solo per le belle ragazze...".

La scrittrice Elvira Dones è fuggita
dal suo Paese nel 1988, l'anno prima della caduta del muro di Berlino. Oggi vive negli Stati Uniti. Giornalista, sceneggiatrice e documentarista televisiva, la Dones ha pubblicato tra i vari libri: "Vergine Giurata", "Sole bruciato", "Senza Bagaglio", "Bianco giorno offeso" e "I mari ovunque".

Ecco dunque la sua lettera:

Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humour ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione".

Io quelle "belle ragazze"
le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite dalla Lombardia fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana.

Era una bella ragazza con un difetto
: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna.

Quel "puttana" sulla pancia le ha cancellato
ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero. Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo "Sole bruciato". Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.

Era un padre come tanti altri padri
albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato.

E ancora oggi il padre di Brunilda
non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo.

In questi vent'anni di difficile transizione
l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci
Enzo Amato

Chi ci s'avatar?

Gli uomini non conoscono le fidanzate...

Gli uomini non conoscono le fidanzate. Ignorano anche il colore degli occhi e il ruolo professionale della compagna

"Siamo sposati da quarant'anni e mio marito tutte le mattine mi chiede se voglio il caffè. Che gentile, penserete voi. Peccato che io non lo bevo perchè mi fa venire mal di stomaco".

Nonostante le coppie si siedano tutti i giorni allo stesso tavolo per fare colazione, pranzo e cena, gli uomini sembrano non sapere nulla delle loro compagne. Secondo uno studio milioni di inglesi non conoscono le loro partner e non sanno neanche dire di che colore hanno gli occhi. Questa loro completa mancanza di attenzione è spesso uno dei motivi che, con il tempo, portano all'inevitabile rottura.

Un sondaggio ha rivelato, infatti, che il 12% non conosce il colore degli occhi dell'amata, il 10% ignora quando sia nata e circa l'8% non ha idea del colore naturale dei suoi capelli. Uno su tre, poi, non è in grado di dire qual è il profumo preferito dalla propria lei.

Inoltre, in molti hanno seri problemi con le taglie ma, ancora più grave, non conoscono esattamente il suo ruolo professionale o il nome della sua migliore amica.

Questa "ignoranza" crea ai maschietti non pochi problemi, soprattutto quando si tratta di fare regali. I ricercatori hanno visto che almeno il 27% dei fidanzati ha comprato vestiti di una taglia sbagliata.

La maggior parte di loro, comunque, ha ammesso che le donne sono più attente a questi dettagli. Secondo l'esperta di relazioni Francine Kaye quello che per me una ragazza è importante, può essere poco rilevante per un uomo: "Se volete che si ricordino di certi particolari, dovete ricordarglielo. Con gli uomini non bisogna usare i sottotitolo. Dite sempre le cose in modo chiaro. Per esempio, se volete qualcosa per compleanni o San Valentino, dovete chiedere".

Sesso hot? Ora si fa al ristorante

Toronto 'the good', la puritana, per una volta si smentisce.

Fino al 15 febbraio è stato possibile fare sesso liberamente nelle toilette del ristorante "Mildred's Temple Kitchen" di Toronto. La notizia è rimbalzata rapidamente sulla rete, provocando un boom di visite sul sito del ristorante.

Rory Gallagher, il gestore, ha organizzato una festa di San Valentino trasgressiva e libertina che piace anche a Donna Dooher, proprietaria dello storico locale di Toronto che ha detto alla stampa "nelle nostre toilette sono sempre avvenute cosette a sfondo sessuale, questa volta facciamo un passo in più", e come ricorda un cliente "una volta trovai una copia del kamasutra sul lavandino, evidentemente qualcuno se l'era dimenticata!".

Ai clienti è stato chiesto solo di consumare una cena al ristorante e portare un preversativo.

Nei giorni in cui le toilettes sono state aperte ai raptus di passione sono state sorvegliate (con discrezione) dallo staff per assicurare che "tutto fili liscio e tutto resti pulito".

Il dipartimento per la salute e la sicurezza alimentare di Toronto ha esaminato la questione, concludento che il ristorante non viola alcuna legge o normativa comunale: l'importante è che i rapporti sessuali non siano consumati nelle cucine e che le toilette siano adeguatamente pulite.

Sul sito, la proprietaria, ha provocato il pubblico con una frase che suona più o meno come "sai farlo soltanto a letto?".

mercoledì 17 febbraio 2010

Irene Fornaciari e la Zucchero Family

Ieri sera Irene Fornaciari ha cantato insieme ai Nomadi al Festival di Sanremo: "Il mondo piange".

Una canzone scritta dallo stesso Zucchero, papà di Irene.
Tra le canzoni più belle (musica e testo) di questo Sanremo.

In alto: Irene, Adelmo (Zucchero) e Alice Fornaciari. (Anni '80)

"Ciurma... all'arrembaggio" miglior carro

"Ciurma... all'arrembaggio" vince il Carnevale di Petrosino 2010.

Premi per tutti gli altri carri, meritevoli di riconoscimenti specifici e premiati nelle diverse categorie.

Arrivederci al 2011. W Il Carnevale petrosileno, bravi tutti!

Tra i premiati "Made in China" per i migliori Costumi

Il Comitato Pro-Carnevale 2010

Vita Patti e Giuseppina Mannone della Pro-loco di Petrosino

venerdì 12 febbraio 2010

Pinocchio e Cappuccetto Rosso

"La maschera più bella"


Concorso a premi per bambini. Lunedì 15 febraio dalle ore 15.

Grande attesa per 1° Concorso "La maschera più bella", organizzato dall'associazione culturale "Come Quando Fuori Piove" di Strasatti-Marsala.

Un modo diverso per trascorrere un pomeriggio di Carnevale. Divertimento per i bambini e due premi per i vestiti più originali e belli, scelti da una giuria qualificata. L'obiettivo è riunire genitori e figli in un ambito diverso da quello scolastico.

La "competizione" è solo un modo per "premiare" la fantasia delle mamme per questa festa che in questo 2010 è fortunatamente in forte ripresa.

INFO
347.7577031 (Daniela Sammartano) - 347.1846757 (Enzo Amato)

club.comequandofuoripiove@live.it

http://www.clubcomequandofuoripiove.blogspot.com/

C/da Cuore di Gesù, Strasatti di Marsala,
di fronte il supermercato SISA di Zerilli

giovedì 11 febbraio 2010

Un carnevale di grande livello a Petrosino

Aggregazione, unione, voglia di fare, voglia di divertire e divertirsi. Ma anche tanto entusiasmo, passione e amore per il proprio territorio.

Parte da queste importantissime basi il "Carnevale a Petrosino 2010". Ragazzi e ragazze, associazioni, gruppi spontanei, tutti con un unico obiettivo: fare un grande carnevale, coinvolgere gli abitanti del territorio ma anche quelli dei comuni limitrofi. E questo obiettivo è stato già egregiamente raggiunto.

Parlano i numeri, migliaia di persone coinvolte, undici i gruppi mascherati e i carri che sfileranno tra domenica 14 e martedì 16 febbraio.

Ho intervistato Vita Patti (presidente Pro-loco) e Giuseppina Mannone (componente Pro-loco):

"Siamo stanche ma felici. Ci piace tanto il clima, vediamo un territorio vivo, attivo, partecipe. Lavoriamo tutti per portare questo appuntamento già fin da quest'anno ad un livello importante. Noi della Pro-loco ovviamente abbiamo dato il patrocinio perchè siamo i primi ad interessarci del nostro territorio. E il nostro apporto lo stiamo dando a livello burocratico e stiamo dando anima e corpo per realizzare questa manifestazione a Petrosino: un veicolo molto importante per promuovere questo piccolo comune siciliano".

"Il comitato è rappresentato da tutte le associazioni che realizzano i gruppi e i carri allegorici. Si lavora intensamente e da tanto tempo, in un clima di grande entusiasmo. Ragazzi che "sudano" giorno e notte. Le risorse ovviamente sono poche, misere, ma grazie all'autofinanziamento dei partecipanti e degli sponsor privati si cerca di fare qualcosa di interessante, per tutta la provincia. Ci aspettiamo, infatti, migliaia di presenze. E le premesse ci sono tutte".

"Il carnevale si realizza in tutte le città, noi vogliamo caratterizzarci, invece, per il clima di grande festa popolare e di coinvolgimento di tutte le persone che amano questo territorio. Questo entusiasmo per carnevale lo vogliamo portare anche per l'iniziativa della sagra dell'uva, una "festa" che ci ha sempre distinto dagli altri. Speriamo che l'amministrazione ci aiuti a portare avanti le manifestazioni che portino lustro a Petrosino. Noi non ci tireremo mai indietro. L'obiettivo prossimo della Pro-loco è quello di ripristinare, appunto, la sagra che, per motivi non nostri, non si è realizzato più a Petrosino".

Carri e gruppi: Affari Vostri; Cavolo che frutta; Ciurma... all'arrembaggio; Comu s'avi a fari? Un ci a facemu cchiù a campari; Influenza A-H1N1 e le regole di Topo Gigio; La casa stregata; Made in China; Michael Jackson; No smoking; Striscia la notizia; Walt Disney e il mondo delle fiabe.

Il 14 e il 16 la sfilata inizierà dalla piazza del Municipio a partire dalle ore 15. Lunedì 15 i carri e i gruppi saranno fermi per tutto il pomeriggio in piazza del municipio.

Enzo Amato

Programma a "Come Quando Fuori Piove"

"Servizio Completo" al Teatro Comunale

Per informazioni:

mercoledì 10 febbraio 2010

E' bello regalare sorrisi ed emozioni


Caro diario, oggi, dopo tantissimo tempo, ho deciso di scrivere di nuovo in queste pagine bianche scordate in un cassetto che ho aperto per l'ultima volta tanti, troppi, mesi fa. Non avevo voglia di metter su frasi e annotazioni della mia vita, non avevo voglia di renderti partecipe della mie confuse e strane giornate, quasi tutte uguali.

Nella mia vita cerco di fare di tutto, ho tante passioni: mi concentro su un determinato obiettivo e faccio di tutto per raggiungerlo, curandone i particolari, tutti. Ma la mia vita si accende solamente quando organizzo, con la mia compagnia teatrale, una rappresentazione teatrale. Ho scoperto quindi che l'unica medicina per sollevare me da ogni situazione è il Teatro, il mio grande amore è la passione per il teatro dialettale.

La mia compagnia aspettava l'input per riprendere questa nostra più grande e genuina attività: quella di trasmettere emozioni forti, quella di far divertire la gente che ci segue da tantissimo tempo. E' questo l' "incontro perfetto": far ridere e fare emozionare contemporaneamente.

Caro diario, chi fa teatro lo fa per passione, questo lo hanno capito tutti ormai. Mi sono domandato in questi giorni "Ma chi siamo noi?", siamo anime perse nell'oceano di emozioni. Il teatro crea emozioni, emozioni che facciamo fluire dentro e fuori di noi, emozioni che regaliamo al pubblico e che il pubblico ci restituisce, emozioni che sono vita.

Einstein diceva: "l'immaginazione è più importante della conoscenza", ed è vero, col potere dell'immaginazione riusciamo a superare limiti che credevamo invalicabili e a scoprire cose strabilianti. La nostra mente purtroppo è chiusa in schemi spesso troppo rigidi e in essa ci muoviamo con metodi ripetitivi senza azzardare una strada diversa da quella percorsa da sempre.

Facendo teatro impariamo a spostare spesso la nostra angolazione nell'osservare le cose. La stessa cosa infatti (sia che si tratti di una situazione oppure di una battuta o ancora di un personaggio) può assumere un aspetto diverso a seconda di come ti poni di fronte ad essa ovvero a seconda del punto di partenza.

In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, non a caso è proprio la comunicazione al vertice dell'evoluzione tecnologica, ma non bastano i sistemi satellitari, né Facebook, né le chat, tanto meno gli sms a soddisfare quel bisogno individuale, sempre più forte, di comunicare. Bisogno che nasce dalla difficoltà stessa di farlo e quantunque anche se le web-cam offrano la possibilità di metterti in contatto con ogni parte del mondo, non potranno mai risolvere il problema reale che è quello della relazione.

In questa giungla elettronica, telematica, magnetica, l'uomo comune si perde e perde anche la possibilità di identificazione, poiché il confronto non avviene più a quattr'occhi, con un dialogo diretto, con azioni e reazioni tangibili, bensì attraverso strumenti che spesso possono divenire alienanti. Tuffandosi in un vero e proprio oceano magnetico seguiamo l'onda del momento. Energia ed emozione, ecco le componenti principali che troviamo in un laboratorio teatrale, in un gruppo di lavoro, in una compagnia teatrale.

Caro diario, adesso lavoriamo per portare emozioni il 27 e il 28 febbraio, con i "Nuovi Orizzonti" rappresenteremo la commedia dialettale "Servizio completo", al Teatro Comunale "Eleodoro Sollima". Speriamo di far divertire ancora tante persone, di farle emozionare. Solo il Teatro ha questa capacità. E grazie per avermi aspettato. Punto.
Enzo Amato

Info: 347.1846757

martedì 9 febbraio 2010

"Carnevale a Petrosino" su Radio Azzurra

&

P R E S E N T A N O


Speciale "Carnevale a Petrosino"
su Radio Azzurra Marsala

Giovedì 11 febbraio
dalle ore 16:10 alle ore 17:40

Enzo Amato,
la Pro-Loco di Petrosino,
il Comitato Organizzatore,
le Associazioni che aderiscono,
e i rappresentanti dei Gruppi e dei Carri

vi aspettano sulle frequenze di
Radio Azzurra Marsala - Fm 97.800 - 97.700
con lo Speciale, in attesa dell'evento

Non vi resta che accendere la radio!
Giovedì pomeriggio e invitare tutti i vostri amici!

La radio si può ascoltare anche on-line, in tutto il mondo.
Clicca su "ASCOLTA RADIO AZZURRA"

dal sito web
http://www.radioazzurramarsala.com/

INFO:
Tel:
0923.989466
Sms: 347.1846757
Msn e Mail:
bamboccioni@hotmail.it

lunedì 8 febbraio 2010

Ti ricorderemo sempre zio Nino

Sei stato un uomo che ha dedicato tutta l'esistenza alla famiglia, un uomo che non si è mai tirato indietro davanti a qualsiasi avversità.

Zio Nino, resterai sempre nella nostra mente: allegro, sorridente, senza che mai mostravi alcun segno di sofferenza, e lo facevi per non dare turbamenti a coloro i quali ti circondavano.

Hai lottato sin dall'inizio contro questa assurda malattia, oggi il Signore ti ha richiamato a sé.

Sappiamo che lassù da qualche parte ti è stato riservato un posto d'onore. Osserva la tua famiglia, veglia su di loro e proteggila dalle difficoltà della vita.

Riposa in pace zio.

domenica 7 febbraio 2010

venerdì 5 febbraio 2010

87enne: Polizia, la badante mi vuol violentare

Ostia, a 87 anni chiama la polizia: "Aiuto! La badante mi vuole violentare". Uomo di 87 anni ieri sera ha chiamato la polizia per denunciare la badante che voleva violentarlo. I poliziotti al loro arrivo nell'appartamento via dei Romagnoli a Ostia hanno dovuto fronteggiare la donna, M.L.L. cittadina della Tanzania di 35 anni, in evidente stato di alterazione.

La donna non voleva uscire dalla casa dell'uomo, dichiarando di voler avere un rapporto sessuale con l'anziano datore di lavoro. La badante ha colpito con calci e pugni gli agenti che poi sono riusciti a bloccarla e ad arrestarla.

Facebook compie 6 anni: 400 milioni di utenti


Facebook compie gli anni e si regala l'utente numero 400.000.000. Cresce ancora a livello esponenziale il social network fondato da Marck Zuckerberg .

Facebook spegne sei candeline e si prepara a festeggiare il traguardo di 400 milioni di utenti entro la fine della settimana. Con questa previsione il fondatore del popolare social network, Mark Zuckerberg, celebra la ricorrenza (nacque il 4 febbraio 2004) e sul blog aziendale annuncia il restyling della homepage e nuovi servizi in arrivo per la comunità di Facebook.

Zuckerberg: "Grazie a voi abbiamo fatto incredibili progressi nell'ultimo anno e abbiamo reso il mondo più aperto e più connesso. Siamo partiti sei anni fa da una stanza dello studentato di Harward e ora vogliamo celebrare i nostri 400 milioni di iscritti con quello che ci piace di più: offrire nuovi prodotti".

Zuckerberg ha così annunciato la cosiddetta "Hackathon": una maratona notturna nella sede di Facebook in cui ingegneri e specialisti del software lavorano per lanciare a breve applicazioni e strumenti per arricchire l'esperienza di Facebook.

La nuova Home Page. Intanto alcuni utenti hanno già avuto modo di navigare nella nuova home page. Tra le principali novità c'è l'ampliamento del menu a sinistra, organizzato per facilitare la ricerca dei contenuti pubblicati dai propri contatti, per accedere alle applicazioni e ai gruppi preferiti in modo più immediato. In questa colonna compaiono anche i propri 'amicì on line in tempo reale. Novità anche nel menu in alto, dove compaiono le icone che indicano le notifiche, i messaggi ricevuti, le richieste e il menu relativo al proprio account.

Si è fatto da solo

giovedì 4 febbraio 2010

Kakà, dal Real alla Juve per Diego e Chiellini?

Folle indiscrezione dalla Spagna.

Kakà non rende? Mettiamolo sul mercato. E' questa, stando a quanto trapela dalla Spagna, la folle idea del Real Madrid che, dopo aver speso 65 milioni per Riccardino Kakà sarebbe ora pronto a utilizzarlo come pedina di scambio per arrivare ad altri calciatori. In particolare sembra che i merengues stiano pensando di offrire il brasiliano, ex Milan, alla Juventus per ottenere in cambio Diego e Giorgio Chiellini.

L'indiscrezione, ovviamente, è surreale. Intanto perché Kakà difficilmente sarà messo sul mercato dal Real Madrid. Quindi perché, giustamente, su Diego e Chiellini la Juventus investe per il futuro e, di conseguenza, non ha alcuna intenzione di mettere uno dei due o, peggio ancora, entrambi, sul mercato. Prova ne sia l'atteggiamento tenuto dai bianconeri con i molti club inglesi che si sono fatti avanti in questi mesi per il centrale della Nazionale.

Non basta: per quanto Kakà abbia accettato la scorsa estate un trasferimento al Real, sembra impossibile che il brasiliano possa tornare in Italia per vestire una maglia che non sia quella del Milan. Ergo, ipotesi folle appunto. Di certo c'è invece che a Madrid non sono impazziti per le prove di Riccardino.

La pubalgia che l'ha frenato nelle ultime settimane è solo il punto più basso dell'approccio negativo che l'ex milanista ha avuto con la Liga. Qualcuno, quindi, la prossima estate, potrebbe anche tentare davvero il colpo Kakà. Due nomi su tutti: il Chelsea del suo amico Ancelotti e il solito City.

Palermo: Vivono tra i rifiuti e il Comune li tassa

Trenta famiglie nella favela di Palermo

Un talento della matita, Clarissa Ales, otto anni. Già, perché per disegnare il posto in cui vive da tre anni, disegna scarafaggi e topi, anzi toponi, con un realismo degno di un artista. Con baffi, code e orecchie. Sarà che li vede ogni giorno, questi compagni di strada, insieme con gli altri trentuno bambini che vivono nella baraccopoli di Palermo, a due passi dall'autostrada che porta verso Messina.

Un campo più disastrato di quello Rom: venticinque vecchi container dove d'estate si frigge e d'inverno si gela, le fogne a cielo aperto, la spazzatura ovunque, i bambini che entrano ed escono dagli ospedali con bronchioliti, infezioni della pelle, gastroenteriti, vomito e diarrea, le malattie della povertà. L'anno scorso Morena, una bimba di un anno quasi interamente vissuto lì, è morta per una malformazione cardiaca.

La vergogna della città, non lontana dalle dimore nobiliari del centro storico, dalle ville fuori porta dei ricchi. Entrarci dentro è come fare un salto verso una qualsia bidonville. Invece le ventidue famiglie che ci vivono dentro sono palermitane. Italiane. Il Comune le ha messe lì da quando, nel 2007, furono sfrattate dalla vecchia sede di un'Opera pia dove erano state accolte, dopo essere state sgomberate da case occupate abusivamente. Due, tre mesi, il tempo di trovare una soluzione, disse l'amministrazione.

E invece sono ancora lì. Ma adesso hanno alzato la voce, grandi e piccoli. I grandi dopo avere ricevuto, la settimana scorsa, i bollettini del Comune per pagare la Tarsu, la tassa della spazzatura. Cifre dai cento ai milleseicento euro. "Quasi non ci credevamo - dice Angela Cascino -, noi siamo costretti a viverci dentro alla spazzatura, altro che pagarla".

E anche i bambini hanno scelto di dire la loro. Con penne, colori, fogli di carta. "Quando usciamo ci mettiamo a correre perché i topi ci inseguono e se ci danno un morso muoriamo", scrive Manuela Marino, otto anni.

Lettere indirizzate al Comune. E il vicesindaco Francesco Scoma ha portato in consiglio la proposta, approvata, di dare ai senzatetto gli alloggi confiscati alla mafia, destinazione prima esclusa dal regolamento. Ma i tempi sono lunghi. Poi ha disposto che una vecchia sede comunale, vicina al porto, venga adattata per realizzare trentacinque stanze con bagni comuni. "Sempre meglio che stare in mezzo al fango", dice.

Ipotesi che i baraccati non prendono neanche in considerazione. Sostengono che usciranno dai container solo per un tetto vero. "Ma non esistono soltanto loro - replica il vicesindaco - ci sono ventimila persone nella vecchia graduatoria per un alloggio popolare e altre seicento nella lista dei casi più urgenti".

E sul fatto che la casa sia diventata la prima emergenza di Palermo non ha torto: il nuovo isolato in costruzione allo Zen, progettato con la caserma dei carabinieri, il poliambulatorio, l'asilo per bambini, è stato preso d'assalto e occupato da famiglie di disperati - per lo più giovani "coppie fuiute". Dopo un anno e mezzo di occupazione abusiva, sono state cacciate dal Comune due settimane fa, nella giornata più fredda dell'anno.

Le mamme sono rimaste sotto i balconi, con i neonati in braccio inzuppati d'acqua. Spariti i poliziotti, sono tornate a riprendersi quella che considerano la loro casa. Alloggi provvisori, usurpati, incompleti, ma comunque di cemento. Qui, nella baracche, è ancora peggio. Ma c'è chi sta peggio del peggio se l'altra sera gli occupanti hanno organizzato ronde giorno e notte per difendere due container minacciati da altre famiglie arrivate con i bambini in collo.

"Siamo disperati", hanno detto quelli. "Anche noi", hanno risposto.

Se sei rom... 2 euro per un caffè


Per tutti gli altri solo 75 centesimi. Conto con sovrapprezzo per una nomade in un bar a Tor Cervara: costa caro così ve ne andate da un'altra parte. Siamo nella periferia est di Roma, tra Tiburtina e Collatina. Ma anche nei pressi dell'ufficio immigrazione della questura di Roma e del quartier generale della Guardia di Finanza. Vicino c'è infine un campo nomadi.

In fila alla cassa, per un caffè
. Costa 75 centesimi, annuncia la tabella in mostra alle spalle della giovane cassiera italiana. Diamo un euro, in cambio di uno scontrino e di 25 centesimi di resto.

Poi tocca a una nomade. Chiede un caffè anche lei. "Due euro", è la risposta. "Ma come?", protesta la donna. "Ieri costava un euro e cinquanta. Oggi due?". Imperturbabile la cassiera ribatte: "Sono due euro".

La direttiva deve essere molto netta. Caffè a due euro. La nomade paga, lo scontrino indica come voce dell'acquisto la categoria "varie". Accanto ci sono due agenti, stanno acquistando cartelle del Superenalotto alla vicina cassa, sono indaffarati, forse non sentono. Eppure la nomade ha protestato alzando un po' la voce.

Va avanti così da tempo. Finora era un euro e mezzo, oggi (mercoledì 3 febbraio) è addirittura scattato un ulteriore sovrapprezzo. La banconista addetta alla macchina del caffè è una giovane rumena, alla nomade rumena come lei (ma rom) serve il caffè richiesto in un bicchierino di plastica. Tutto avviene in silenzio ora.

Non è la prima volta che succede. La nomade lavora come operatrice di una cooperativa per la scolarizzazione dei bambini rom. Se ne va via col suo bicchierino di plastica in mano e lo scontrino che registra il prezzo del caffè probabilmente più caro d'Italia.

Una volta fuori la nomade spiega: "Un giorno me l'hanno anche detto chiaro e tondo, il caffè costa caro perché così ve ne andate da qualche altra parte...".

Sono appena passate le 15,12, dice lo scontrino, e in via di Tor Cervara si è ripetuta una scena che i rom considerano abituale. Tra gli operatori della cooperativa la vicenda infatti è più che nota, sono state fatte anche segnalazioni a quanto riferiscono alle forze dell'ordine, i controlli si sarebbero arenati di fronte al fatto che ogni esercente fa quello che vuole.

Questo il succo degli interventi effettuati. Però, ricordano gli operatori della cooperativa in cui è ingaggiata anche la nomade, la tabella dei prezzi esposta dovrebbe pur contare qualcosa...

...Alla frutta!

mercoledì 3 febbraio 2010

Frasi palindrome: "E la maga caga male"

Le date e le frasi palindrome

Lunedì è stato un giorno particolare, 01 02 2010. Se ci fate caso, leggendo la data al contrario (partendo da destra verso sinistra), si legge la stessa data, spazi esclusi: 01022010. I numeri e le parole palindromiche (o palindrome) sono quelle che si possono leggere in entrambi i sensi.

Il palindromo da sempre ha stimolato l'ingegno di artisti di ogni genere, non da ultimo ovviamente scrittori e poeti. Al di là del fascino dei palindromi e dei misteri a questi legati, le regole per farne sono semplici, apostrofi e accenti non giocano ruoli particolari e vanno semplicemente ignorati, così come l'uso di lettere maiuscole e punteggiatura.

"E' sera, vai a Varese?", quale particolarità ha questa frase? Letta al contrario risulta uguale, non tenendo conto di spazi e punteggiature. Adesso vi elenco una lista di frasi che lette da entrambi i sensi risulterà uguale. Ci vuole fantasia, e anche voi potete provare a farne una originale.

* I topi non avevano nipoti * Alle carte t'alleni nella tetra cella * E le tazzine, igienizzatele * Eri un nano, non annuire * I tropici mamma. Mi ci porti * Angolo bar a Bologna * Erano da Anna a donare * Io vado solo goloso da voi * Angelo lo sa, ha solo legna * O mordo tua nuora o aro un autodromo * A rate otteneva fave, netto e tara * Era poeta, e di nome semonide. Ateo, pare * E la matta ci ricatta male * I noti piedi dei pitoni * A sorelle russe fraticello seppe sollecitar fessurelle rosa * O tutto fare o era fottuto * A vedere l'erede va * I tre poco coperti * Eran i mesi di seminare * Poter essere pelato totale per essere top * A visitar frati si va * All'Unicef non feci nulla * I tre sedili deserti * Opporti a me non e' mai troppo * Occorre portar aratro per rocco * Il re mette sette merli * Avere possesso per Eva * Ogni bara fara' bingo * A voi goloso tale gelato solo giova * E lo vedo: lei e' lodevole * E' raro passare per assaporare * E solo ci reputi tu pericolose * Alla bisogna tango si balla * Ovattavo * Ecco gelarti tra le gocce * A voti nuovi l'Ulivo unito va * A Natale si vide e divise la tana * A Legnano corro con Angela * A Roma fottuta tutto fa mora * Eterni in rete * Assalire pupe rilassa * E le mie sei mele * E tra poco parte * E di risata si ride * Era dove vivevo da re * E la maga caga male * Ecco delle docce * E Raffaello fece folle affare * I cani pseudonani minano due spinaci * Ilona mette mano li * Amica lava la cima * Il re deve vederli * Sorelle dell'eros * Gigi lotta coi giocattoli * Ave, a letto fotte la Eva.
[dal web]
Enzo Amato

Boom di interventi al seno per San Valentino

Parla il chirurgo plastico: "Sempre più coppie scelgono questo regalo".

Una volta ci si scambiavano fiori, cioccolatini o pensieri romantici, ora la tendenza sembra cambiata: sempre più coppie per San Valentino decidono di regalarsi un appuntamento dal chirurgo plastico. L'intervento più richiesto? L'aumento del seno.

"Una scelta che migliora l'aspetto fisico di lei e, perché no, nello stesso tempo fa felice anche lui". Parola di Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna, che conferma di ricevere molte richieste di aumento del seno nel periodo di San Valentino. Soprattutto da coppie sposate o conviventi.

"Di solito è lui che decide di fare un regalo alla sua amata. All'appuntamento si presentano in coppia e lui è attivamente partecipe alla scelta: insieme decidono la protesi più adatta per il nuovo seno e le dimensioni. Si tratta di coppie tra i trenta e i quarant'anni, sposate o conviventi. È raro che si faccia un regalo così impegnativo alla fidanzata".

Per lei, la spinta decisiva ad andare dal chirurgo sembra arrivare proprio dal proprio compagno. Nella situazione più ricorrente, la donna sogna da tempo di aumentare di qualche taglia il seno, ma non ha ancora trovato il coraggio per affrontare il bisturi.

"È più facile decidersi a compiere il grande passo se il partner è d'accordo e sostiene la decisione e lo è di più ancora se lui decide di regalarglielo".

"Oggi chi entra nello studio del chirurgo plastico ormai ha già le idee ben precise su quello che vuole fare, o almeno pensa di averle. Il più delle volte ci si documenta su Internet: questo porta molte informazioni, ma la visita da uno specialista è un'altra cosa. Insieme si decidono il tipo di protesi da impiantare, la forma anatomica e le dimensioni più adatte per il soggetto".

Ma sul risultato finale spesso c'è disaccordo: "Nove donne su dieci si raccomandano di non aumentare troppo il seno. Il partner, invece, insiste per aggiungere qualche centimetro di più, ma lei per pudore preferisce che non si veda troppo. Salvo poi pentirsene. Otto pazienti su 10 dopo l'intervento si pentono di non avere scelto un décolleté un pò più generoso. Di solito il passaggio è da una seconda scarsa a una terza abbondante".