giovedì 29 gennaio 2009

"Aiutatemi, sugnu tuttu cacato" (Enzo)

Mi ha scritto l'onorevole Camillo Oddo:


Mai come in questo caso la forma è sostanza. Ho sempre avuto rispetto delle idee altrui, anche le più lontane dal mio animus politico e culturale.

Ho sempre dedicato attenzione soprattutto a chi ha un’idea diversa dalla mia. Il confronto fa crescere. Aiuta ad essere più consapevoli di se stessi. Ma la nota di Enzo Amato è soltanto spazzatura. Oppongo un rifiuto morale e culturale nei confronti di chi utilizza i mezzi d’informazione per denigrare ed irridere. E’ una vecchia tecnica che pensavo fosse stata archiviata. Un vezzo antico di chi ha poco da dire e non trova altro che attaccare qualcuno che lo conosce bene.

Ricevo un invito – che rimando al mittente – a dimettermi, a lasciare la politica. E’ una richiesta oltraggiosa ed elitaria: a quali vent’anni si riferisce, di cosa parla? Una cosa è sicura, tutto ciò dimostra scarso senso della democrazia ed una linea di pensiero autoritaria e razzista. Mi dispiace per Amato, ma il sottoscritto è stato eletto democraticamente, lo ricordi anche ai suoi eventuali dante causa, si è presentato agli elettori ed ha chiesto il consenso necessario per rappresentarli in una sede autorevole e prestigiosa che per ben precise scelte politiche in atto è la Vice Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. La mia legittimazione politica è costruita dal basso ed è monitorata dagli elettori.

Lo sproloquio di Amato è solo frutto della sua fervida fantasia che rimane ingabbiata in un processo di ambigua e sottile invidia che si trasforma in attacco personale sconsiderato e poco educato. La mia storia politica e personale è conosciuta, può essere esaminata in ogni suo singolo aspetto. Ho sempre cercato e voluto la trasparenza di atti e di pensiero. Non mi sono mai rifugiato dietro una tastiera di computer per scaricare addosso agli altri le mie incapacità.

Esigo rispetto dal signor Amato non in quanto Camillo Oddo. Sul piano personale non ho nulla da spartire con lui e non intendo aprire canali di dialogo. Non sono interessato a ciò che dice e fa. Altra cosa è la dimensione politica ed istituzionale. Deve avere rispetto di chi mi ha votato, rispetto delle mie idee come rappresentante del popolo siciliano. Questa è democrazia.

Comprendo che per il “reazionario” Amato possa trattarsi di un termine sconosciuto o inviso. Non ho mai esercitato alcuna egemonia. Di conseguenza neanche nella città di Marsala, che ha sempre avuto un gruppo dirigente capace ed autonomo. Ho soltanto dato il mio contributo nel rispetto dei ruoli che ho ricoperto. Non ho mai imposto ma condiviso e discusso scelte e decisioni. E’ dunque falso e maldestro presentarmi come un satrapo politico che tutto fa e tutto impone.

Mi auguro che il nuovo centrosinistra si renda conto dei danni che producono gente come Amato. Spesso ci chiediamo perché perdiamo le elezioni? Perché non siamo capaci di aggregare? Perché non veniamo considerati come grandi innovatori? Amato può essere preso a simbolo di questa nostre incapacità. Ha tutti i difetti di una certa sinistra che speriamo di superare al più presto.

E’ infatti settario, incoerente, antidemocratico e supponente.
Trapani lì 29 Gennaio 2009
On. Camillo Oddo

Il politico ferisce, il cittadino patisce

"...l'ho vista con le mie mani"


Questa settimana voglio alleggerire la vostra lettura con qualcosa di divertente. L'idea mi è venuta qualche giorno fa, quando un noto politico marsalese, parlando con me, mi ha detto: "Avevo trovato finalmente una casa ottima, c'era addirittura il parquet in marmo...".

Quante altre volte ho sentito, dalla bocca dei politici (locali e non) frasi scombussolate, ridicole e grottesche.

Basta seguire un semplice Consiglio Comunale nostrano.

Ho fatto una ricerca sul web ed ho recuperato molte frasi che i politici hanno pronunciato nelle interviste, nei consigli delle varie amministrazioni locali, provinciali e regionali.

* Signor assessore, le posso dire una piccola parentesi?

* Lo sapevo, sono stato sottinteso

* Su questo fatto, stendiamo un velo peloso

* Ormai la patata è fatta

* Mi pare che in quest'aula ci sia un po' di amaretta

* Scusate colleghi, mi ero un po' astratto

* Il collega deputato ha ricominciato il digiuno della fame

* Sarò breve perché oggi c'è un caldo polare

* Prima aspettiamo lo sfoglio delle schede

* Signori colleghi oggi non ci sono per tutti

* Signor sindaco, questo è un altro paio di mano

* Ho l'impressione che stiamo facendo un monologo a due

* Bisogna dire che le tre proposte sono ambetrè belle!

* Come avrò modo di dire poc'anzi...

* Dobbiamo evitare che le macchine venghino e vangano

* Se possibile vorrei parlare un attimo in silenzio

* Qui si gira attorno al problema e non si arriva mai all'uovo sodo

* Arriviamo subito alla questione del nocciolo...

* Vi avverto, non cercate di prendermi sottobanca!

* Siamo finiti nelle sabbie morbide

* Secondo me ci stiamo dando la zappa sulle mani

* Se parlo sollevo un vespasiano

* Questo è l'esempio rampante che avevo ragione io

* Ormai siamo in rotta di collusione

* Si lucifera che io voglio dimettermi, non è vero

* Io ho ragione al 99 virgola per cento

* Vincerete voi? Ho dei forti dubiti

* Un ringraziamento a tutti gli autoritari presenti

* Finalmente la conosco. Finora ci eravamo visti solo per telefono

* E sappiate che chi non è con me è fuori di me

* Mi è venuta un'idea malsana...

* Finiamola con questo scaricabarilla

* A buon intenditor intenditore intende...

* Cosa si ventola oggi?

* Adesso basta, siamo arrivati a saturazione

* Abbiamo sospeso il Consiglio perché un consigliere ha avuto un malumore

* La piazza era granita di gente

* La sua pedina morale è pulita!

* Gli schiamazzi sono talmente forti da potersi definire notturni

* E' normale che ci siano quotidianamente 4 persone che bevono vino a tutta birra?

* La situazione è al valium delle autorità

* Qui si parla dell'impresa di calce a spruzzo!

* Rida consigliere, rida... ma si ricordi chi arriva ultimo...

* Non voglio diventare un capo respiratorio

* Non mi costringa a metterle le spalle alla gola

* Lei sta travasando completamente quello che ho detto

* Lei ha votato 'no', l'ho vista con le mie mani"

* Bisognerebbe fare una ripetizione al sindaco (petizione)

martedì 20 gennaio 2009

L'imbuto che strozza Marsala: Oddo...lore

Ho il bisogno di lanciare una mia considerazione, che viene direttamente dal mio cuore pulsante ed energico: Marsala, la nostra Marsala, ha bisogno di una nuova "aria", di un'ancora di salvezza, di un salvagente.

S
erve lo spirito dei giorni della prima elezione diretta del sindaco, della passione che c'era per la Politica che stava insomma cambiando le cose, della speranza (finalmente) di vedere il nostro Comune accessibile a tutti.

Dal basso, si deve lavorare dal basso.

Perché la distanza tra la politica e i cittadini, qui a Marsala, è più marcata che altrove. Mancano tantissimi mesi alle elezioni amministrative, bisogna però che ci prendiamo un impegno consapevole con noi stessi: dobbiamo costruire la coscienza civile per la rinascita futura della nostra città. Ma la smossa, lo scatto, deve venire dai noi cittadini stanchi e manchevoli di valori primari di cui siamo stati privati continuativamente, i diritti sotto tutte le forme: il lavoro, la salute e la serenità del nostro essere felici e liberi.

C'è un altro modo per essere "marsalesi": lavorare per una Marsala differente. E il tassello, annesso a tutto questo, deve partire fin da adesso. Dobbiamo farci sentire, siamo tutti stanchi dei politici di professione.

Vogliamo politici e amministratori che parlino dei problemi di tutti i giorni, di territorio, di legalità, delle cose da fare, del futuro. Siamo stanchi di vedere sempre le stesse facce, a Destra e a Sinistra. Marsala è allo sbando, la Provincia e la Regione si collocano agli ultimi posti di tutte le classifiche del "vivere bene".

E ci tocca sentire all'onorevole Camillo Oddo che fa la ramanzina a un giovane e valente Consigliere comunale maltrattato. Caro onorevole, ritorni a fare quello che faceva prima, non abbiamo bisogno di lei, glielo dico con tutto il cuore: un suo passo indietro rappresenterebbe una liberazione per tutta la provincia. Ha fatto diversi danni con il suo operato, perchè il "non fare niente" è fare danno. E non ci venga a dire che è stato sempre all'opposizione. Obama era un semplice senatore statunitense, si è fatto valere, ha dimostrato di saper contrastare, opporsi, replicare e criticare il governo Bush. Lei a distanza di venti anni, adesso si presenta come il presente e il futuro del neo Partito Democratico.

Ma lei sa che la sua carriera politica arrogante e presuntuosa (oltre che sterile) ha fatto si che a Marsala e in provincia la Sinistra e le forze democratiche, tutte, scomparissero? Lei se lo ha mai chiesto il perchè? E' facile parlare sempre e solo di mafia e corruzione, troppo semplice. Sono migliaia quelli che hanno subìto aggressioni morali come quella patita da Enzo Sturiano, migliaia di persone che non credono più ai valori di una politica lontana dalla realtà, lontana dalla gente comune che lavora e suda per comprarsi non il fuoristrada ma il pane. Invito, inoltre, il consigliere Agostino Licari (neo segretario del PD) a lasciare l'incarico. E' un consiglio.

Dedichi il proprio tempo a fare il consigliere comunale di un partito che sta scomparendo, lotti contro l'amministrazione per le cose che non vanno, collabori con il sindaco per le cose da fare per il bene della città, distanzi da Marsala i dirigenti provinciali, ceda il suo incarico attuale a una giovane presenza, meglio se di sesso femminile. Contribuisca ad escludere le persone che hanno già dato, quelle esauste, stanche, inopportune.

Il nostro futuro deve partire oggi, anni prima delle prossime consultazioni elettorali. L'ultimo treno si può ancora prendere...
Enzo Amato

lunedì 19 gennaio 2009

"Servizio Completo": rappresentazione dei Nuovi Orizzonti


A Campobello di Mazara, sabato 10 gennaio.

Un 2008 pieno di grandi successi e di tantissime rappresentazioni teatrali in provincia. Grande consenso e risate con la commedia brillante "Servizio completo".

I "Nuovi Orizzonti", di S. Padre delle Perriere (Marsala), continuano il tour anche in questo inizio 2009 , la prima rappresentazione, di grande rilevanza, sarà sabato 10 gennaio alle ore 21, presso l'Istituto Tecnico Statale per Geometri "V. Accardi" a Campobello di Mazara (Via G. Marconi). La serata è organizzata dall'Amministrazione Comunale.

La commedia comico-brillante "Servizio Completo" ha entusiasmato il pubblico in tutte le rappresentazioni che l'associazione marsalese ha portato nelle piazze della provincia.

"Il 2007 è stato caratterizzato dal grandissimo successo di "Parrinu pi vocazione", una commedia replicata decine di volte. Mai ci saremmo aspettati un 2008 altrettanto importante, con una commedia totalmente diversa. La gente ha bisogno di divertirsi e in questa commedia c'è tanto da ridere. Ecco perchè ancora oggi, nel 2009, replichiamo con piacere ed entusiasmo questo nostro lavoro. Del resto tutti i protagonisti sono artefici di una splendente e coinvolgente recitazione, e questo gli spettatori lo vedono benissimo.

La primavera ci servirà, invece, per iniziare un nuovo lavoro teatrale, e stavolta sarà ancora più difficile la scelta della commedia.

Sicuramente ci saranno delle novità e questo ci aiuterà ad avere nuovi stimoli, per non deludere i nostri "fans" che ci seguono e aspettano i nostri nuovi progetti teatrali". Enzo Amato (regista)

Protagonisti nella recitazione: Enzo Amato, Giuseppina Giacalone, Nicola Anastasi, Donatella Montalbano, Nicola Di Girolamo, Simone Giacalone, Cristina Pellegrino e Marco Tufanisco.

Staff: Catia Errante e Luisa Lombardo (suggeritrici); Gianluca Galfano e Francesco Giacalone (Audio e Luci); Michele Sciacca e Giulia Anastasi (Presentatori); Daniela Sammartano e Giusy De Vita (Scenografia); Daniela La Rosa e Toniella Piccione (Assistenti al Palco).

Regia di Enzo Amato.

domenica 18 gennaio 2009

Dalla "Corrida" di S. Padre a Canale 5

Il sogno diventa realtà. Antonio Spagnolo, sabato 10 gennaio, è stato uno dei dilettanti allo sbaraglio de "La Corrida" di Canale 5 presentata da Gerry Scotti.

Questo ragazzo, estroverso e simpatico, ha ballato a suo modo la musica dance.

Ha fatto divertire migliaia di persone in questi anni nelle serate estive (e non solo), piazze e teatri ad applaudirlo. Compreso il Teatro Impero, da me organizzato nel 2007, ne "La Corrida all'Impero".

Tutto però è partito da Santo Padre delle Perriere tre anni e mezzo fa. Antonio, agricoltore, ha
visto un manifesto di una manifestazione che si svolgeva nella periferia di Marsala e su insistenza di un amico ha deciso di partecipare. Quella edizione Spagnolo non l'ha vinta ma ha ricevuto tantissimi applausi, soprattutto per i fuori programma. Il suo pezzo forte inizialmente era la rivisitazione della canzone famosa "Marina", cantata da lui in versione siciliana e ri-intitolata "Pitrina, si piscia".

Da lì è partita la sua fama, grazie anche all'amplificazione della ripresa di una televisione locale che lo ha portato a farsi conoscere in tutta la provincia, partecipando successivamente a numerose altre manifestazione, confermando ad ogni luogo di essere sempre il più acclamato, uscendo quasi sempre vincitore. Come ad esempio quest'estate alla "Corrida di Salemi", vincitore insieme a due amici e premiato dagli assessori della giunta del sindaco Sgarbi.

Prima dell'esibizione aveva detto: "Sono molto felice e 'spaventato', la diretta può creare brutti scherzi e l'emozione può disturbare la mia performance. Spero di avere il tempo di salutare la mia città e Marsala, che in un certo senso mi ha aperto le porte dello studio di Cinecittà. Ho 'paura' di finire a 'Blob' lunedì prossimo, con il mio ballo pazzo. Non so se sarò candidato alla vittoria ma spero almeno di divertire il pubblico, alla fine, comunque andrà, sarà stata sicuramente un bellissima e indimenticabile esperienza partita da S. Padre e terminata a Roma".

Tutta la provincia di Trapani, sabato ha sostenuto questo salemitano. Noi di Marsala, abbiamo tifato per lui.
Enzo Amato

venerdì 9 gennaio 2009

L'Arte che ti afferra: in un vortice di sensazioni

Tre giovani artiste al complesso San Pietro

"L'Arte che ti afferra: in un vortice di sensazioni". Si chiama così la mostra di pittura che viene esposta al "Complesso Monumentale San Pietro" a Marsala dal 6 al 10 gennaio.

Inaugurata il giorno dell'Epifania, sta riscuotendo grande successo di pubblico e di critica. Artefici di questa innovativa mostra sono tre talentuose artiste dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.

Una delle tre artiste è Ilenia Spanò, giovanissima marsalese, che espone, oltre alle sue numerose tele, i lavori personali che hanno numerosi consensi e che riguardano soprattutto il tema "obesità". Caterina Compagnone, è l'altra artista emergente, di Palermo: presenta i suoi più importanti lavori sulla tematica del "fumo passivo"; Per finire Martina Di Liberto, anche lei artista emergente, di Pollina (PA): mostra al pubblico marsalese una serie di dipinti su cui spicca la tela "Fascino felino".

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a sabato, ed è aperta a tutti coloro che vogliono addolcire la propria giornata con un "assaggio artistico".

LA FOTO CON LE TRE ARTISTE, IN ORDINE: Ilenia Spanò, Martina Di Liberto e Caterina Compagnone

giovedì 8 gennaio 2009

Telefonata Belusconi - Obama

La farsa del nostro Berlusconi può essere spiegata con due parole: incapacità e sfrontatezza. Incapacità, perché è davvero molto difficile spiegare a lui che dare dell' "abbronzato'' ad un mulatto è un'offesa. Così come lo è chiamare ''finocchio'' un gay. O chiamare ''giudeo'' un ebreo.

Il nostro Presidente del Consiglio è cresciuto in una nazione nella quale la correttezza politica, l'educazione e il rispetto per il diverso sono pressoché inesistenti.

Il Berlusca è abituato a esprimersi in modi merdosi e, a forza di maneggiare merda con le parole, non ne sente proprio più l'odore. Si è assuefatto. E quando giornalisti di mezzo mondo cercano di spiegargli il senso della sua infelice affermazione, lui non trova di meglio che dare degli imbecilli a tutti. Compresi i giornalisti statunitensi.

Sembra però che "Silvio Terzo" abbia già detto che si trattava di una semplicissima battuta: "...Sarò mica mongoloide...".

Ed ha avuto una telefonata direttamente con Obama, circa 20 minuti di colloquio, in un clima sereno e di grande cordialità. Berlusconi e Obama hanno affrontano di petto i principali temi mondiali. Il premier italiano è rimasto decisamente contento per la conversazione col neo presidente statunitense, traendone ottima impressione. Riservandosi però di constatarne di persona l'abbronzatura naturale. La conversazione è iniziata con l'ausilio degli interpreti, ma in diversi passaggi i due leader hanno parlato senza mediazioni, in inglese.

Il che spiega la soddisfazione di Berlusconi che, non parlando una parola d'inglese, non capiva un'acca di quel che gli diceva Obama, il quale a sua volta non capiva una mazza di quanto tentava di dirgli Berlusconi a proposito dell'abbronzatura della sua signora e delle figlie.

I due presidenti sono riusciti a contattarsi solo di sera a causa dei reciproci impegni. L'americano infatti stava parlando con i 75 capi dei governi che contano, l'italiano stava mandando affanculo chi l'aveva criticato.

La telefonata si è conclusa con i complimenti di Berlusconi a Obama per l'elezione. E soprattutto perché, malgrado sia negro, pare addirittura dotato di cervello.
Enzo Amato

mercoledì 7 gennaio 2009

L'immagine peggiore

di CURZIO MALTESE -

I bookmakers in questi casi non accettano scommesse.

Da mesi, in previsione dell'evento storico dell'altra notte, si aspettava la prima gaffe di Silvio Berlusconi sul colore della pelle del nuovo presidente americano.

Il Cavaliere non delude mai le peggiori aspettative e la battuta è arrivata. L'unica sorpresa è la tempistica.

Ad appena ventiquattr'ore dall'elezione il premier se n'è uscito con la storia di Obama "abbronzato". Non è la solita cafonata alla quale ci ha abituato e ci siamo ormai rassegnati da lustri. È una definizione grondante di razzismo.

Il peggior razzismo, quello semi inconsapevole e quindi assai autoindulgente che dilaga in Italia, fra la preoccupazione del resto del mondo. Una malattia sociale che un governo responsabile dovrebbe combattere, invece di sguazzarci con gusto. Scontata la gaffe, ovvia la reazione. In simili frangenti Berlusconi adotta due reazioni standard.

La prima: non l'ho mai detto. È la più assurda, ma paradossalmente efficace (in Italia). Come fai a discutere con uno che nega se stesso?

La seconda è: l'ho detto ma non avete capito. Stavolta ha usato questa. "Abbronzato era un complimento, una carineria" ha spiegato ai soliti cronisti bolscevichi. "E se non lo capite, allora andate a fare...". Sommando così carineria a carineria. S'intende che "andare a fare" è detto con affetto. Con eguale affetto i giornalisti potrebbero ricambiare l'invito, ma probabilmente le giustificazioni valgono solo dall'alto verso il basso.

Non stiamo a farla lunga. Non si tratta solo di vergogna. Chi ne ha ancora la forza? È piuttosto la disperazione di essere ogni volta precipitati in questo indegno pollaio. Gli elettori americani in un giorno hanno cambiato la storia del mondo. L'avvento del figlio di un africano alla Casa Bianca sta spingendo miliardi di persone, pur nel mezzo di una crisi spaventosa, a interrogarsi sui valori profondi della democrazia, la più straordinaria conquista dell'umanità, in fondo a un cammino secolare di sangue e intolleranza. E il contributo dell'Italia berlusconiana a questo grandioso dibattito qual è? Questa miserabile trovata, volgare e razzista, senza neppure il coraggio dell'assunzione di responsabilità o la dignità di porgere le scuse.

Non bastava la sortita a caldo del ministro Gasparri, il quale, confondendo le proprie ossessioni di ex fanatico fascista con la competenza internazionale, aveva commentato "sarà contento Bin Laden". Ci voleva pure lo strazio supplementare della "battuta" di Berlusconi, che ha ormai girato il mondo, con danno enorme per il Paese. In pochi minuti infatti la rete ha deluso la speranza residua, che non lo prendessero sul serio, come altre volte.

Come siamo abituati a fare qui, rassegnati a non scandalizzarci per lo scandalo, a non chiamare fascismo il fascismo, razzismo il razzismo. C'era stata la rincorsa provinciale ad appropriarsi di Obama. Tutti si proclamano o cercano l'Obama italiano, a destra e a sinistra. Quando in Italia un Barack Obama non avrebbe neppure il diritto di voto.

I figli d'immigrati, 440 mila fra nati e cresciuti qui, non sono considerati cittadini italiani, per via del medievale ius sanguinis. Lo ricordiamo nell'ipotesi, piuttosto remota, in cui fra le centinaia di obamisti dell'ultima ora si trovasse un politico serio. Ecco l'occasione per proporre finalmente una legge civile in materia d'immigrazione. A cominciare dal presidente del Consiglio, i cui molti cantori hanno illustrato nei giorni scorsi alle masse ammirate le straordinarie analogie fra Berlusconi e Obama.

Come non scorgere, del resto, l'assoluta comunanza delle due parabole. Il figlio di un pastore kenyano che arriva alla Casa Bianca a soli 47 anni e promette di cambiare il mondo. E l'uomo più ricco d'Italia che a 72 anni, con il solo aiuto del novanta per cento dei media da lui controllati, torna a Palazzo Chigi, dopo aver cambiato i capelli.

È naturale che Berlusconi abbia adottato Obama, ripromettendosi di dargli presto "buoni consigli". Incrociamo le dita perché non avvenga, nell'interesse stesso del premier. Non si sa come la Casa Bianca potrebbe reagire a una frase del tipo: "Vieni, abbronzato, che ti spiego come non farsi processare". Che fare? Vergognarsi per loro, ridere, piangere. Fingiamo pure che tutto sia normale. Però quanto stringe il cuore ascoltare il nobile discorso dello sconfitto McCain: "Il popolo ha scelto. Ho avuto l'onore di salutare il nuovo presidente degli Stati Uniti. È una giornata storica".

Non si potrebbe avere un giorno un conservatore come questo a capo della destra italiana, anche di seconda mano?
Curzio Maltese

martedì 6 gennaio 2009

La Smorfia

Conoscete i numeri del gioco del Lotto, la famosa "Smorfia" napoletana della Tombola o del più moderno Bingo? Commentate e postate eventuali vostre correzioni o aggiunte.

1 L'Italia o Peppiniello
2 La bambina
3 La gatta
4 Il maiale - 'U porco
5 La mano
6 La cosa che guarda in terra - Vagina
7 Il vaso
8 La Madonna
9 La figliolanza
10 I fagioli
11 I topi
12 Il soldato
13 Sant'Antonio
14 L'ubriaco
15 Il ragazzo
16 Il culo
17 La sfortuna
18 Il sangue
19 La risata
20 La festa
21 La donna nuda
22 Il pazzo
23 Lo scemo
24 Le guardie
25 Natale
26 Anna
27 L'orinale - 'U cantaro
28 Le tette
29 Il padre dei bimbi - Pene
30 Le palle del Tenente
31 Il padrone dell'abitazione
32 Il capitone
33 Gli anni di Cristo
34 La testa
35 L'uccello
36 Le nacchere
37 Il monaco
38 Le bastonate - Le mazzate
39 La corda al collo - 'U 'mpiccatu
40 L'ernia
41 Il coltello
42 Il caffè
43 Donna al balcone
44 Le carceri
45 Il buon vino
46 I soldi
47 Il morto
48 Il morto che parla
49 La carne
50 Il pane
51 Il giardino
52 La mamma
53 Il vecchio
54 Il cappello
55 La musica
56 La caduta
57 Il gobbo
58 Il cartoccio
59 I peli
60 Si lamenta
61 Il cacciatore
62 Il morto ammazzato
63 La sposa
64 La marsina
65 Il pianto
66 Le due zitelle
67 Il totano nella chitarra
68 La minestra cotta - 'A zuppa
69 Sottosopra
70 Il palazzo
71 Essere riprovevole - Pezz'i medda
72 Lo stupore - La meraviglia
73 L'ospedale
74 La grotta
75 Pulcinella
76 La fontana
77 I diavoli
78 La prostituta
79 Il ladro
80 La bocca
81 I fiori
82 La tavola imbandita
83 Il maltempo
84 La chiesa
85 Le anime del Purgatorio
86 Il negozio - 'A putia
87 I pidocchi
88 I caciocavalli
89 La vecchia
90 La paura - 'U scantu

lunedì 5 gennaio 2009

Il Presepe vivente a Gravano


"Il presepe di Gravano è andato in fumo".

Così iniziava nel mese di settembre il mio articolo relativo all'incendio che aveva distrutto il presepe vivente più visitato della provincia.

La notizia aveva addolorato i cuori di tutti coloro che hanno visto nascere e crescere questo piccolo gioiello scenografico. Tutti hanno fatto sentire il proprio calore, la propria vicinanza. Era stata ferita al cuore una frazione di Marsala.

I ragazzi però, da quel momento, hanno iniziato a lavorare intensamente, non si sono persi d'animo. Il dolore ha fatto uscire l'orgoglio e la voglia di ricostruire, iniziando quasi da capo. Lunghi mesi di sacrifici, nella speranza di arrivare pronti a dicembre per presentare di nuovo il loro bellissimo presepe.

Ce l'hanno fatta i ragazzi, da soli, con sudore e devozione. Le offerte dei visitatori dell'anno precedente non riuscivano neanche a coprire le spese passate, adesso si accumulano quelli della post-ricostruzione.
Del resto questi giovani volenterosi hanno la testa dura e hanno sfidato le avversità della distruzione, riuscendo a completare il progetto, ancora più bello, per questo Natale 2008.

Adesso si spera che chi farà visita sarà generoso nei confronti di questi infaticabili e laboriosi ragazzi. Soprattutto per poter permettere negli anni avvenire, di poter presentare questo lavoro, sempre più arricchito di storia e tradizione.

"Penso che tutto ciò che ci circonda non avviene mai per caso. Il fuoco ha distrutto (il 7 settembre) il nostro Presepe di Gravano, trasformandolo quasi in totale cenere. Ma è da lì che, con la forza di volontà e il sacrificio di tutta l'associazione, abbiamo fatto rinascere questa realtà, fatta di fede, arte e tradizione. Il fuoco ci ha fatto capire che bisogna rinascere anche come cristiani, riscoprire il vero valore del Natale, non come una occasione puramente consumistica ma come momento di conversione del cuore in Gesù Bambino".

Dichiarazione di Peppe Maggio, uno dei tanti componenti dell'ass. "San Francesco di Paola - Gravano/Paolini" di Marsala.

L'iniziativa dell'associazione, diretta da Giovanni Marino, ha riscosso sempre un notevole successo e soprattutto tanti consensi da parte dei visitatori rimasti favorevolmente impressionati per l'esatta rievocazione dei mestieri tipici della terra siciliana. Questo di Paolini è un "presepe siciliano", totalmente ambientato nella Sicilia antica, quella che non c'è più e che solo le persone anziane ancora ricordano.

Gesù nasce a Gravano: grandissime emozioni assalgono gli animi alla vista dello spettacolo espresso dagli abitanti di questo antico mondo che nel presepe rivive. La gioia nel rivedere la vita dei nostri antenati, ma anche il dolore del ricordo dei sacrifici di quella stessa vita sana ma dura. La curiosità nel conoscere le antiche tradizioni e nel contempo, il sorridere per un mondo lontano e strano. La commozione della semplicità del Dio Bambino, nato in una stalla. Questo nasce nei cuori di migliaia di visitatori che hanno visitato il presepe negli anni scorsi.

Giovanni: "L'unione e la familiarità, oltre che la gioia, di dare alla comunità il messaggio della fede e dell'amore delle origini siciliane, viene fuori dai cuori e dagli sguardi dei personaggi che ogni giorno, con sacrificio, si adoperano per le scene del presepe. Siamo felici per quello che Dio, tramite San Francesco, ci sta dando per accrescere la nostra fede".

Su YouTube potete vedere un bel filmato del presepe 2007

domenica 4 gennaio 2009

Meeting dei Cori Parrocchiali

La vera gioia è... cantare!

Sulla scia dell'ottima riuscita della prima edizione, i Cori delle parrocchie, del versante nord-orientale del Comune di Marsala, si preparano alla seconda edizione del "Meeting dei Cori" organizzato dal gruppo animazione/liturgico della Parrocchia di S. Francesco di Paola in Santo Padre delle Perriere.

Scopo dell'iniziativa è quello di favorire l'incontro di diverse realtà parrocchiali, instaurare un rapporto di comunione, di fraternità e di amicizia.

Le parrocchie coinvolte sono: Santa Maria delle Grazie al Puleo, San Giovanni Maria Vianney, Maria Santissima Madre della Chiesa, Maria Santissima Bambina e San Francesco di Paola. Ogni coro nella prima parte eseguirà due canti natalizi e un canto mariano, mentre nella seconda parte eseguirà tre canti liturgici a scelta, non natalizi.La serata si articolerà in due parti, intervallate dall'esibizione del gruppo musicale "Friday", che eseguiranno alcuni tra i più famosi brani natalizi popolari.

Il gruppo è formato da
: Giovanni Sutera (batteria), Nino Sciacca (chitarra), Peppe Di Girolamo (chitarra e voce), Peppe Sciacca (tastiera-basso), Vincenzo Pulizzi (tastiera e voce). "La vera gioia è... cantare" non è una gara a chi canta meglio: è un meeting, un incontro, un confrontarsi nella musica, è cantare insieme.

Giovanna Nastasi, curatrice principale della serata, spiega i motivi che hanno spinto i cori parrocchiali della periferia di Marsala a rifare questo spettacolo:

"La presenza di diversi gruppi, ospiti nel nostro apprezzato ed attrezzato santuario, è senza dubbio una crescita per noi organizzatori ma soprattutto per chi viene a presentare i propri canti eucaristici nella nostra Comunità. Non c'è competizione tra i gruppi parrocchiali ma entusiasmo e gioia per aver attuato un progetto all'apparenza semplice ma in realtà molto significativo. Le persone coinvolte in questo importante appuntamento, sotto la guida protettrice di S. Francesco di Paola (il santo della carità), si stanno preparando con fede e umiltà a vivere nella gioia questo bello e spensierato evento".
Enzo Amato