Stipendi dei parlamentari e province inutili
Siamo in crisi! Ve ne siete accorti? Alcuni giorni fa è stato annunciato che le Camere avrebbero partecipato responsabilmente al contenimento della spesa pubblica reso necessario dall'attuale situazione economico-finanziaria italiana.
Hanno stabilito quindi provvedimenti che includono un taglio agli stipendi dei deputati: circa 500 euro. Vi ricordo che gli stipendi sono di 15 mila euro, netti, al mese. Gli stipendi dovrebbero essere decurtati di almeno 5.000 euro.
È solo una presa in giro! Bisognerebbe addirittura dimezzare tutto oppure assicurare loro solo lo stipendio del lavoro che hanno lasciato per la politica. Rappresentare la collettività dovrebbe essere una vocazione come il volontariato. Queste "promesse" estive sono solo pie illusioni. Il Parlamento, come al solito, studia sempre come... stupirci. Allegria!
Come al solito fumo negli occhi, tanto sanno come recuperarli! Personalmente troverei giusto uno stipendio da 2.000 euro che con tutti i bonus vari si triplica. Viene da ridere... Si sono alzati gli stipendi alcuni mesi fa per poi ridurli di un terzo adesso. Apprezziamo il loro sacrificio.
Finché noi cittadini gli permettiamo di fare tutto, fanno benissimo a prenderci in giro in questo modo. Non pagano niente e non fanno niente. Un taglio così esiguo comunque li ridicolizza. I nostri politici sono sempre più spudorati. Un taglio molto più consistente darebbe respiro a Sanità e disoccupati, lì davvero servono i soldi.
Certo dovrebbero operare dei tagli molto più consistenti in altri campi! Avanzo una proposta lanciata da altri e abbandonata da tutti i governi. E' necessario in Italia tagliare la spesa pubblica, non capisco perché non ci si decida, non solo ad abolire le province, sulla cui inutilità ormai tutti sono d'accordo, ma a ridurre anche il numero dei comuni.
Molti non hanno ragione di esistere anche perché in certi casi l'allargamento delle città ha cancellato la loro identità e sono diventati solo quartieri delle metropoli. Non parlo ovviamente di Petrosino ma anche qui si dovrebbe capire se è stato giusto separarsi da Marsala. Adesso infatti si riparla di riunificazione. Non sono ancora riusciti ad abolire le province e secondo me non ci riusciranno nemmeno in futuro.
L'impresa risulterà ancora più difficile, o per meglio dire, avrà lo stesso esito per chi tentasse di ridurre il numero dei comuni. I comuni sono circa 8.100 e oltre 5.000, a conferma che la sua analisi è giusta, sono piccoli comuni, ovvero con una popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti. Ciò non significa però che i piccoli siano i più disponibili a autosciogliersi, anzi, sono i più tenaci a marcare la loro esistenza.
Dunque non resta che rassegnarci? Scommetto che dovremmo tenerci sia le province che tutti questi piccoli comuni? Tanto paga Pantalone, cioè noi. Ci pensate che nessuno avanza proposte per cambiare questa situazione?
Siamo in crisi! Ve ne siete accorti? Alcuni giorni fa è stato annunciato che le Camere avrebbero partecipato responsabilmente al contenimento della spesa pubblica reso necessario dall'attuale situazione economico-finanziaria italiana.
Hanno stabilito quindi provvedimenti che includono un taglio agli stipendi dei deputati: circa 500 euro. Vi ricordo che gli stipendi sono di 15 mila euro, netti, al mese. Gli stipendi dovrebbero essere decurtati di almeno 5.000 euro.
È solo una presa in giro! Bisognerebbe addirittura dimezzare tutto oppure assicurare loro solo lo stipendio del lavoro che hanno lasciato per la politica. Rappresentare la collettività dovrebbe essere una vocazione come il volontariato. Queste "promesse" estive sono solo pie illusioni. Il Parlamento, come al solito, studia sempre come... stupirci. Allegria!
Come al solito fumo negli occhi, tanto sanno come recuperarli! Personalmente troverei giusto uno stipendio da 2.000 euro che con tutti i bonus vari si triplica. Viene da ridere... Si sono alzati gli stipendi alcuni mesi fa per poi ridurli di un terzo adesso. Apprezziamo il loro sacrificio.
Finché noi cittadini gli permettiamo di fare tutto, fanno benissimo a prenderci in giro in questo modo. Non pagano niente e non fanno niente. Un taglio così esiguo comunque li ridicolizza. I nostri politici sono sempre più spudorati. Un taglio molto più consistente darebbe respiro a Sanità e disoccupati, lì davvero servono i soldi.
Certo dovrebbero operare dei tagli molto più consistenti in altri campi! Avanzo una proposta lanciata da altri e abbandonata da tutti i governi. E' necessario in Italia tagliare la spesa pubblica, non capisco perché non ci si decida, non solo ad abolire le province, sulla cui inutilità ormai tutti sono d'accordo, ma a ridurre anche il numero dei comuni.
Molti non hanno ragione di esistere anche perché in certi casi l'allargamento delle città ha cancellato la loro identità e sono diventati solo quartieri delle metropoli. Non parlo ovviamente di Petrosino ma anche qui si dovrebbe capire se è stato giusto separarsi da Marsala. Adesso infatti si riparla di riunificazione. Non sono ancora riusciti ad abolire le province e secondo me non ci riusciranno nemmeno in futuro.
L'impresa risulterà ancora più difficile, o per meglio dire, avrà lo stesso esito per chi tentasse di ridurre il numero dei comuni. I comuni sono circa 8.100 e oltre 5.000, a conferma che la sua analisi è giusta, sono piccoli comuni, ovvero con una popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti. Ciò non significa però che i piccoli siano i più disponibili a autosciogliersi, anzi, sono i più tenaci a marcare la loro esistenza.
Dunque non resta che rassegnarci? Scommetto che dovremmo tenerci sia le province che tutti questi piccoli comuni? Tanto paga Pantalone, cioè noi. Ci pensate che nessuno avanza proposte per cambiare questa situazione?
Enzo Amato
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