Nella foto i festeggiamenti per il 29° scudetto dell Juventus, vinto sul campo e poi tolto!
Comunicato ufficiale della società: "Valuteremo l'eventuale rilevanza di nuove prove". Ecco perché sarà un aprile bollente: il 13 udienza a Napoli con Moggi, due giorni dopo Inter - Juventus decisiva per lo scudetto
La Juventus affida ad un comunicato pubblicato sul sito la strategia sulla nuova calciopoli.
"Nel pieno rispetto delle attività riguardanti processi in corso, la Juventus valuterà attentamente con i suoi legali l'eventuale rilevanza di nuove prove introdotte nel procedimento in atto a Napoli al fine di garantire, in ogni sede sportiva e non, e come sempre ha fatto, la più accurata tutela della sua storia e dei suoi tifosi. La Juventus confida che le istituzioni e gli organi di giustizia sapranno assicurare parità di trattamento per tutti, come d'altronde la società e i suoi difensori richiesero nel corso del processo sportivo del 2006".
Poche parole per dire: noi abbiamo pagato e duramente, ora paghino gli altri. Perchè giorno dopo giorno emerge sempre più chiaramente, che il rapporto con i vertici arbitrali non era un'esclusiva di Moggi e della società bianconera. Manca ancora la "pistola fumante", la telefonata dove in maniera esplicita si possa intravedere un qualsiasi illecito, ma le intercettazioni pubblicate recentemente hanno tolto a tutti la possibilità di dire "noi certe cose non le abbiamo mai fatte".
La presa di posizione della Juventus l'ha chiesta a gran voce il popolo juventino. Tam tam su internet, appelli nei siti dei tifosi bianconeri, raccolte di firme nei forum, la domanda era sempre la stessa: la società deve reagire, deve chiedere di riaprire Calciopoli, deve cancellare la macchia e, soprattutto deve fare l'impossibile per torgliere all'Inter quello scudetto vinto a tavolino.
Sulla volontà di riscatto e di reagire, i tifosi juventini in questi giorni hanno dimenticato l'umiliazione di Udine, la sconsolante stagione della squadra, gli insulti a Felipe Melo e Zebina e anche le promesse di Blanc e soci sul futuro. Il tifo bianconero si è ricompattato sulle nuove intercettazioni di Bergamo con Moratti, Facchetti, Meani, Cellino.
E il passa parola è:"E le più belle le vedremo il 13 aprile, in aula a Napoli. Moggi non sbaglia mai...".
Che quel grido non fosse rimasto inascoltato si poteva capire dalla lettera di John Elkann al "Corriere della Sera" dove, replicando a un commento su Calciopoli, negava che la Juve sia stata "parte attiva nel formulare ed accettare la propria condanna. L'osservanza delle regole e il rispetto delle istituzioni sportive sono gli unici valori che hanno guidato ogni nostra decisione e comportamento".
Una replica indiretta anche a chi, tornando agli avvenimenti di quattro anni fa, accusò Elkann e il suo entourage di aver scaricato con troppa fretta Moggi e Giraudo, quasi approfittando dello scandalo per liberarsi di due personaggi diventati troppo ingombranti e di aver accettato senza reagire, anzi chiedendola, la retrocessione in serie B.
Ma nel 2006 gli scenari erano ben diversi. In effetti, quando scoppiò Calciopoli, c'erano pochi dubbi sul fatto che la Juventus e i dirigenti di allora avessero giocato 'sporco', al punto da meritare pesanti squalifiche (cinque anni a Moggi e Giraudo), retrocessione in serie B con penalizzazione e revoca di due scudetti.
L'appuntamento per capire dove porterà questa nuova fase di Calciopoli è per l'udienza del 13 aprile, a Napoli quando in quell'occasione i legali di Moggi giocheranno tutte le loro carte ed esibiranno tutte le nuove intercettazioni telefoniche sbobinate in questi giorni dalle utenze di Bergamo, anche quelle più compromettenti.
Solo allora si saprà se la Juventus e Moggi torneranno ad essere alleati. Solo allora sarà chiaro se sta realmente per aprirsi una Calciopoli 2 come sperano i tifosi bianconeri.
E due giorni dopo, destino diabolico, si giocherà Inter-Juventus che deciderà probabilmente lo scudetto. Che vigilia tranquilla.
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