mercoledì 30 giugno 2010

Cambio di look per Wonder Woman

Cambia look Wonder Woman: leggins al posto del sexy body rosso e blu.

Il cambio di immagine della più celebre donna supereroe del mondo, realizzato dal disegnatore Jim Lee, rappresenta l'adeguamento estetico del personaggio al nuovo taglio che la casa editrice intende dare alla trama delle sue storie
La celebre eroina dei fumetti è nata nel 1941 dalla matita di William Moulton Marston. In occasione del 600esimo numero dell'opera, l'icona della DC Comics dismetterà il sexy body rosso e blu che ha solleticato la fantasia di intere generazioni di lettori, per indossare un più moderno (e coprente) completo che prevede un top rosso, un ampio coprispalla blu con le irrinunciabili stelline gialle e un paio di leggins scuri.

"E' stata rinchiusa nello stesso completo dal suo debutto nel 1941. Quale donna indossa un solo vestito per oltre sessant'anni?

Nei suoi 69 anni di vita, l'amazzone Wonder Woman ha combattuto senza tregua criminali di ogni sorta, divenendo insieme a Batman e Superman il personaggio simbolo della Dc Comics.
Negli anni Settanta è stata portata sul piccolo schermo dall'attrice Lynda Carter nelle serie 'The new original Wonder Woman' e 'The new adventures of Wonder Woman'
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Litiga con la moglie e strangola il figlio di 2 anni

Litiga con la moglie e strangola il figlio di due anni. Poi tenta il suicidio. Il fatto è avvenuto è accaduto in località Torre San Giovanni.

Tragedia in località Torre di San Giovanni, vicino Ugento, in provincia di Lecce. L'omicida ha 25 anni. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, la tragedia sarebbe avvenuta durante un ennesimo litigio con la giovane moglie. Subito dopo l'uomo si è tagliato le vene e ora è piantonato dai carabinieri in ospedale. La sua vita non è in pericolo.

Secondo una prima ricostruzione il fatto sarebbe accaduto durante una lite con la moglie che però non avrebbe assistito all'omicidio.

Sull'episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Casarano che stanno ancora effettuando un sopralluogo sulla scena del delitto.

Serata di cabaret con i "Nuovi Orizzonti"

Domenica 4 luglio alle ore 21:00, la compagnia teatrale di S. Padre delle Perriere (Marsala) vi invita ad una divertentissima serata di cabaret con il nuovissimo spettacolo "Se ridete è colpa nostra!". Per la prima volta rappresentato in pubblico.

Presso il club "Come Quando Fuori Piove" (c/da Cuore di Gesù, di fronte al supermercato SISA di Zerilli) a Strasatti di Marsala.

Due ore di allegria pura con tantissimi sketch comico-esilaranti. "Scialerete" dalle risate.

Il cast teatrale: Enzo Amato, Donatella Montalbano, Giusy De Vita, Nicola Anastasi, Nicola Di Girolamo, Luisa Lombardo, Simone Giacalone.

Vi aspettiamo numerosi, per farvi trascorrere una serata in allegria all'insegna delle sane risate! Locale climatizzato.

Per informazioni: 347.1846757 -
teatronuoviorizzonti@alice.it

Un liceale su tre non sa scrivere in italiano

Bravi a parlare, i ragazzi dopo 13 anni di studi stentano a usare la parola scritta. Dal rapporto Invalsi sugli allievi degli istituti superiori il quadro di una scuola che non riesce a insegnare una scrittura accettabile.

Sanno parlare, e bisogna ammettere che quando vanno in tv lo dimostrano non senza petulanza; in compenso, non sanno scrivere. Più della metà degli studenti che l'anno scorso hanno affrontato la maturità sono stati giudicati insufficienti per quanto riguarda le loro competenze linguistiche dagli esperti dell'Invalsi, l'ente che certifica il livello di preparazione dei nostri ragazzi.

Viene pubblicato il rapporto sugli esami di Stato per il secondo ciclo, una ricerca condotta insieme con l'Accademia della Crusca su un campione di 545 studenti elaborato dall'Istat.

Il risultato è sconfortante: i temi di italiano risultano "bocciati" per il 36% nei licei, per il 70 negli istituti tecnici, e per l'87 nei professionali. Se aggiungiamo gli "appena sufficienti", le percentuali nei licei sfiorano l'80%, e nei tecnici e professionali sfondano quota 90.

Dopo 13 anni di scuola ci troviamo davanti a ragazzi di un'estrema povertà dal punto di vista linguistico. Non si è riusciti a insegnare loro a scrivere.

Nei licei c'è maggiore correttezza ortografica, ma per fattori sociali e culturali, visto che la lingua parlata si impara in casa propria, o nel proprio ambiente, in modo naturale. Dove è più importante l'insegnamento "esplicito". Anche nei licei, però, la padronanza della "punteggiatura" è debole.

Sul piano testuale, un tipico errore è il non andare mai a capo; in più i maturandi non sembravano preoccupati dei nessi logici tra un blocco di testo e quello successivo, né dei rimandi interni, con conseguenze deleterie sulla coerenza e la coesione dell'insieme. Trattandosi di una generazione cresciuta col web, espertissima nella grafica, colpisce la scarsa coscienza del fatto che la pagina scritta ha caratteristiche grafiche.

C'è poi l’aspetto grammaticale: a parte gli errori veri e propri (salti di soggetto, concordanze, ambiguità, uso improprio di tempi e modi del verbo o di congiunzioni e avverbi anche banali, come fortunatamente o infatti), la pecca maggiore è nella incapacità di usare il linguaggio in modo flessibile.

Un'identica struttura di frase finisce col ripetersi all'infinito, sempre la stessa. Ma non basta. Seri guai si annunciano anche sul piano del lessico: è povero, tanto che molti ragazzi non distinguono fra apportare e asportare, installare e instaurare, transizione e transazione.

Al di là delle parole più abituali, c'è un ricorso continuo alle virgolette perché non si trova il termine adatto. Infine, la competenza ideativa: a monte dell'errore più diffuso c'è sostanzialmente la carenza di idee o tesi da esporre e argomentare. Ragion per cui si accumulano periodi a catena senza dare una gerarchia agli argomenti, si divaga, non si conclude.

Dichiarazione d'amore per...

E' arrivato il momento di scriverti una lettera, uno scritto che è più che altro una dichiarazione di affettuosità nei tuoi confronti, una originale rivelazione d'amore.

Di solito appaio parecchio timido e non mi spiego come mai, adesso, trovo tutta questa prestanza per manifestarti i miei sentimenti apertamente.

Ti conosco da tanti anni ormai, li ho trascorsi quasi tutti con te, io e te siamo diventati oramai un'unica cosa: il mio nome è congiunto al tuo, la mia vita è altresì la tua. Tu sei sempre bellissima, splendente, a volte un po' trascurata e poco curata, ma resti la mia ragione di vita, un modello da imitare.

Sono sempre stato innamorato di te, forse mi è sempre mancato il coraggio di ammetterlo e forse qualcuno criticherà questo mio sentimento così pazzo e inusuale, ma tu mi piaci veramente.

Sopporterò i giudizi e le disapprovazioni a questo mio sentimento spavaldo. Molti saranno gelosi di questa nostra "relazione": ma loro non ti hanno saputo conquistare e di conseguenza adesso rodono.

Io, tuttavia, non sono geloso di chi ti ha voluto bene, di chi si offre ancora oggi in sacrificio per te: tu meriti l'amore di chi ti circonda e a modo tuo ricambi.

Sei realmente molto bella, anche se ogni nuova stagione modifica il tuo aspetto, ed è naturale che sia così: mi piace vederti la mattina presto, mi piace guardarti al buio, mi piaci vestita di primavera, bagnata dalla pioggia, riscaldata dai raggi del sole.

Mi piace vederti da lontano, annusarti e respirarti da vicino, mi piace la tua malinconia, la tua cultura conglomerata, la tua voglia di emergere da un passato turbolento e restio. Mi piace tutto di te.

Non sono e non potrò mai essere l'unico uomo della tua vita, tu sei amata da tante altre persone, tu sei il desiderio di chi non ti ha avuta mai e il rimpianto di chi ti ha lasciata troppo in fretta. Tu rimani un'opportunità da vivere e un miracolo da dimostrare.

Anche io ti ho trattata male in passato, a volte si agisce frettolosamente e si pensa che un'azione non civile non possa fare del male, e invece ho sbagliato. E' stato peggio di un tradimento vero e proprio. Da oggi il tuo nome però scintillerà.

Spesso mi capita di guardare foto dove ci sei tu, ti fisso per alcuni minuti ininterrottamente, la tua immagine si trasforma quasi sempre in un sogno virtuale: entro e mi ritrovo lì con te, beato e immedesimato nelle tue qualità, nelle tue meraviglie, tra le tue braccia.

Ho provato ad allontanarmi da te per un breve periodo ma la sensazione che provo ogni volta è sempre strana, anche da descrivere: mi sento senza casa, senza un tetto, senza storia, senza tutela.

Mi sono promesso che se un giorno dovrò lasciarti forzatamente tu dovrai rimanere in buone mani e devo essere sicuro che tu sarai trattata come veramente meriti: farò di tutto, ce la metterò tutta.

Tu hai bisogno di persone che ti rispettino, che ti trattino bene e che ti facciano sentire importante, perchè tu sei importante! Finché io sarò con te ti curerò con estrema remissività, sarò un servo che custodisce la tua armoniosità, un ausiliare dei tuoi beni, un vigilante delle tue dovizie.

Sono orgoglioso di far parte della tua vita, soddisfatto della condivisione temporale dei miei giorni che trascorrerò ancora con te. Tu vivrai eternamente, nulla potrà distruggerti, le tue ferite in passato sono sempre guarite, chi ti ha fatto del male ha sempre pagato la pena di non rimanere nelle tue reminiscenze.

Non so se è giusto usare questa frase per concentrare tutta la mia sfera affettiva che sostento per te, ma è arrivato il momento di pronunciare "Marsala, ti amo".

Nella buona e nella cattiva sorte che il presente e il futuro ti prospetterà.
Enzo Amato

Marsala, Vigili fannulloni. 24 indagati

Sono indagati per omissione d'atti d'ufficio 24 vigili urbani di Marsala, tra i quali anche il comandante Giuseppe La Rosa.

Nell'avviso di conclusione indagini notificato ai 24 vigili vengono contestate varie ipotesi di reato. Dalle mancate contravvenzioni per infrazioni al codice della strada ai mancati sequestri di merce (prodotti alimentari e non) posta in vendita, nelle vie e nelle piazze della città, da commercianti ambulanti privi di licenza, ma ciò nonostante non multati.

Contestata, inoltre, il mancato contrasto ai parcheggiatori abusivi e il perdurante "stato di decadimento e illegalità nella zona dello stadio".

Le indagini, coordinate dal procuratore della repubblica di Marsala Alberto Di Pisa, sono state condotte dalla pg della Guardia di finanza, che ad aprile aveva acquisito una documentazione negli uffici del Comando dei vigili urbani.

Un video paurosamente divertente



martedì 29 giugno 2010

Concorrenti per "La Corrida 2010" cercasi!

Cercasi concorrenti per "La Corrida" 2010 a Santo Padre delle Perriere (Marsala)
Ritorna "La Corrida", spettacolo divertente di amatori alla ribalta. Organizzata anche quest'anno da Enzo Amato, dall'associazione teatrale "Nuovi Orizzonti" di S. Padre delle Perriere, da Francesco Giacalone e Gianluca Galfano.

Venerdì 16 luglio
, nella settimana di Fest'Estate 2010, ritorna "La Corrida - L'originale".

Quest'anno non poteva mancare la classica serata che ogni anno raccoglie migliaia di spettatori, dopo 3 anni di pausa. La "Corrida" in piazza, a Santo Padre delle Perriere, è nata nel lontano 1988, precisamente 22 anni fa.
Da allora molte edizioni dello spettacolo più puro e divertente. Grazie anche alle riprese televisive delle tv locali (Canale2, Tele8, Televallo e Telesud) lo spettacolo è diventato un appuntamento molto atteso e importante, successivamente "copiato" nelle diverse piazze della provincia.
Dalla "Corrida" di S. Padre sono usciti personaggi che successivamente hanno partecipato alla "Corrida" di Gerry Scotti (vincendo anche una puntata), a "Ciao Darwin" sempre su Canale 5, alle trasmissione Rai "Ti lascio una canzone" e "La botola".
Gli organizzatori sono alla ricerca di concorrenti: gente stravagante e brava nella propria arte, personaggi che sappiano cantare, suonare, ballare, raccontare storielle, barzellette, poesie...
La serata sarà presentata da Enzo Amato, e sarà piena di ospiti importanti, che hanno fatto anche la storia della "Corrida" locale.
Partecipa o invita a partecipare chi ritieni che possa salire su un palco così importante.

Per iscrizioni alle selezioni e per informazioni telefonare al num. 347.1846757, e-mail
enzo.marsala@virgilio.it

14enne muore folgorata dal phon

Catania, muore folgorata dal phon.

Una studentessa di 14 anni, Rita Laura Furnari, è morta folgorata mentre si asciugava i capelli con il phon nel bagno della propria abitazione di Paternò, nel Catanese.

La ragazza, che aveva frequento la terza media all'istituto Don Milani, si stava preparando per andare alla cena di fine anno scolastico, dopo avere saputo di essere stata promossa.

Rita Laura Furnari, che forse aveva i piedi appoggiati su dell'acqua, come ricostruiscono alcuni giornali locali, è morta sul colpo fulminata dalla violenta scarica elettrica che le ha attraversato il corpo.

A trovarla per primo è stato suo fratello che è stato colto da una grave choc emotivo e per questo è stato portato nell'ospedale Santissimo Salvatore di Paternò, dove è stato assistito e poi dimesso.

Il sesso perfetto? Dura dai 7 ai 13 minuti

Ssesso perfetto? Secondo il "Journal of Sexual Medicine" se il rapporto dura di più diventa noioso e il cervello vaga altrove.

La durata ideale di un rapporto sessuale è di 10 minuti, oltre diventa noioso. L'indagine è stata condotta da 50 specialisti. Il motivo, secondo gli studiosi è semplice: per 10 minuti l'attenzione è altissima e ci si concentra solo sul rapporto sessuale ma superata questa durata il cervello comincia a vagare altrove.

La ricerca definisce 2 minuti troppo pochi per un rapporto, da 3 a 7, un tempo accettabile ma più di 13 minuti diventa troppo. Il sesso perfetto, quindi, è quello che dura tra i 7 e i 13 minuti, orologio alla mano.

Uno dei dei ricercatori che ha condotto lo studio, ha affermato che ''molti credono erroneamente alla fantasia di notti di sesso continuo e prolungato. Speriamo che il nostro studio incoraggi uomini e donne ad avere aspettative più realistiche''.

Stop alle maratone tantriche, dunque, tanto più che a stabilire la durata perfetta è stato un team di specialisti: psicologi, terapisti di coppia, medici, assistenti sociali che negli ultimi anni hanno analizzato numerosi casi di coppie con problemi sessuali.

Pantera a Palermo, un vigile: "L'ho vista"

Pantera a Palermo, un vigile del fuoco: "L'ho vista"

Si infittisce il mistero
. C'è addirittura chi parla di due felini in giro. Oggi potrebbero arrivare i primi risultati delle analisi sui peli neri e sul coniglio sbranato.

C'è chi dice che sia una, chi addirittura che siano due, chi l'ha vista o le ha viste, chi l'ha sentita o le ha sentite ruggire. Di sicuro c'è che è sempre più fitto il mistero della pantera a Palermo.

Le ultime voci parlano di un vigile del fuoco che avrebbe avvistato l'animale sabato scorso sotto casa sua, nelle campagne di Boccadifalco. Intanto si saprebbe qual è la villa dalla quale è fuggita e chi sarebbe il proprietario, a rischio penale, se tutto dovesse essere confermato. Oggi, comunque, qualcosa in più potrebbero dirla gli esami sui peli neri trovati in un collare e sulla carcassa del coniglio sbranato.
GdS.it

Professore universitario dà 30 alla figlia

Professore dà 30 alla figlia. Denunciato da un collega

Guerra tra docenti all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Denunciato da un collega, il professor Vanni Tiozzo si difende: "Tutto regolare, ero autorizzato". Sullo sfondo della querela la nomina del nuovo direttore

Veleni all'Accademia di Belle Arti. Nei prossimi giorni i docenti della prestigiosa istituzione scieglieranno il nuovo direttore, i candidati sono i professori Carlo Di Raco e Vanni Tiozzo.

E spunta una denuncia, depositata alla Procura della Repubblica, contro entrambi, firmata da un loro collega, il professor Igor Lecic.

Il professor Lecic ha già firmato un altro documento rivolto alla magistratura, quello per il quale davanti al giudice del lavoro è avviata una causa per mobbing, di cui lui sarebbe stato la "vittima". Un procedimento che va avanti da alcuni mesi e che prossimamente dovrebbe concludersi, dopo che sono stati sentiti numerosi professori dell'Accademia. Questa volta, però, si tratta di un fatto più grave, di una querela arrivata alla Procura della Repubblica.

Nel documento Lecic racconta che, nello scorso mese di novembre, era stato contattato da una studentessa, Cecilia, figlia del collega Tiozzo, che gli aveva chiesto di poter seguire il suo corso di Pittura. Durante il colloquio con la ragaza, però, sarebbe emerso il fatto che ha poi indotto Lecic a firmare la denuncia contro i colleghi. La giovane, infatti, gli avrebbe riferito che tra gli esami già superati c'era anche quello di Restauro, che aveva sostenuto con il padre, portando a casa un bel 30.

"Avrei dovuto riconoscere tutti gli esami sostenuti dall'allieva per poterle permettere l'accesso all'esame finale del triennio per ottenere il diploma di Pittura" scrive il denunciante, visto che il professore che riceve un nuovo alunno deve controllare e certificare che tutto sia in regola. A quel punto il professore sospendeva il suo giudizio e scriveva al direttore dell'Accademia per chiedere spiegazione, senza ottenere alcuna risposta.

Nel frattempo, comunque il Consiglio di Pittura, "incurante del grave problema sorto" e da lui segnalato sulla regolarità degli esami sostenuti dalla giovane Tiozzo, deliberava il passaggio dell'alunna nel corso di Pittura di un altro docente, il professor Di Raco. Su questa vicenda, Lecic chiede alla Procura di far luce e di accertare se vi siano responsabilità penali da parte delle persone da lui citate. Trarre le prime conclusioni, naturalmente, toccherà al pubblico ministero, nel frattempo si registrano le prime reazioni delle persone coinvolte.

Il professor Vanni Tiozzo indica innanzitutto i tempi, facendo notare che la notizia viene fatta uscire proprio alla vigilia del voto per la direzione "e non è certo una coincidenza, anche se ritengo che non avrà grande influenza", aggiunge. "Comunque, sono questioni che andrebbero affrontate e risolte in altro modo e non con queste piazzate".

E ancora: "Sono dispiaciuto che la querela arrivi dopo che mi sono rifiutato di testimoniare come Lecic avrebbe voluto nella causa per mobbing da lui intentata".

Quindi, entra nel merito della vicenda: "Quell'esame a mia figlia era stato regolarmente autorizzato dalla direzione, anche perchè non c'erano alternative, io sono l'unico docente di Restauro. Se non sbaglio un caso ben più eclatante era scoppiato a Roma con l'attore Carlo Verdone, esaminato dal padre, ed era stato chiarito che non si tratta di una cosa illegale".

X Factor 4: Tatangelo, Maionchi, Elio e Ruggeri

X Factor 4: Tatangelo, Maionchi, Elio e Ruggeri sono i giudici

I quattro giudici della quarta edizione di X-Factor saranno Enrico Ruggeri, Anna Tatangelo, Mara Maionchi e Elio. Quattro personaggi a cui toccherà preparare i ragazzi e decidere il futuro di ognuno di loro.

Alla fine i giudici sono stati definiti. E' ovvio che la comunicazione ufficiale non è ancora arrivata e probabilmente arriverà a giorni, ma ormai sembra che non ci siano dubbi di sorta circa i nuovi giudici di X-Factor 4. Unico nome a dare continuità con le edizioni precedenti è quello di Mara Maionchi. Per fortuna non ci hanno tolto pure lei!

Conferma arrivata ormai mesi fa è Elio che ha sostituito il grande assente Morgan. Nome che ormai girava da tempo è quello di Anna Tatangelo, che di certo porterà un pò di sud Italia nel programma e che porterà anche una ventata giovane.

Ultima conferma arrivata è quella del grandissimo Enrico Ruggeri che sarà il quarto giudice. Ruggeri è un grandissimo professionista, autore eccellente e uomo di grande cultura musicale.

Quindi il gioco è fatto! A questi il compito di portare avanti uno spettacolo Rai, arrivato allaa quarta edizione, e di scoprire nuovi talenti dopo Giusy Ferreri, Noemi e Marco Mengoni.

Pietro Taricone è morto

Addio Pietro.

Taricone non ce l'ha fatta.
Inutile l'operazione durata oltre nove ore.

L'attore 35enne è deceduto
all'ospedale di Terni. Troppo gravi le lesioni riportate nell'impatto dopo l'incidente con il paracadute. I medici hanno cercato di salvargli la vita in tutti i modi.

Protagonista della prima edizione
del Grande Fratello, Taricone, è deceduto dopo una lunga operazione durata oltre nove ore. L'attore è morto a causa delle ferite riportate dopo lo schianto col paracadute. Al suo fianco la compagna Kasia Smutniak.

Potrebbe essere stato un colpo di vento improvviso o una manovra sbagliata ad aver causato l'avvitamento del paracadute dell'attore che si era lanciato presso la pista dell'Aviosuperficie di Terni.

Taricone, divenuto noto dopo la sua partecipazione ad una delle prime edizioni del Grande fratello, quella del 2000, ha intrapreso la carriera di attore ed ha partecipato alla recente fiction "Tutti pazzi per amore".

Le condizioni di Pietro Taricone sono state giudicate subito "disperate". L'attore, dopo l'incidente, è stato immediatamente ricoverato nell'ospedale di Terni, dove lo ha raggiunto la moglie. All'aviosuperficie di Terni sono intervenuti polizia e carabinieri per accertare le cause dell'incidente.

Le foto scattate
con alcuni poliziotti sul posto dell'incidente in cui è rimasto gravemente ferito Pietro.

lunedì 28 giugno 2010

Clamoroso: "Ozil non ha passaporto tedesco"

Caos Mondiale. Clamoroso Hiddink: "Ozil non ha alcun passaporto tedesco"

L'ex tecnico del Chelsea potrebbe sconvolgere il Mondiale in svolgimento in Sudafrica: "Quello che ha è falso ed è stato fatto per permettergli di giocare nella Nazionale tedesca".

Incredibile affermazione del Ct della Turchia, Guus Hiddink che se venisse confermata getterebbe nel caos la Germania e il Mondiale sudafricano: "Il passaporto tedesco di Mezut Ozil è un falso. Il documento è stato falsato per permettere ad Ozil di giocare nella nazionale tedesca, ma lui non ne ha diritto".

Queste le parole di Hiddink che gettano ombre sullo status del giocatore tedesco che tanto ha impressionato in questo Mondiale con la maglia della Germania.

Bimbo sonnambulo si getta dal balcone: muore

Un ragazzo di 12 anni è precipitato questa notte dal balcone dell'appartamento in cui viveva con i gentori, a Salerno. Il giovane soffriva di sonnambulismo ed è per questo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che è caduto dal terzo piano ed è morto.

Alcuni passanti, poco dopo l'accaduto, hanno visto il corpo riverso a terra e, riconoscendo il ragazzino, hanno prontamente avvisato i genitori che non si erano accorti di nulla.

Il ragazzo avrebbe, secondo i carabinieri che hanno seguito le indagini, aperto il balcone della sua stanza e si sarebbe gettato nel vuoto morendo sul colpo.

Dopo l'esame esterno del corpo da parte del medico legale, il magistrato ha già affidato il corpo ai familiari per organizzare il funerale.

I genitori sapevano del disturbo del figlio ma, pare, non fossero eccessivamente allarmati dal momento che il bambino non aveva mai arrecato alcun danno nè a sè nè agli altri; al massimo, infatti, lo avevano trovato di notte in piedi che girovagava dentro casa.

Calamaro gigante in Sicilia. Trovato morto

Un calamaro gigante di 110 cm di lunghezza e del peso di 20 chili è stato ritrovato morto in mare da militari della Capitaneria di Porto di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa.

Trovato durante un pattugliamento dello specchio acqueo antistante località "Granelli", vicino alla foce del pantano Longarini, nel comune di Pachino. Il cefalopode, il cui nome scientifico è "Thysanoteuthis rhombus", appartiene ad una particolare specie atlantica che, pur vivendo a grandi profondità, sfrutta le acque del Mediterraneo per la stagione della riproduzione.

Il calamaro gigante è stato recuperato dopo che i militari hanno chiesto l'intervento delle competenti autorità scientifiche, dei veterinari dell'Ausl 8 di Siracusa e della polizia municipale di Pachino. Il cefalopode è stato consegnato al curatore scientifico e responsabile del museo civico di storia naturale di Comiso Gianni Insacco.

Un'altra bravata di Balotelli: "E' vero ho sparato"

Balotelli e la pistola giocattolo. Prigioniero delle sue bravate.

Cominciamo bene. Sono giorni che ci riempiamo la bocca e le pagine con Balotelli (e relativa generazione) e la storia che dovrebbe risollevare l'Italia del pallone dopo lo sprofondo sudafricano, che ci autoflagelliamo con il Paese per vecchi, che ci spelliamo le mani per la Germania multietnica e lui, SuperMario, che cosa ti combina?

Un'altra delle sue bravate: Milano, sei di un pomeriggio appiccicoso in piazza della Repubblica. Pieno centro. Mario e tre amici sparano in aria con una pistola, qualcuno vede e soprattutto sente e chiama la polizia: in un attimo la "banda dei quattro" viene fermata a bordo dell'Audi del giocatore dell'Inter.

"È vero, ho sparato" ammette Balotelli. Controllo della pistola: è una scacciacani, il tappo è rosso. Insomma, una stupidaggine. "Chiedo scusa, è stata una ragazzata".

Finisce così: nessun provvedimento perché poi niente c'era da provvedere, però. Però, sparare in aria così tanto per fare qualcosa non è come non capire i movimenti del 4-3-3, assomiglia più a un fuorigioco. Dal buon senso.

Per l'attaccante dell'Inter sono i giorni della maturità (iscritto da privatista a Ragioneria) e così tra un libro e una lettura di un bilancio deve essersi preso quella mezz'ora d'aria in attesa degli orali. O forse, chissà, festeggiava un po' sopra le righe la vittoria tedesca sull'Inghilterra.

Balotelli è fatto così, provare a capirlo è inutile quanto faticoso. In più è affare della sua famiglia, quella che l'ha preso in affido 17 anni fa, lui nato Barwuah a Palermo e diventato Balotelli in provincia di Brescia, a Bagnolo Mella. All'ufficio anagrafe ancora se lo ricordano nei giorni decisivi per l'affido, quel bimbo di due anni non stava mai fermo, saltava sulla scrivania scombiccherando l'ordine del funzionario comunale. In fondo non è mai cresciuto.

È stato capace di confessare il tifo per il Milan a una pattuglia di studenti senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze. Che ovviamente ci furono, ma che altrettanto ovviamente, per la logica che ordina il mondo di Balotelli, gli fecero il solletico. Un colpo a salve anche quello a ben guardare.

Ingenuo, geniale, strafottente, presuntuoso, insopportabile: sfilza di aggettivi che si appiccicano comodamente sulla larghe spalle del campioncino dell’Inter. Tirato in ballo ogni volta che serve un esempio, non sempre edificante, di un Paese che sta cambiando pelle e velocità: "generazione Balotelli" è il logo applicato anche fuori dagli stadi.

Dentro, invece, diventa un insulto: "Non esistono negri italiani": la zavorra che Mario si porta in giro tutte le domeniche, un po' fa finta di niente, ma quando poi girano lo fa sapere a tutti: "Il pubblico di Verona mi fa schifo": così sbottò dopo l'ennesimo rosario sgranato dalle curve. Divide e dividerà: gli stadi, i tifosi (anche quelli dell'Inter), gli allenatori.

Mario Balotelli ha in mano il proprio futuro, a volte sembra che lo voglia buttare via, altre invece se lo palleggia come fosse al limite dell’area di rigore. Comunque vada, fa sempre rumore. Anche quando spara a salve.
Paolo Brusorio, La Stampa

Mafia, chiesti 10 anni per Totò Cuffaro

Mafia, i pm chiedono 10 anni per Cuffaro. Richiesta di condanna per il senatore Udc.

"Accuse gravi anche per il ruolo di governatore regionale che ricoprì". Il processo si svolge con il rito abbreviato.

Dieci anni di condanna per Salvatore Cuffaro: è la richiesta avanzata dai pm nei confronti dell'ex presidente della Regione siciliana e attuale senatore dell'Udc. L'ex governatore è accusato di concorso in associazione mafiosa nel processo che si svolge con il rito abbreviato davanti al gup di Palermo, Vittorio Anania. La pena richiesta tiene conto della riduzione di un terzo previsto dal rito abbreviato.

I pm hanno deciso di non chiedere le attenuanti generiche per Cuffaro "perché i fatti di cui lo accusiamo sono veramente gravi anche per il suo ruolo di governatore regionale: per questa sua veste poteva partecipare in alcuni casi al Consiglio dei ministri".

"Abbiamo dimostrato che il sistema di controinformazioni messo in piedi da Salvatore Cuffaro era puntato a scoprire indagini sui rapporti tra la mafia ed esponenti politici o a lui collegati. È proprio la natura delle informazioni che ci fa capire la portata di questo sistema e di come si possa configurare l'accusa di concorso in associazione mafiosa".

Le testimonianze di pentiti e di soggetti vicini all'imputato hanno dato, secondo i pm, ulteriore conferma alle accuse. "Fin dal 1991 i contatti con Angelo Siino dimostrano l'esistenza del patto politico-mafioso stretto da Cuffaro con esponenti di Cosa Nostra".

Cuffaro, dopo la richiesta di pena, è uscito dall'aula in silenzio accompagnato dai suoi legali. In precedenza, il senatore aveva negato di essere in "società" con Aiello. "Io facevo solo delle segnalazioni per alcuni esami diagnostici, così come facevano anche altri politici e magistrati. Per questo devo essere considerato socio di Aiello?".

Il pm ha affermato che la moglie del senatore Cuffaro "è stata per poche ore socia di Aiello", avendogli ceduto quote di una società di un laboratorio di analisi. Ma Cuffaro si difende: "Se mai si può parlare di soci lo sono stati per un minuto, dal notaio".

Parlando poi della requisitoria, Cuffaro ha aggiunto: "La Procura sta ricostruendo la sua verità, poi noi nelle arringhe difensive risponderemo punto su punto alle accuse".

sabato 26 giugno 2010

Amicizia

Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita.

Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori. Però posso ascoltarli e dividerli con te.

Non posso cambiare nè il tuo passato nè il tuo futuro. Però quando serve starò vicino a te.

Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perchè ti sostenga e non cadi.

La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei. Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.

Non giudico le decisioni che prendi nella vita, mi limito ad appoggiarti, simolarti ed aiutarti se me lo chiedi.

Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti. Però posso offrirti lo spazio necessario per crecere.

Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore. Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.

Non posso dirti nè cosa sei nè cosa devi essere, solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
Jorges Luis Borges

Lady Gaga cade in aeroporto: zeppe troppo alte

Zeppe troppo alte, Lady Gaga cade in aeroporto

Lady Gaga continua a far parlare. Questa volta non per il suo abbigliamento, ma per la caduta avvenuta a causa del suo abbigliamento.

La controversa cantante statunitense di origine italiana è finita a terra dopo aver perso l'equilibrio a causa degli stivali dotati di zeppe altissime.

Il tutto è avvenuto all'aeroporto inglese di Heatrow alla presenza di una nutrita schiera di fotografi che hanno immortalato la scena.

Bare per gli Azzurri: quando la satira esagera

Il celebre vignettista Giorgio Forattini ha rappresentato a modo suo la Nazionale italiana su "Il Giornale".

Forattini ha infatti disegnato undici bare
, a rappresentazione che gli Azzuri in questo mondiale erano dei "morti". La vignetta è molto dura, ma questo è anche il momento più basso della storia per la Nazionale italiana e critiche e accuse piovono da tutte le parti.

Simone Pepe, jolly di centrocampo/attacco non ha digerito la vignetta e già sull'aereo si è ribellato dicendo: "Le bare sono davvero troppo, una cosa vergognosa. Se noi siamo morti, chi ha deciso di pubblicare una cosa del genere è un becchino. E se tanto mi dà tanto, mi verrebbe da dire che spero gliela facciano presto a lui, una bara: ovviamente non azzurra ma di colore marrone".

Ottavi, le "cenerentole" diventano protagoniste

Il Sud America qualifica alla fase successiva del Mondiale 6 nazionali: lo stesso numero dell'Europa. E una squadra tra Uruguay, Corea del Sud, Ghana e Usa arriverà in semifinale.

Non ci sono solo i piedi di velluto di Argentina e Brasile; c'è il bel gioco del Cile, l'aggressività del Paraguay, l'eleganza dell'Uruguay, la solidità del Messico. Sei Nazionali sudamericane in cerca di autore, lo stesso numero delle europee, qualificate agli ottavi: non era mai accaduto.

In alto a sinistra del tabellone c'è il primo blocco con le 4 imprevedibili. Uruguay, Corea del Sud, Usa e Ghana. Una di loro arriverà in semifinale, fuori da ogni pronostico.

Un dato mi stava per sfuggire: nelle 8 edizioni del Mondiale non giocate in Europa ha sempre vinto una sudamericana. Tira vento da Sud.

venerdì 25 giugno 2010

The Baseballs - Umbrella (Rock and roll 2010)

Sarkozollio e Sarkostanlio a colori


Lui tifa Azzurri, lei è con l'amante

Boom nei motel durante le partite. Lui a tifare gli azzurri davanti alla tv, lei con l'altro tra le lenzuola.

La Nazionale distrae i mariti
ma non gli amanti segreti. A rivelarlo è il numero di presenze in diversi motel, dove durante le partite dell'Italia, come quella contro la Slovacchia, aumentano i clienti per l'affitto di camere per qualche ora.

L'Italia scende in campo contro la Slovacchia e il Paese diventa scenario di molte curiosità: non solo chi va da barbiere vuole vedere la partita, ma anche storie degne dei migliori film della commedia all'italiana.

Trapanese in carcere: vuole vedere l'Italia

Bruno C. 54 anni, originario di Trapani, attualmente detenuto in regime di isolamento nel carcere romano di Regina Coeli e in attesa di giudizio con l'accusa di omicidio, ha deciso di presentare un'istanza al Magistrato di Sorveglianza di Roma per ottenere la revoca parziale dell'isolamento per il tempo strettamente necessario a seguire, con gli altri detenuti, le partite dell'Italia ai Mondiali 2010.

Si legge nella richiesta: "Il sano spirito di appartenenza nazionale che si manifesta in ognuno in occasione di eventi sportivi di particolare rilevanza, come i Mondiali di calcio rappresenta anche, e forse soprattutto per i soggetti che in passato hanno violato l'ordinamento giuridico e che quindi soggiacciono alla sanzione penale più dura, il carcere, un 'collagene' importante per ristabilire un legame morale ed etico con il tessuto sociale del proprio paese di appartenenza".

giovedì 24 giugno 2010

Francia e Italia: Libertè, Egalitè ed Eliminè

Cara Francia: Libertè, Egalitè ed Eliminè. E niatre appresso a te!

Azzurri meritatamente... a casa!

Vergognosi. Bruttissima Italia: ne prendiamo tre e torniamo a casa.

Azzurri dominati dalla Slovacchia nel primo tempo, chiuso in svantaggio di un gol. Nella ripresa Maggio, Pirlo e Quagliarella in campo: poco gioco e molto cuore, ma è inutile. La partita finisce 3-2, Pepe all'ultimo fallisce il gol del miracolo

Mea culpa Lippi: "Mi prendo tutte le responsabilità"

Saldi in Sicilia, si parte il 3 luglio


L'assessore regionale alle Attività produttive Venturi, ha disposto l'anticipo della data di avvio, sollecitato da un'istanza di Confesercenti.

"La decisione è stata adottata oggi in seguito a diverse riunioni avute nei giorni con le rappresentanze sindacali del commercio e con le associazioni datoriali". I saldi dovevano cominciare a metà luglio. Solo la Cidec ha espresso parere negativo sull'anticipo della data di inizio dei saldi.

mercoledì 23 giugno 2010

Roberto Saviano ucciso... su "Max"

"Trovo il fotomontaggio che mi rappresenta morto in obitorio di cattivo gusto"

Così lo scrittore Roberto Saviano commenta la fotografia che apparirà nel prossimo numero del mensile Max nel quale campeggia la sua immagine di cadavere steso su una barella da obitorio con tanto di cartellino di identificazione legato all'alluce, ripreso di scorcio dai piedi.

Una postura, accompagnata dalla scritta "Hanno ammazzato Saviano", che riprende il Cristo di Mantegna e la famosa foto di Che Guevara morto. La notizia dell'iniziativa del mensile è stata anticipata oggi da alcuni quotidiani.

Saviano: "Un'immagine utilizzata per speculare cinicamente sulla condizione di chi come me in Italia e all'estero vive protetto. Un'immagine profondamente irrispettosa per tutti coloro che per diversi motivi, spesso lontano dai riflettori, rischiano la vita. Tutta questa pressione sulla mia morte, poi, lascia sgomento me e la mia famiglia. Ad ogni modo rassicuro tutti: non ho alcuna intenzione di morire".

Non ce l'abbiamo più Grosso...!

"Gli azzurri sono lo specchio dell'Italia di Berlusconi"

Era da quattro anni che in questa rubrica
(Gira Vota e Firria, Marsala c'è) non parlavo di calcio, era il 2006 e l'Italia in Germania si aggiudicava la coppa più importante al mondo, era il mese di luglio e tutta l'Italia impazziva di gioia: per i giocatori, per l'allenatore, per l'orgoglio di essere italiani e i più forti, calcisticamente parlando.

Il mio articolo recitava "Noi ce l'abbiamo Grosso", adesso in verità non ce l'abbiamo più Grosso, anzi è davvero una piccola Italia, senza orgoglio e... senza palle. Secondo pareggio per l'Italia ai Mondiali, un altro passo falso e siamo fuori.

Le due partite le ho viste insieme ad un gruppo di amici/tifosi, ognuno a seconda per quale squadra di club tifa, fa le proprie valutazioni su questa situazione. Ho chiesto a loro: "A voi gli azzurri stanno piacendo? Dite la vostra".

Renzo: "Per niente, ma non dispero. Gli azzurri sono lo specchio dell'Italia di Berlusconi: vecchia, inconcludente, corrotta". Antonella: "Considerando i lauti stipendi che guadagnano, abbiamo ogni diritto di pretendere performance migliori. Ma se il blocco portante è della Juventus, arrivata settima, cosa si può pretendere?". Rossella: "Meglio tornare a casa, eviteremo altre figuracce. Gli azzurri sono distratti, mancano di concentrazione dice il ct, forse a pagarli meno la concentrazione la trovano! Ho visto due partite da oratorio finora".

Luigi: "A volte l'orgoglio nuoce. Se Lippi avesse avuto Cassano... Ma l'orgoglio si sa, non paga". Gianni: "Lippi superbo, giocatori fuori tempo nel devolvere i premi a chi non ne ha bisogno: il gioco era già brutto prima di scendere in campo. Lippi non lo capisco. Sembra sempre rassegnato al peggio e ha idee confuse. Vorrà dire che se vincerà i Mondiali non salirò sul carro dei vincitori".

Vita: "Ai Mondiali, l'Italia appare all'inizio come un blocco di marmo da scolpire: da una massa informe, appare piano piano una statua completa". Peppe: "Lippi ha convocato giocatori bolliti e demotivati. Squadra mediocre, confusa e senza attributi... ma è quella che ci meritiamo". Michele: "Siamo ottimisti, forza azzurri. Ma Cassano gioca? Scherzavo!".

Angela: "Non mi sta piacendo. Spero solo che ce la facciamo a superare il turno, dopo la squadra potrebbe migliorare! Succede sempre che dopo la conquista del titolo gli azzurri deludano un po'. Ma c'è ancora una possibilità. Speriamo". Sabrina: "E' l'Italia e continuiamo a tifare, nel bene e nel male. E poi i ragazzi più belli ce li abbiamo noi". Nicola: "I calciatori italiani prendono troppi soldi e vediamo come giocano... Che vergogna, facciamo proprio schifo. Stiamo giocando con la superficialità di chi vive ancora sugli allori del 2006. Il brutto è che lo sanno anche loro".

Lucia: "Nazionale terrificante. Totti e Cassano a casa? Come pretendiamo di vincere? Lippi non ci ha capito niente, qualcuno più cattivo in campo serviva. Dovrebbero diventare rossi per la loro incapacità". Sergio: "Basta illuderci di vivere sulle sconfitte degli altri. Lippi, la tua era è finita. Il maiale campa una volta sola".

Riusciranno i nostri "eroi" a ribaltare queste opinioni negative? E poi... tutti sul carro del vincitore.
Enzo Amato

Un anno fa moriva Michael Jackson

A una anno esatto dalla morte di Michael Jackson, il 25 giugno 2009, il cimitero di Glendale, vicino a Los Angeles, nel sud della California, si prepara adessere invaso da migliaia di fan dell'ex re del pop, ma non è chiaro se il mausoleo che ne custodisce le spoglie sarà accessibile per la prima volta al pubblico.

Centinaia e centinaia di fan sono attesi anche nei pressi di Neverland, il ranch del cantante nella California Centrale, dove però nulla di particolare è stato organizzato, almeno fino ad oggi.

Secondo il tam tam dei siti di gossip americani, i tre figli di Jackson Prince, Paris a Blanket, non si troveranno però nei dintorni: saranno con la nonna Katherine Jackson a Gary, la città natale di Jacko. Anche a New York, una città che ha sempre amato Michael, sono previste una serie di commemorazioni.

La più simbolica si svolgerà il 29 giugno al mitico Apollo Theater di Harlem, a Manhattan, dove Jacko fece i primi passi con i Jackson Five. E' una rappresentazione dello show "Ultimate Thriller Tour". Tutte le tv americane, infine, hanno in programma una seriedi trasmissioni specialmente dedicate a Jackson: spicca in particolare il documentario che la tv manderà in onda venerdì, "Gone too Soon" (scomparso troppo presto).