lunedì 23 febbraio 2009

CALA IL SIPARIO

DALLA NOBILTA' ALLA MISERIA
Per quattro serate sembrava un Festival diverso, migliore, nuovo. Che puntasse anche al livello decente della canzone italiana. Invece ai primi tre posti arrivano: il televisivo carta, il cretino e furbo Povia e il neo melodico Sal Da Vinci. Vince fortunatamente il meno peggio (e io l'avevo anche previsto). Ma si è passati dalla pergamena alla carta igienica.

ALLA FANTOZZI
Purtroppo la canzone di Povia è stata censurata nell'ultima parte. Dopo il ritornello "Luca era gay, adesso sta con lei...", finiva con "Lei si chiama... Ugo".

ANCORA POVIA
Di Cioccio, della PFM, ha detto che quella di Povia non è una canzone, ma un articolo di giornale. Io dico che è una lettera ad una astrologa, o forse la sua risposta.

HA VINTO ARISA
Ve lo avevo anche scritto. Pezzo molto orecchiabile, garbato, dal distinto sapore retrò e ruffiano quanto basta. A me ricorda il personaggio della Marchesini con la "cofana". Anche per come parla, è uguale! Un personaggio abbastanza genuino, e che si stacca dai troppi giovani-vecchi che ci circondano. Somiglia a Harry Potter? No, è la nuova Forrest Gump, con la gonnella.

UN PO' DI TRAPANI A SANREMO
Arisa è fidanzata con un ragazzo (Anastasi) di Campobello di Mazara (autore del brano), mentre uno degli altri due autori è di Castelvetrano (Mangiaracina). Ciuri ciuri...

PATTY, LA MAYA
La Pravo ha stonato per tre sere ma la sua resta la migliore canzone del Festival. Nel disco si può ascoltare. Nella sua esibizione c'erano tre alternative per noi utenti: 1) sentirla stonare. 2) Vedere le sue tette in bella vista. 3) Guardarla negli occhi. Lei è mistica, mentre canta sembra che stia lanciando delle rare "maledizioni maya". Paura!!!

ALL'ALBA NON HA VINTO
Francesco Renga e alla sua personale rivisitazione del Nessun Dorma. Una voce incredibile, raggiunge certe note con una facilità disarmante. Se arrivava tra i primi tre sarebbe una bella soddisfazione, per lui. Ma è un illuso.

AL BANO SI SFORZA
La sua lagna stava diventando relativamente orecchiabile, ma è l'abitudine. Ma senza tanta nostalgia canaglia. La soddisfazione, però, di vedere il suo viso rosso per lo sforzo non ha avuto prezzo.

A CHI?
Fausto Leali non ha portato innovazioni in questo Festival, ma è stato mediamente apprezzato, al punto di arrivare fino alla finale di sabato. Ora fuori dalle balle, per sempre. Grazie.

MEGLIO LA BRUNETTA
Pupo, Belli e Ndour, che trio! Invece di essere eliminati la prima sera sono arrivati in finale, mi pare giusto. Potevano farli anche vincere. In poche sere mi hanno fatto riabilitare i Ricchi e Poveri. Assolutamente ultimi. Sarà perchè li odio...

PARTORI-RAI
Bonolis telefona alla Clerici, che ha partorito la mattina di sabato. Ha avuto anche la malaugurata idea di rovinare l'atmosfera rivelando subito il nome, Mael. Ho anche pensato: "ma è un disturbo della mia tv o si chiama proprio così?". Comunque, Bonolis l'avrebbe tanto voluta sul palco a Mael. Anche noi. Che rabbia. Con un cesario l'avrebbero potuto fare nascere lunedì scorso...

CHE RAZZA DI NOME
Molti mi hanno chiesto qual'è il vero nome di Sal Da Vinci. Io mi sono informato per voi con un amico di Napoli: "E' il suo vero nome completo. Sal è diminutivo di Salvatore. Sal è figlio di Mario Da Vinci, cantante napoletano degli anni '70. A Napoli è famosissimo e ha fatto parte del cast fisso del musical "Scugnizzi". Suona, che fa la differenza". Aggiungo io: "A questi livelli infimi non fa poi molta differenza. Puoi anche essere un virtuoso e un poli-strumentista, ma se poi usi la tua tecnica per cantare porcherie del genere...".

SANREMO WEB
Doveva essere la novità del Festival, primo premio dato ad artisti che si "esibiscono" sul web. Ha vinto Ania. Scende le scale, è alta un metro e ha la faccia di una cinquantenne con la scabbia, ma suppongo sia più giovane di ciò che dimostra. La sua canzone, "Buongiorno gente", è sconvolgentemente brutta. Questi sì che sono investimenti degni di questo nome.

PUBBLICO DELL'ARISTON
Nel finale Bonolis chiede l'applausometro dei tre finalisti ed è una caciara indistinta. In effetti il livello si è ridotto a quello di una sagra paesana. Del resto quel sabato mancava la Corrida.

MEDIARAI
Mi limito a registrare la coincidenza: la prima volta nella quale il Tg5 ha parlato del Festival di Sanremo è stata domenica 22. Per segnalare che il vincitore è la star di una nota trasmissione, che guarda il caso, è curata da Maria De Filippi e va in onda su Canale 5. Ma cosa vado a pensare! E' solo una fortunata coincidenza.

UN PO' DI ALLENAMENTO
E' diventata biondissima, balla come se fosse da Milly Carlucci. Alexia si gira e si vede un culo che "fa provincia". Meno Nutella e più palestra. "Dimmi come posso fare per... scalare il mio ano".

INTUITO UN MESE FA
La De Filippi ospite da Bonolis alla finale. Che caso! E vince l'ultimo trionfatore di "Amici", sardo. In una settimana elezioni e Festival: la Sardegna c'è. Occhio che questo è anche un passaggio di consegna per il prossimo anno.

MASINI ARRABBIATO?
Penso una cosa, forse banale. E se la canzone di Marco Masini fosse stata scritta e cantata da Francesco De Gregori? Tutti a dire "Bravissimo, solo lui descrive l'Italia in questo modo reale". Solo in Italia si fanno polemiche assurde sulle canzonette.

ARCI-PICCHIA
Grillini invece di parlare a vanvera si mettesse dieci petardi nel sedere ed accendesse la miccia di tutti e dieci contemporaneamente... Così dopo tanto tempo, scopre un piacere diverso. Io se fossi gay mi vergognerei di un uomo così. Questo occhialuto noi cittadini lo abbiamo anche pagato come politico. Fateci fare amicizia con Luca.

MODI DI DIRE NUOVI
Da ora in poi il famoso detto "Piove, Governo ladro" cambia in "Povia, Governo ladro". O Governo lardo! Una rivisitazione della canzone "Luca era gay", i bambini non ascoltino:
http://www.youtube.com/watch?v=KSKGUaHYcV8&feature=related

FINITO SANREMO
E' finito. E con esso tutte le polemiche che non fanno altro che alimentare questa settimana di caciara, in cui si parla di tutto e di niente. Sanremo ho capito che non è altro come il Natale e Ferragosto, fa parte del normale corso degli eventi a cui un po' ti dispiace rinunciare. Perchè ci sei affezionato, fa parte dei tuoi ricordi fin da quando eri piccolo e lo guardavi seduto sulle gambe di tua madre, e poi perchè rappresenta l'Italia e il suo felice naufragare: tra i fiori, il gossip e le canzoni. Ed è un bene che difetti e pregi vengano messi ben in mostra in una settimana.

ENZO AMATO

Nessun commento:

Posta un commento