mercoledì 4 agosto 2010

Marsala mia...

Mia cara Marsala, non ti riconosco più. Sei la mia città, la città dove sono nata, diciotto anni fa, la città dove sono cresciuta e dove attualmente vivo.Ma quest'anno proprio non ti riconosco.

Come ti abbiamo ridotto così? Mi ricordo, quando ero piccola, che a giugno già andavo al mare e le spiagge erano già pulite, e le pulivano ogni giorno. Da piccola non sapevo neanche cosa fossero le alghe... adesso, invece, le alghe le conosco fin troppo.

Quest'anno alcune spiagge sono state pulite a metà luglio! Girando un po' per la mia città, poi, ho notato anche quanto noi marsalesi a volte siamo incivili. Vicino a Sibiliana una volta esistevano i cassonetti per l'immondizia, che poi sono stati clamorosamente tolti... E noi marsalesi che facciamo? La buttiamo lì, l'immondizia, lì dove prima i cassonetti c'erano e adesso non ci sono più. E via con odori sgradevoli per giorni...

Per la cronaca, i cassonetti erano stati spostati 1 km più in là. Complimenti, marsalasi!

Mi ricordo anche che per me estate significava andare a vedere i teatri nei quartieri. E non solo teatro: vi erano anche serate di ballo! Dov'è finito tutto questo? I teatri ci sono ancora, ma pochi. Fino all'anno scorso vi erano anche le notti bianche spettacolari, che ci avvicinavano un po' a quelle grandi città, sicuramente ben più organizzate. Vi erano tanti appuntamenti,tanti divertimenti... quest'anno, invece, si sono spesi soldi "ammatula", come si dice a Marsala.

Quand'ero piccola dicevo che non volevo lasciare Marsala, che non l'avrei lasciata mai... perchè Marsala era per me una città perfetta. Adesso, con gli occhi di una quasi maggiorenne, mi rendo conto di quanto immaginaria era la mia convinzione.

Secoli fa, l'illustre Cicerone definì Marsala "urbe pulcherrissima sed ventosissima", città bellissima ma ventosissima. Marsala è bellissima, è l'organizzazione che va male, adesso me ne rendo conto.

Girovagando per Marsala mi rendo conto che i turisti sono ormai sempre meno, e non certo per la crisi... così un giorno mi sono decisa ad essere, per una volta, turista nella mia città. Mi sono finta inglese, mi sono messa un bel cappello e sono andata in giro per la mia città. Cosa visitiamo per prima? Il Cassaro, ovviamente!

A piedi raggiungo Porta Mazara, e per poco non rischio di cadere e farmi veramente male. La causa? Lavori in corso. Come se questi lavori non si potessero fare in inverno, quando sicuramente c'è meno voglia di viaggiare e quindi non rischi di far cadere un turista.

Se magari volessi andare in discoteca un sabato sera, visto che sono giovane e ho tutta la voglia di divertirmi, posso starmene direttamente in hotel. Non avendo la macchina, ed essendo le discoteche sempre lontane dal centro città, non ho possibilità di andare.

Eppure, in altre città (non certo in Sicilia) esistono servizi di autobus che portano i giovani in discoteca e poi li riprendono. E se voglio comprare dei souvenir chissà dove mi devo spostare, visto che al Cassaro negozi del genere non esistono. Ma tutto questo a Marsala non esiste.

Marsala mia, mi dispiace tanto, ma adesso che sono grande capisco che non sei fatta per me. Ci sono troppe cose che non funzionano, molte mentalità chiuse e pettegole. Siamo come una coppia che dopo tanto tempo scopre di non essere fatti per stare assieme. Così, appena l'anno prossimo mi diplomerò, volerò lontano, magari solo staccandomi da qui riuscirò ad amarti veramente.

Finché non cambia l'amministrazione di questa città, qui non cambierà niente. E' vero che non si lascia la nave quando si sta naufragando, ma è vero che io sola non posso fare niente, gli altri non possono rimanere solo a lamentarsi.

Volerò lontano da qui, e spero di tornare e vedere la mia città natale nuova, degna di essere definita città bellissima.

Questa non è una lettera d'addio, è solo un arrivederci carico di speranza. Ciao Marsala, a presto.

Laura Silvana Adragna

2 commenti:

  1. Molto bella....e veritiera soprattutto!

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  2. Ciao, hai scritto una frase che vuol dire tutto: finchè non cambia l'amministrazione di questa città quì non cambierà nulla! Abito in periferia e precisamente strasatti, un quartiere che tutti conoscono solo per il periodo elettorale.E poi? il Comune quest'anno non ha contribuito a quella che una volta era la rassegna meccanica agricola privandoci delle luminarie che in questi 4 giorni rendevano il quartiere un pò più luminoso...ma sopratutto la chiesa, che tristezza, niente illuminazione! E' una VERGOGNA!

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