giovedì 29 gennaio 2009

"Aiutatemi, sugnu tuttu cacato" (Enzo)

Mi ha scritto l'onorevole Camillo Oddo:


Mai come in questo caso la forma è sostanza. Ho sempre avuto rispetto delle idee altrui, anche le più lontane dal mio animus politico e culturale.

Ho sempre dedicato attenzione soprattutto a chi ha un’idea diversa dalla mia. Il confronto fa crescere. Aiuta ad essere più consapevoli di se stessi. Ma la nota di Enzo Amato è soltanto spazzatura. Oppongo un rifiuto morale e culturale nei confronti di chi utilizza i mezzi d’informazione per denigrare ed irridere. E’ una vecchia tecnica che pensavo fosse stata archiviata. Un vezzo antico di chi ha poco da dire e non trova altro che attaccare qualcuno che lo conosce bene.

Ricevo un invito – che rimando al mittente – a dimettermi, a lasciare la politica. E’ una richiesta oltraggiosa ed elitaria: a quali vent’anni si riferisce, di cosa parla? Una cosa è sicura, tutto ciò dimostra scarso senso della democrazia ed una linea di pensiero autoritaria e razzista. Mi dispiace per Amato, ma il sottoscritto è stato eletto democraticamente, lo ricordi anche ai suoi eventuali dante causa, si è presentato agli elettori ed ha chiesto il consenso necessario per rappresentarli in una sede autorevole e prestigiosa che per ben precise scelte politiche in atto è la Vice Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. La mia legittimazione politica è costruita dal basso ed è monitorata dagli elettori.

Lo sproloquio di Amato è solo frutto della sua fervida fantasia che rimane ingabbiata in un processo di ambigua e sottile invidia che si trasforma in attacco personale sconsiderato e poco educato. La mia storia politica e personale è conosciuta, può essere esaminata in ogni suo singolo aspetto. Ho sempre cercato e voluto la trasparenza di atti e di pensiero. Non mi sono mai rifugiato dietro una tastiera di computer per scaricare addosso agli altri le mie incapacità.

Esigo rispetto dal signor Amato non in quanto Camillo Oddo. Sul piano personale non ho nulla da spartire con lui e non intendo aprire canali di dialogo. Non sono interessato a ciò che dice e fa. Altra cosa è la dimensione politica ed istituzionale. Deve avere rispetto di chi mi ha votato, rispetto delle mie idee come rappresentante del popolo siciliano. Questa è democrazia.

Comprendo che per il “reazionario” Amato possa trattarsi di un termine sconosciuto o inviso. Non ho mai esercitato alcuna egemonia. Di conseguenza neanche nella città di Marsala, che ha sempre avuto un gruppo dirigente capace ed autonomo. Ho soltanto dato il mio contributo nel rispetto dei ruoli che ho ricoperto. Non ho mai imposto ma condiviso e discusso scelte e decisioni. E’ dunque falso e maldestro presentarmi come un satrapo politico che tutto fa e tutto impone.

Mi auguro che il nuovo centrosinistra si renda conto dei danni che producono gente come Amato. Spesso ci chiediamo perché perdiamo le elezioni? Perché non siamo capaci di aggregare? Perché non veniamo considerati come grandi innovatori? Amato può essere preso a simbolo di questa nostre incapacità. Ha tutti i difetti di una certa sinistra che speriamo di superare al più presto.

E’ infatti settario, incoerente, antidemocratico e supponente.
Trapani lì 29 Gennaio 2009
On. Camillo Oddo

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