22 gennaio 2010: il giorno che mi si è spezzato il cuore
E' ora di cominciare a raccontare ua storia. Una storia vera: la mia. E' ora di buttare la maschera e di condividere con voi non solo la voglia di lottare ma anche il dolore e la sofferenza per un'ingiustizia troppo grande da sopportare, una croce che indosso ogni giorno nella speranza che la verità venga alla luce e chi è responsabile sia punito.
La storia è lunga e difficile e dovrete avere pazienza.
Il 22 Gennaio 2010 la mia vita si è fermata, almeno dentro il mio cuore, e, al di là di come andrà a finire, non sarà più la stessa perchè certi dolori sono incancellabili e solo chi li ha provati sa cosa vuol dire.
Il 22 Gennaio 2010 mi sono stati portati via due dei miei 4 figli.
Uno lo vedete dietro i tulipani in una foto del 2007... E' nato perchè io l'ho voluto, contro tutto e tutti e qualcuno che voleva colpirmi al cuore, perchè aveva paura di quello che potessi raccontare sulla disonestà di certe mele marce, ha approfittato di un grande equivoco per distruggere la mia vita. Ebbene io sono qui, lotterò giorno dopo giorno senza fermarmi mai finchè non sarà fatta chiarezza.
Si parla tanto di Giustizia e di Bavagli, sarò giorno per giorno con voi, proprio senza Bavagli, qui, a cercare di ricostruire i pezzi di un grande folle puzzle che mi ha fatto scoprire l'orrore in cui precipitano ogni giorno migliaia di genitori e bambini in Italia.
Se dovesse succedere qualcosa a me, mio marito Gabriele o i miei piccoli, sappiate che ho indicato i responsabili in una lettera sigillata.
Una grande persona ha detto "Chi non ha paura, muore una sola volta".
Io so di dire la verità e nessuno mi potrà fermare, nessuno potrà costringermi a mentire, nessuno potrà cercare, diffondendo falsità e bugie, di coprirmi di fango o chiudermi la bocca.
Sono perfettamente in grado di intendere e di volere e voglio condividere con voi, i miei amici, una storia di ordinario orrore e cattiveria, una storia dove c'è anche amore e la forza che l'amore ha con se, quella forza che non ti fa arrendere mai e ti fa scegliere di seguire il tuo cuore.
E' ora di cominciare a raccontare ua storia. Una storia vera: la mia. E' ora di buttare la maschera e di condividere con voi non solo la voglia di lottare ma anche il dolore e la sofferenza per un'ingiustizia troppo grande da sopportare, una croce che indosso ogni giorno nella speranza che la verità venga alla luce e chi è responsabile sia punito.
La storia è lunga e difficile e dovrete avere pazienza.
Il 22 Gennaio 2010 la mia vita si è fermata, almeno dentro il mio cuore, e, al di là di come andrà a finire, non sarà più la stessa perchè certi dolori sono incancellabili e solo chi li ha provati sa cosa vuol dire.
Il 22 Gennaio 2010 mi sono stati portati via due dei miei 4 figli.
Uno lo vedete dietro i tulipani in una foto del 2007... E' nato perchè io l'ho voluto, contro tutto e tutti e qualcuno che voleva colpirmi al cuore, perchè aveva paura di quello che potessi raccontare sulla disonestà di certe mele marce, ha approfittato di un grande equivoco per distruggere la mia vita. Ebbene io sono qui, lotterò giorno dopo giorno senza fermarmi mai finchè non sarà fatta chiarezza.
Si parla tanto di Giustizia e di Bavagli, sarò giorno per giorno con voi, proprio senza Bavagli, qui, a cercare di ricostruire i pezzi di un grande folle puzzle che mi ha fatto scoprire l'orrore in cui precipitano ogni giorno migliaia di genitori e bambini in Italia.
Se dovesse succedere qualcosa a me, mio marito Gabriele o i miei piccoli, sappiate che ho indicato i responsabili in una lettera sigillata.
Una grande persona ha detto "Chi non ha paura, muore una sola volta".
Io so di dire la verità e nessuno mi potrà fermare, nessuno potrà costringermi a mentire, nessuno potrà cercare, diffondendo falsità e bugie, di coprirmi di fango o chiudermi la bocca.
Sono perfettamente in grado di intendere e di volere e voglio condividere con voi, i miei amici, una storia di ordinario orrore e cattiveria, una storia dove c'è anche amore e la forza che l'amore ha con se, quella forza che non ti fa arrendere mai e ti fa scegliere di seguire il tuo cuore.
Vi voglio bene, Francesca Pipitone
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