martedì 28 luglio 2009

Ilaria difende l'estate marsalese e accusa me



Ilaria Ciaramidaro ha replicato al mio articolo della mia rubrica "Gira Vota e Firria" del quotidiano "Marsala c'è", uscito mercoledì scorso e intitolato "Estate marsalese: bocce e opera dei pupi". Non ho voluto replicare io, lo ha fatto il mio direttore Gapare De Blasi, che ringrazio. A voi le valutazioni.

Devo aggiungere soltanto che io e la mia associazione teatrale non siamo inseriti, per scelta nostra, nell'estate marsalese. A differenza invece di Ilaria che con la sua scuola di danza, a detta di tantissimi, ha rovinato una serata (l'unica offerta dal Comune per Fest'Estate) a S. Padre delle Perriere.
Enzo Amato

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Vi scrivo per rispondere all’ “articolo” (o presunto tale) del “giornalista” Enzo amato. Constato che il suddetto articolo non è altro che un attacco all’amministrazione comunale e a tutti coloro che lavorano, impiegando il loro tempo per offrire alla cittadinanza spettacolo definiti “a basso costo”.

Dietro a questi spettacoli, vorrei ricordare, c’è gente che lavora, che si impegna e che mette corpo ed anima. Forse mi sbaglio, ma mi risulta che anche Enzo Amato sarà uno dei tanti protagonisti dell’estate marsalese. Tuttavia, il caso vuole, che quest’ultimo non citi nemmeno uno dei suoi appuntamenti. Sostanzialmente quello che viene offerto ai cittadini è “insulso”, tranne ovviamente ciò che propone Enzo Amato. Per quel poco che ne capisco di giornalismo un articolo dovrebbe essere obiettivo e non offensivo: caratteristiche che l’articolo che contesto non mi pare avere.

L’unica nota positiva è che viene proposta una soluzione: “Datemi 200 mila euro e vi organizzo l’estate marsalese”, ma certo! Come abbiamo fatto a non pensarci prima, che stupidi siamo stati! Trovo che queste parole siano ridicole e vergognose. Sono convinta che le critiche siano fondamentali per migliorarsi, a patto però che queste siano costruttive!

Se ci si limita a “sputare nel piatto dove si è mangiato” si finisce col risultare poco credibili. Criticare e basta non serve a nulla: nè ai cittadini, nè all’amministrazione comunale e nè ad Enzo Amato.

E’ ormai troppo tempo che la cittadinanza è costretta a sopportare attacchi, critiche e nulla di più! Spero che questa mia risposta venga pubblicata: ad ogni azione corrisponde una reazione. La mia è arrivata puntuale.
Ilaria Ciaramidaro

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Gentile signorina la rubrica di Enzo Amato, che risulta tra le più seguite di Marsala c’è, è un classico esempio di sana provocazione culturale, e come tale va presa. C’è chi lo capisce e chi no! Pazienza, bisogna farsene una ragione.

Conosco Enzo da decenni e l’unico piatto su cui mangia è quello che si guadagna con il sudore (letterale, non metaforico) della sua fronte. Mi spiace che sia talmente disinformata da non avere letto, il nostro giornale per esempio ha pubblicato, a pagamento s’intende, il programma dell’estate marsalese, dove Enzo Amato, e nessuna sigla a lui riconducibile, è incluso.

Altro non si può dire di chi tra balletti e rappresentazioni propina, a pagamento, delle boiate ai marsalesi. Abbiamo grande rispetto di chi lavora, e taluni lo fanno anche con sacrifi cio. Ma sappia (o lo sa già?) che gli impiegati comunali, come è giusto che sia, alla fi ne del mese percepiscono uno stipendio.

Si può e si deve criticare, ma raccontare cose non vere, fatti non opinioni, è, cito proprio lei, “vergognoso e ridicolo”. Si scusi per le bugie che ha scritto su Enzo Amato (che, ci piace ripeterlo, non c’entra niente con l’estate marsalese).

Poi si schieri con chi vuole, da noi troverà l’ospitalità che altrove forse le avrebbero negato. Unica condizione che poniamo ai nostri corrispondentiè la buona fede.
Gaspare De Blasi
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Trovate le discussioni anche su www.facebook.com/enzoamato

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