F1: c'era una volta re Schumi. Dopo tre Gp flop, mito tedesco vacilla.
C'era una volta Michael Schumacher. Quel pilota della Formula 1 più vincente di tutti tempi tanto da far impallidire miti della velocità come Fangio e Senna.
Lui, il tedesco, ce la mette tutta, non c'é dubbio, ma finora quella vista fin dal giorno del ritorno in pista in Bahrain, dopo tre anni di astinenza, sembra solo la copia sbiadita del campione che per anni ha fatto tremare i cuori dei ferraristi e del vecchio mago del Paddock Flavio Briatore che dal cilindro del Circus l'aveva tirato fuori.
E così tra i primi a riconoscere che l'idea di tornare a correre non è stata proprio una bella trovata c'é pure il papà acquisito di Schumi che parlando del figlioccio tirato su alla Benetton che non c'é più ai microfoni ammette: "Tornare a più di quarant'anni è difficile e lo sarà sempre di più per Schumacher".
E dire che per riprovare l'ebbrezza della Formula1 l'ex Re di Maranello era arrivato ad abbandonare il suo trono alla Ferrari per provare a regnare anche alla Mercedes dove, ahi lui, ha trovato un principino, sempre made in Germania, pronto a sfilargli di mano lo scettro della Stella d'Argento a suon di buoni risultati.
C'era una volta Michael Schumacher. Quel pilota della Formula 1 più vincente di tutti tempi tanto da far impallidire miti della velocità come Fangio e Senna.
Lui, il tedesco, ce la mette tutta, non c'é dubbio, ma finora quella vista fin dal giorno del ritorno in pista in Bahrain, dopo tre anni di astinenza, sembra solo la copia sbiadita del campione che per anni ha fatto tremare i cuori dei ferraristi e del vecchio mago del Paddock Flavio Briatore che dal cilindro del Circus l'aveva tirato fuori.
E così tra i primi a riconoscere che l'idea di tornare a correre non è stata proprio una bella trovata c'é pure il papà acquisito di Schumi che parlando del figlioccio tirato su alla Benetton che non c'é più ai microfoni ammette: "Tornare a più di quarant'anni è difficile e lo sarà sempre di più per Schumacher".
E dire che per riprovare l'ebbrezza della Formula1 l'ex Re di Maranello era arrivato ad abbandonare il suo trono alla Ferrari per provare a regnare anche alla Mercedes dove, ahi lui, ha trovato un principino, sempre made in Germania, pronto a sfilargli di mano lo scettro della Stella d'Argento a suon di buoni risultati.
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