Giallo sulla Ferrari. Il "Times" solleva dubbi sul codice a barre che campeggia sulla monoposto e sulle tute dei piloti ferraristi e dei meccanici del Cavallino. Secondo il quotidiano inglese si tratterebbe di un escamotage per aggirare la legge europea che vieta le sponsorizzazioni di prodotti di tabacco nelle manifestazioni sportive. Il misterioso logo, dunque, altro non sarebbe che una pubblicità occulta della "Marlboro", storico sponsor della Rossa.
Il codice a barre appare nelle zone che una volta ospitavano la scritta "Marlboro" e utilizza i medesimi colori: bianco rosso e nero.
La disputa rimbalza da tempo sul web. C'è chi chiama in causa il neuro marketing, spiegando che si tratta di un tentativo subliminale di influenzare gli spettatori della Formula 1.
Un portavoce della Ferrari: "Il codice a barre fa parte della livrea della monoposto, non fa parte di una campagna pubblicitaria subliminale".
Il codice a barre appare nelle zone che una volta ospitavano la scritta "Marlboro" e utilizza i medesimi colori: bianco rosso e nero.
La disputa rimbalza da tempo sul web. C'è chi chiama in causa il neuro marketing, spiegando che si tratta di un tentativo subliminale di influenzare gli spettatori della Formula 1.
Un portavoce della Ferrari: "Il codice a barre fa parte della livrea della monoposto, non fa parte di una campagna pubblicitaria subliminale".
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