Rabbia e dolore per la fucilazione di Ronnie Lee Gardner. Fucilato in Usa, ecco la sedia dell'esecuzione.
Ha scelto di morire per fucilazione. Quattro proiettili nel cuore, aveva 49 anni. Una modalità che sembra d'altri tempi e che il condannato aveva scelto il 23 aprile.
Dopo aver passato 25 anni nel braccio della morte Ronnie Lee Gardner, 49 anni, ha deciso di essere fucilato, crollando sotto i colpi di un plotone d'esecuzione nel carcere di Salt Lake City (Utah).
Lo Utah ha abolito le esecuzioni per fucilazione nel 2004 ma coloro che erano già stati condannati in quella data hanno conservato il diritto di scegliere come lasciare questo mondo, se con il plotone o con l'iniezione letale.
La fucilazione, ormai rarissima, segue un preciso rituale. Il condannato viene legato a una sedia. Cinque volontari, rappresentanti delle forze dell'ordine, si sistemano a otto metri da lui armati di fucili Winchester caricati con una cartuccia calibro 30: solo uno ha l'arma caricata a salve.
Un obiettivo in tessuto bianco viene appuntato all'altezza del cuore del detenuto, un recipiente è posto ai suoi piedi per raccogliere il sangue. Dopo avere pronunciato le ultime parole, la testa viene coperta con un cappuccio e i boia fanno fuoco, senza sapere chi tra loro causerà la sua morte. Nel caso di Gardner sono stati tutti e quattro. I testimoni presenti non possono vedere il viso dei cecchini.
Ha scelto di morire per fucilazione. Quattro proiettili nel cuore, aveva 49 anni. Una modalità che sembra d'altri tempi e che il condannato aveva scelto il 23 aprile.
Dopo aver passato 25 anni nel braccio della morte Ronnie Lee Gardner, 49 anni, ha deciso di essere fucilato, crollando sotto i colpi di un plotone d'esecuzione nel carcere di Salt Lake City (Utah).
Lo Utah ha abolito le esecuzioni per fucilazione nel 2004 ma coloro che erano già stati condannati in quella data hanno conservato il diritto di scegliere come lasciare questo mondo, se con il plotone o con l'iniezione letale.
La fucilazione, ormai rarissima, segue un preciso rituale. Il condannato viene legato a una sedia. Cinque volontari, rappresentanti delle forze dell'ordine, si sistemano a otto metri da lui armati di fucili Winchester caricati con una cartuccia calibro 30: solo uno ha l'arma caricata a salve.
Un obiettivo in tessuto bianco viene appuntato all'altezza del cuore del detenuto, un recipiente è posto ai suoi piedi per raccogliere il sangue. Dopo avere pronunciato le ultime parole, la testa viene coperta con un cappuccio e i boia fanno fuoco, senza sapere chi tra loro causerà la sua morte. Nel caso di Gardner sono stati tutti e quattro. I testimoni presenti non possono vedere il viso dei cecchini.
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