Ayrton Senna, cinquant'anni di mito. Il 21 marzo 1960 nasceva il più grande
Per molti, l'1 maggio del 1994 è un giorno lontano, lontanissimo. Per la quasi totalità degli appassionati di sport e di motori in particolare, però, quella data è uno strapiombo nella memoria. Quasi 16 anni fa infatti, a Imola perdeva la vita Ayrton Senna, uno dei più grandi piloti di Formula 1, se non il più grande. E domenica 21 marzo 2010, guarda caso inizio di primavera, lui, "the Magic", avrebbe compiuto cinquant'anni.
Per chi l'ha visto correre non ci sono parole o numeri per definire quello che il brasiliano nato a San Paolo ha saputo regalare. Basta riavvolgere il nastro del tempo e rivivere le emozioni delle vittorie agli esordi, dell'incredibile duello con Alain Prost, dei primi scontri con Michael Schumacher, delle grida di gioia e dolore a Interlagos, del sogno mai realizzato di passare alla Ferrari.
Tutti gli altri, coloro che non lo hanno visto in azione, devono accontentarsi del palmares per cercare di farsi un minimo di idea. Tre titoli mondiali (1988, 1990, 1991), 162 GP disputati di cui 41 vinti, 89 podi, 65 pole position.
Questo quando la Formula 1 era ancora fatta di uomini e non di elettronica, quando per superare non bisognava aspettare un cenno dai box, ma serviva il cosiddetto "pelo sullo stomaco". Questo quando correva Ayrton Senna da Silva.
Per molti, l'1 maggio del 1994 è un giorno lontano, lontanissimo. Per la quasi totalità degli appassionati di sport e di motori in particolare, però, quella data è uno strapiombo nella memoria. Quasi 16 anni fa infatti, a Imola perdeva la vita Ayrton Senna, uno dei più grandi piloti di Formula 1, se non il più grande. E domenica 21 marzo 2010, guarda caso inizio di primavera, lui, "the Magic", avrebbe compiuto cinquant'anni.
Per chi l'ha visto correre non ci sono parole o numeri per definire quello che il brasiliano nato a San Paolo ha saputo regalare. Basta riavvolgere il nastro del tempo e rivivere le emozioni delle vittorie agli esordi, dell'incredibile duello con Alain Prost, dei primi scontri con Michael Schumacher, delle grida di gioia e dolore a Interlagos, del sogno mai realizzato di passare alla Ferrari.
Tutti gli altri, coloro che non lo hanno visto in azione, devono accontentarsi del palmares per cercare di farsi un minimo di idea. Tre titoli mondiali (1988, 1990, 1991), 162 GP disputati di cui 41 vinti, 89 podi, 65 pole position.
Questo quando la Formula 1 era ancora fatta di uomini e non di elettronica, quando per superare non bisognava aspettare un cenno dai box, ma serviva il cosiddetto "pelo sullo stomaco". Questo quando correva Ayrton Senna da Silva.
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