"The sicilian girl" strega gli Usa.
Il film "La siciliana ribelle" di Marco Amenta, che racconta la storia di Rita Atria, conquista gli States a 18 anni dalla sua morte. Nelle sale americane dal 4 agosto.
L'America scopre Rita Atria, la giovane eroina italiana che denunciò la mafia e si uccise 18 anni fa, il 26 luglio 1992, lanciandosi dal settimo piano di una casa romana, ad una settimana dalla strage di via D'Amelio. E lo fa grazie al film "La siciliana ribelle" che esce il 4 agosto negli Usa.
Il film d'esordio di Marco Amenta, dopo aver partecipato a più di 50 festival nel mondo e vinto numerosi premi, approda ora al celebre "Film Forum", tempio del cinema indipendente newyorkese; e da lì proseguirà per Los Angeles, Chicago, San Diego, San Francisco, Washington, Philadelphia, Seattle e molte altre città.
Negli Usa c'è attesa ed entusiasmo nei commenti dei giornalisti che hanno visto il film in anteprima: ''Appassionante, avvincente e mozzafiato!'', "Un film che fino alla fine che ti inchioda alla sedia''. Addirittura lo paragonano al capolavoro di Coppola: ''Francis, prendi nota. Ogni singolo fotogramma è avvincente quanto "Il Padrino".
"The Sicilian Girl" è un film liberamente ispirato alla storia di Rita Atria che appena diciassettenne, osa denunciare Cosa Nostra e vendicare l'assassinio del padre e del fratelllo, entrambi mafiosi. Dopo l'incontro con il giudice Borsellino, Rita diventa testimone di giustizia e inizia una vita di clandestinità. Una figura simbolo, una moderna Antigone, un'eroina che lotta per la giustizia fino allo stoico epilogo: Rita si toglierà la vita sette giorni dopo l'uccisione di Paolo Borsellino.
Il volto dell'Italia all'estero è quello di Riina e Provenzano, di politici e imprenditori corrotti, ma non dobbiamo dimenticare che l'Italia è anche il paese dell'anti-mafia, di tanti eroi come Borsellino o Rita Atria.
Il 26 Luglio di 18 anni fa Rita Atria si toglieva la vita ed è doveroso non dimenticare lei e quanti, da eroi, hanno lottato una guerra che dura da oltre 50 anni, che ha fatto migliaia di morti e che ancora scuote dolorosamente l'Italia dalla Sicilia alla Calabria, da Scampia a Milano.
Il film "La siciliana ribelle" di Marco Amenta, che racconta la storia di Rita Atria, conquista gli States a 18 anni dalla sua morte. Nelle sale americane dal 4 agosto.
L'America scopre Rita Atria, la giovane eroina italiana che denunciò la mafia e si uccise 18 anni fa, il 26 luglio 1992, lanciandosi dal settimo piano di una casa romana, ad una settimana dalla strage di via D'Amelio. E lo fa grazie al film "La siciliana ribelle" che esce il 4 agosto negli Usa.
Il film d'esordio di Marco Amenta, dopo aver partecipato a più di 50 festival nel mondo e vinto numerosi premi, approda ora al celebre "Film Forum", tempio del cinema indipendente newyorkese; e da lì proseguirà per Los Angeles, Chicago, San Diego, San Francisco, Washington, Philadelphia, Seattle e molte altre città.
Negli Usa c'è attesa ed entusiasmo nei commenti dei giornalisti che hanno visto il film in anteprima: ''Appassionante, avvincente e mozzafiato!'', "Un film che fino alla fine che ti inchioda alla sedia''. Addirittura lo paragonano al capolavoro di Coppola: ''Francis, prendi nota. Ogni singolo fotogramma è avvincente quanto "Il Padrino".
"The Sicilian Girl" è un film liberamente ispirato alla storia di Rita Atria che appena diciassettenne, osa denunciare Cosa Nostra e vendicare l'assassinio del padre e del fratelllo, entrambi mafiosi. Dopo l'incontro con il giudice Borsellino, Rita diventa testimone di giustizia e inizia una vita di clandestinità. Una figura simbolo, una moderna Antigone, un'eroina che lotta per la giustizia fino allo stoico epilogo: Rita si toglierà la vita sette giorni dopo l'uccisione di Paolo Borsellino.
Il volto dell'Italia all'estero è quello di Riina e Provenzano, di politici e imprenditori corrotti, ma non dobbiamo dimenticare che l'Italia è anche il paese dell'anti-mafia, di tanti eroi come Borsellino o Rita Atria.
Il 26 Luglio di 18 anni fa Rita Atria si toglieva la vita ed è doveroso non dimenticare lei e quanti, da eroi, hanno lottato una guerra che dura da oltre 50 anni, che ha fatto migliaia di morti e che ancora scuote dolorosamente l'Italia dalla Sicilia alla Calabria, da Scampia a Milano.
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