Dieci "bufale" sul sesso. Tanti falsi miti da sfatare.
Di sesso sembra che siano tutti degli esperti, a parole, ma quando poi si tratta di fare sul serio… Pertanto succede che le leggende metropolitane, alimentate da una reale scarsa informazione, dilaghino e i miti folleggino.
Dieci di questi però sono stati recentemente sfatati da un esperto di sessualità. Perlomeno, per quanto lui ritiene sia realmente così.
Ecco quindi che il dottor Barry Buffman, direttore del Los Angeles Boston Medical Group, ha redatto una classifica che comprende i 10 più popolari miti sul sesso che la fanno da padrone tra gli uomini e riportata da askmen.com.
Il primo mito: una donna non può rimanere incinta con il coito interrotto prima dell’eiaculazione.
Il dottor Buffman spiega invece che l’uomo non solo non è sempre in grado di controllare l’eiaculazione, ma che durante il rapporto esce quasi sempre un po’ di fluido che, ahimè, contiene comunque degli spermatozoi che possono avere la disgraziata idea di andare a salutare l’ovulo che, guarda caso, era proprio lì che li aspettava…
Il secondo mito, sempre secondo Buffman, è che pensare a qualcun altro mentre si fa del sesso sia cosa brutta.
In realtà, a detta del medico, la maggioranza delle sensazioni sessuali partono dal cervello e non dal corpo, almeno all’inizio. Ed ecco che la mente può effettivamente vagare. Se questo però non influisce sul vostro rapporto di coppia ma può favorire una prestazione migliore, non c’è nulla di male… basta non farlo sapere al partner geloso.
Il terzo mito: l’eiaculazione precoce colpisce solo i giovani e gli inesperti.
Buffman ritiene invece che questo disturbo colpisca indistintamente sia giovani che persone adulte e che influisca per il 30% delle persone che possono esserne oggetto, a volte, durante la loro vita sessuale.
Spesso, l'eiaculazione precoce negli uomini di 30 anni di età o più è un co-sintomo della disfunzione erettile o di stanchezza; o condizionata da disturbi cardiovascolari, depressione, ansia, o sintomi neurologici.
Il quarto mito: il sesso orale sia più sicuro che quello vaginale.
Buffman ricorda che sull’onda del mito “Clinton” si è diffusa l’idea che il sesso orale fosse una pratica veloce, facile e sicura. Tuttavia, il rischio di trasmettere e contrarre malattie sessuali è più che mai reale. Lo scambio di fluidi può far sì che attraverso la gola o piccoli tagli e ferite possa trasmettere eventuali patologie, anche serie. Non fatevi quindi prendere per la gola…
Il quinto mito: esistono realmente alimenti afrodisiaci.
Secondo Buffman, no. Mentre alimenti come cioccolato, ostriche e altri possono farci credere di essere sessualmente eccitati, non vi è alcuna evidenza scientifica che funzionino in tal senso. Domanda: ma dobbiamo per forza essere “scientifici” anche in certe situazioni?
Il sesto mito: le dimensioni contano…
A detta di Buffman chiunque abbia avuto esperienze sessuali sa che il vero entusiasmo supera qualsiasi idea legata alle dimensioni. Un mito collegato a questo è che la dimensione delle mani o dei piedi sia connessa alle dimensioni del membro maschile, ma non ha nulla a che fare. Scarpe grosse, cervello fino… e basta.
Il settimo mito: se tutti gli altri approcci falliscono, allora il viagra o altri simil-farmaci possono trattare la disfunzione erettile.
I farmaci per via orale sono soltanto una soluzione temporanea a un problema che può avere altre cause cliniche di base e che dovrebbero essere affrontate da un medico qualificato. Inoltre, molti uomini con diverse condizioni di salute, tra cui ipertensione e diabete, non possono assumere questi farmaci a causa dei gravi effetti collaterali o interazioni con altri medicinali.
L'ottavo mito: dopo una certa età il sesso non interessa più o non è più importante.
Buffman ritiene che il sesso sia un aspetto importante della salute fisica ed emotiva e di benessere per gli adulti di tutte le età, anche per quelli più anziani. Mentre alcuni ritengono che una diminuzione della libido sia una parte naturale dell’invecchiamento, una perdita di desiderio sessuale può essere correlata a una serie di altri fattori tra cui carenze ormonali, depressione, disturbi d'ansia, effetti collaterali di farmaci; cambiamenti in una relazione, difficoltà di comunicazione o la perdita di un coniuge o del partner.
Il nono mito: gli uomini hanno maggiori stimoli sessuali che non le donne.
Secondo il dr. Buffman anche se molti uomini vorrebbero far credere che sono pronti al sesso 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana; la verità è che anche loro hanno esperienza di fluttuazioni giornaliere della libido, così come le donne. La disponibilità di un uomo nel fare sesso può essere influenzata da molti degli stessi fattori che influenzano il livello del desiderio di una donna, tra cui la dieta, il sonno, la salute, lo stress, le condizioni mediche, la fiducia in se stessi, e una disarmonia nel rapporto.
Il decimo mito: il grande sesso avviene naturalmente, senza alcuno sforzo, un po' come nei film.
Ma, ricorda Buffman, il corpo umano non viene fornito con un manuale di istruzioni. I "trucchi del mestiere" che tanto piacevano all’ex, non sempre si traducono in successo con il/la nuova partner. Prima è importante dialogare e conoscersi per scoprire cosa e come piace a ognuno e poi adeguarsi alla nuova situazione. Può essere strano pensare di dover parlare prima ma, ricorda lo specialista, se sai come farlo non puoi che fare bene.
Basta non pensare ai 10 miti prima del rapporto…
Di sesso sembra che siano tutti degli esperti, a parole, ma quando poi si tratta di fare sul serio… Pertanto succede che le leggende metropolitane, alimentate da una reale scarsa informazione, dilaghino e i miti folleggino.
Dieci di questi però sono stati recentemente sfatati da un esperto di sessualità. Perlomeno, per quanto lui ritiene sia realmente così.
Ecco quindi che il dottor Barry Buffman, direttore del Los Angeles Boston Medical Group, ha redatto una classifica che comprende i 10 più popolari miti sul sesso che la fanno da padrone tra gli uomini e riportata da askmen.com.
Il primo mito: una donna non può rimanere incinta con il coito interrotto prima dell’eiaculazione.
Il dottor Buffman spiega invece che l’uomo non solo non è sempre in grado di controllare l’eiaculazione, ma che durante il rapporto esce quasi sempre un po’ di fluido che, ahimè, contiene comunque degli spermatozoi che possono avere la disgraziata idea di andare a salutare l’ovulo che, guarda caso, era proprio lì che li aspettava…
Il secondo mito, sempre secondo Buffman, è che pensare a qualcun altro mentre si fa del sesso sia cosa brutta.
In realtà, a detta del medico, la maggioranza delle sensazioni sessuali partono dal cervello e non dal corpo, almeno all’inizio. Ed ecco che la mente può effettivamente vagare. Se questo però non influisce sul vostro rapporto di coppia ma può favorire una prestazione migliore, non c’è nulla di male… basta non farlo sapere al partner geloso.
Il terzo mito: l’eiaculazione precoce colpisce solo i giovani e gli inesperti.
Buffman ritiene invece che questo disturbo colpisca indistintamente sia giovani che persone adulte e che influisca per il 30% delle persone che possono esserne oggetto, a volte, durante la loro vita sessuale.
Spesso, l'eiaculazione precoce negli uomini di 30 anni di età o più è un co-sintomo della disfunzione erettile o di stanchezza; o condizionata da disturbi cardiovascolari, depressione, ansia, o sintomi neurologici.
Il quarto mito: il sesso orale sia più sicuro che quello vaginale.
Buffman ricorda che sull’onda del mito “Clinton” si è diffusa l’idea che il sesso orale fosse una pratica veloce, facile e sicura. Tuttavia, il rischio di trasmettere e contrarre malattie sessuali è più che mai reale. Lo scambio di fluidi può far sì che attraverso la gola o piccoli tagli e ferite possa trasmettere eventuali patologie, anche serie. Non fatevi quindi prendere per la gola…
Il quinto mito: esistono realmente alimenti afrodisiaci.
Secondo Buffman, no. Mentre alimenti come cioccolato, ostriche e altri possono farci credere di essere sessualmente eccitati, non vi è alcuna evidenza scientifica che funzionino in tal senso. Domanda: ma dobbiamo per forza essere “scientifici” anche in certe situazioni?
Il sesto mito: le dimensioni contano…
A detta di Buffman chiunque abbia avuto esperienze sessuali sa che il vero entusiasmo supera qualsiasi idea legata alle dimensioni. Un mito collegato a questo è che la dimensione delle mani o dei piedi sia connessa alle dimensioni del membro maschile, ma non ha nulla a che fare. Scarpe grosse, cervello fino… e basta.
Il settimo mito: se tutti gli altri approcci falliscono, allora il viagra o altri simil-farmaci possono trattare la disfunzione erettile.
I farmaci per via orale sono soltanto una soluzione temporanea a un problema che può avere altre cause cliniche di base e che dovrebbero essere affrontate da un medico qualificato. Inoltre, molti uomini con diverse condizioni di salute, tra cui ipertensione e diabete, non possono assumere questi farmaci a causa dei gravi effetti collaterali o interazioni con altri medicinali.
L'ottavo mito: dopo una certa età il sesso non interessa più o non è più importante.
Buffman ritiene che il sesso sia un aspetto importante della salute fisica ed emotiva e di benessere per gli adulti di tutte le età, anche per quelli più anziani. Mentre alcuni ritengono che una diminuzione della libido sia una parte naturale dell’invecchiamento, una perdita di desiderio sessuale può essere correlata a una serie di altri fattori tra cui carenze ormonali, depressione, disturbi d'ansia, effetti collaterali di farmaci; cambiamenti in una relazione, difficoltà di comunicazione o la perdita di un coniuge o del partner.
Il nono mito: gli uomini hanno maggiori stimoli sessuali che non le donne.
Secondo il dr. Buffman anche se molti uomini vorrebbero far credere che sono pronti al sesso 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana; la verità è che anche loro hanno esperienza di fluttuazioni giornaliere della libido, così come le donne. La disponibilità di un uomo nel fare sesso può essere influenzata da molti degli stessi fattori che influenzano il livello del desiderio di una donna, tra cui la dieta, il sonno, la salute, lo stress, le condizioni mediche, la fiducia in se stessi, e una disarmonia nel rapporto.
Il decimo mito: il grande sesso avviene naturalmente, senza alcuno sforzo, un po' come nei film.
Ma, ricorda Buffman, il corpo umano non viene fornito con un manuale di istruzioni. I "trucchi del mestiere" che tanto piacevano all’ex, non sempre si traducono in successo con il/la nuova partner. Prima è importante dialogare e conoscersi per scoprire cosa e come piace a ognuno e poi adeguarsi alla nuova situazione. Può essere strano pensare di dover parlare prima ma, ricorda lo specialista, se sai come farlo non puoi che fare bene.
Basta non pensare ai 10 miti prima del rapporto…
Luigi Mondo & Stefania Del Principe
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