Sindaco trevigiano la mette al bando
Il sindaco di Mogliano, nel Trevigiano, ha vietato alla banda comunale di suonare "Bella ciao" durante le celebrazioni per la Liberazione, disponendo invece che sia la "Canzone del Piave" la colonna sonora della giornata.
"La banda - spiega il sindaco leghista - deve eseguire brani istituzionali e "Bella Ciao" non lo è, non rientra tra gli inni nazionali. L'Anpi ha poco da protestare".
L'associazione partigiani in realtà non mette in discussione, come indicano i quotidiani locali, il mormorio del Piave ma, sottolinea Maurizio Beggio presidente dell'Ampi di Mogliano "è giusto che si suoni anche "Bella ciao" che è una canzone di tutti".
"Il Piave è il fiume sacro alla Patria - taglia corto il sindaco - e siamo a Mogliano da dove è partita la Terza Armata che ha riconquistato l'Italia sempre in segno di libertà".
Il 25 aprile quindi a Mogliano, nessuno potrà svegliarsi e sperare che un partigiano lo porti via... al sindaco (per sempre)
Il sindaco di Mogliano, nel Trevigiano, ha vietato alla banda comunale di suonare "Bella ciao" durante le celebrazioni per la Liberazione, disponendo invece che sia la "Canzone del Piave" la colonna sonora della giornata.
"La banda - spiega il sindaco leghista - deve eseguire brani istituzionali e "Bella Ciao" non lo è, non rientra tra gli inni nazionali. L'Anpi ha poco da protestare".
L'associazione partigiani in realtà non mette in discussione, come indicano i quotidiani locali, il mormorio del Piave ma, sottolinea Maurizio Beggio presidente dell'Ampi di Mogliano "è giusto che si suoni anche "Bella ciao" che è una canzone di tutti".
"Il Piave è il fiume sacro alla Patria - taglia corto il sindaco - e siamo a Mogliano da dove è partita la Terza Armata che ha riconquistato l'Italia sempre in segno di libertà".
Il 25 aprile quindi a Mogliano, nessuno potrà svegliarsi e sperare che un partigiano lo porti via... al sindaco (per sempre)
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