Caro diario, oggi, dopo tantissimo tempo, ho deciso di scrivere di nuovo in queste pagine bianche scordate in un cassetto che ho aperto per l'ultima volta tanti, troppi, mesi fa. Non avevo voglia di metter su frasi e annotazioni della mia vita, non avevo voglia di renderti partecipe della mie confuse e strane giornate, quasi tutte uguali.
Nella mia vita cerco di fare di tutto, ho tante passioni: mi concentro su un determinato obiettivo e faccio di tutto per raggiungerlo, curandone i particolari, tutti. Ma la mia vita si accende solamente quando organizzo, con la mia compagnia teatrale, una rappresentazione teatrale. Ho scoperto quindi che l'unica medicina per sollevare me da ogni situazione è il Teatro, il mio grande amore è la passione per il teatro dialettale.
La mia compagnia aspettava l'input per riprendere questa nostra più grande e genuina attività: quella di trasmettere emozioni forti, quella di far divertire la gente che ci segue da tantissimo tempo. E' questo l' "incontro perfetto": far ridere e fare emozionare contemporaneamente.
Caro diario, chi fa teatro lo fa per passione, questo lo hanno capito tutti ormai. Mi sono domandato in questi giorni "Ma chi siamo noi?", siamo anime perse nell'oceano di emozioni. Il teatro crea emozioni, emozioni che facciamo fluire dentro e fuori di noi, emozioni che regaliamo al pubblico e che il pubblico ci restituisce, emozioni che sono vita.
Einstein diceva: "l'immaginazione è più importante della conoscenza", ed è vero, col potere dell'immaginazione riusciamo a superare limiti che credevamo invalicabili e a scoprire cose strabilianti. La nostra mente purtroppo è chiusa in schemi spesso troppo rigidi e in essa ci muoviamo con metodi ripetitivi senza azzardare una strada diversa da quella percorsa da sempre.
Facendo teatro impariamo a spostare spesso la nostra angolazione nell'osservare le cose. La stessa cosa infatti (sia che si tratti di una situazione oppure di una battuta o ancora di un personaggio) può assumere un aspetto diverso a seconda di come ti poni di fronte ad essa ovvero a seconda del punto di partenza.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, non a caso è proprio la comunicazione al vertice dell'evoluzione tecnologica, ma non bastano i sistemi satellitari, né Facebook, né le chat, tanto meno gli sms a soddisfare quel bisogno individuale, sempre più forte, di comunicare. Bisogno che nasce dalla difficoltà stessa di farlo e quantunque anche se le web-cam offrano la possibilità di metterti in contatto con ogni parte del mondo, non potranno mai risolvere il problema reale che è quello della relazione.
In questa giungla elettronica, telematica, magnetica, l'uomo comune si perde e perde anche la possibilità di identificazione, poiché il confronto non avviene più a quattr'occhi, con un dialogo diretto, con azioni e reazioni tangibili, bensì attraverso strumenti che spesso possono divenire alienanti. Tuffandosi in un vero e proprio oceano magnetico seguiamo l'onda del momento. Energia ed emozione, ecco le componenti principali che troviamo in un laboratorio teatrale, in un gruppo di lavoro, in una compagnia teatrale.
Caro diario, adesso lavoriamo per portare emozioni il 27 e il 28 febbraio, con i "Nuovi Orizzonti" rappresenteremo la commedia dialettale "Servizio completo", al Teatro Comunale "Eleodoro Sollima". Speriamo di far divertire ancora tante persone, di farle emozionare. Solo il Teatro ha questa capacità. E grazie per avermi aspettato. Punto.
Nella mia vita cerco di fare di tutto, ho tante passioni: mi concentro su un determinato obiettivo e faccio di tutto per raggiungerlo, curandone i particolari, tutti. Ma la mia vita si accende solamente quando organizzo, con la mia compagnia teatrale, una rappresentazione teatrale. Ho scoperto quindi che l'unica medicina per sollevare me da ogni situazione è il Teatro, il mio grande amore è la passione per il teatro dialettale.
La mia compagnia aspettava l'input per riprendere questa nostra più grande e genuina attività: quella di trasmettere emozioni forti, quella di far divertire la gente che ci segue da tantissimo tempo. E' questo l' "incontro perfetto": far ridere e fare emozionare contemporaneamente.
Caro diario, chi fa teatro lo fa per passione, questo lo hanno capito tutti ormai. Mi sono domandato in questi giorni "Ma chi siamo noi?", siamo anime perse nell'oceano di emozioni. Il teatro crea emozioni, emozioni che facciamo fluire dentro e fuori di noi, emozioni che regaliamo al pubblico e che il pubblico ci restituisce, emozioni che sono vita.
Einstein diceva: "l'immaginazione è più importante della conoscenza", ed è vero, col potere dell'immaginazione riusciamo a superare limiti che credevamo invalicabili e a scoprire cose strabilianti. La nostra mente purtroppo è chiusa in schemi spesso troppo rigidi e in essa ci muoviamo con metodi ripetitivi senza azzardare una strada diversa da quella percorsa da sempre.
Facendo teatro impariamo a spostare spesso la nostra angolazione nell'osservare le cose. La stessa cosa infatti (sia che si tratti di una situazione oppure di una battuta o ancora di un personaggio) può assumere un aspetto diverso a seconda di come ti poni di fronte ad essa ovvero a seconda del punto di partenza.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, non a caso è proprio la comunicazione al vertice dell'evoluzione tecnologica, ma non bastano i sistemi satellitari, né Facebook, né le chat, tanto meno gli sms a soddisfare quel bisogno individuale, sempre più forte, di comunicare. Bisogno che nasce dalla difficoltà stessa di farlo e quantunque anche se le web-cam offrano la possibilità di metterti in contatto con ogni parte del mondo, non potranno mai risolvere il problema reale che è quello della relazione.
In questa giungla elettronica, telematica, magnetica, l'uomo comune si perde e perde anche la possibilità di identificazione, poiché il confronto non avviene più a quattr'occhi, con un dialogo diretto, con azioni e reazioni tangibili, bensì attraverso strumenti che spesso possono divenire alienanti. Tuffandosi in un vero e proprio oceano magnetico seguiamo l'onda del momento. Energia ed emozione, ecco le componenti principali che troviamo in un laboratorio teatrale, in un gruppo di lavoro, in una compagnia teatrale.
Caro diario, adesso lavoriamo per portare emozioni il 27 e il 28 febbraio, con i "Nuovi Orizzonti" rappresenteremo la commedia dialettale "Servizio completo", al Teatro Comunale "Eleodoro Sollima". Speriamo di far divertire ancora tante persone, di farle emozionare. Solo il Teatro ha questa capacità. E grazie per avermi aspettato. Punto.
Enzo Amato
Info: 347.1846757
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