Il colore viola degli "autoconvocati" e il rosso dei partiti della sinistra radicale dominano visivamente piazza della Repubblica, piena dei manifestanti che parteciperanno al "No B Day". Molti manifestanti indossano sciarpe, foulard, pullover o altri capi di colore viola.
La fantasia ha poi spinto molti manifestanti a indossare parrucche viola, o a innalzare cartelli scritti a mano che chiedono, con frasi ironiche, al premier Berlusconi di andare a casa. Contrariamente alle aspettative non è il pentito di mafia Spatuzza l'icona dei manifestanti, bensì Veronica Lario, la cui fotografia viene mostrata da molti manifestanti con scritte irridenti al premier. Poco dopo le 14 il corteo si è mosso verso piazza San Giovanni. Ad aprire il "serpentone" uno striscione su sfondo viola con la scritta "Berlusconi dimissioni".
Si tratta di persone che non appartengono ai partiti, anche se tanti partiti hanno subito aderito ad una mobilitazione contro il premier Silvio Berlusconi, tra i primi Antonio Di Pietro per l'Idv, e poi Prc, Pdci, a seguire anche Verdi e Sinistra e libertà.
La fantasia ha poi spinto molti manifestanti a indossare parrucche viola, o a innalzare cartelli scritti a mano che chiedono, con frasi ironiche, al premier Berlusconi di andare a casa. Contrariamente alle aspettative non è il pentito di mafia Spatuzza l'icona dei manifestanti, bensì Veronica Lario, la cui fotografia viene mostrata da molti manifestanti con scritte irridenti al premier. Poco dopo le 14 il corteo si è mosso verso piazza San Giovanni. Ad aprire il "serpentone" uno striscione su sfondo viola con la scritta "Berlusconi dimissioni".
A piazza San Giovanni a Roma sono attese 350mila persone. Almeno è questa la previsione fatta dagli organizzatori che ci tengono a sottolineare che la manifestazione non appartiene ai partiti politici ma ai cittadini che si sono mobilitati sulla rete.
Si tratta di persone che non appartengono ai partiti, anche se tanti partiti hanno subito aderito ad una mobilitazione contro il premier Silvio Berlusconi, tra i primi Antonio Di Pietro per l'Idv, e poi Prc, Pdci, a seguire anche Verdi e Sinistra e libertà.
Il "popolo della rete" intanto ha organizzato manifestazioni anche in altre città italiane e straniere. Proteste davanti a ambasciate e consolati si sono tenuti in numerosi Paesi, a cominciare da Sydney.
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