lunedì 17 maggio 2010

Uccisi due militari italiani in Afghanistan

Afghanistan, uccisi due militari italiani. Esplode una bomba, morti il sergente Massimiliano Ramadù e il caporale Luigi Pascazio. Altri due feriti gravi, tra cui una soldatessa.

Due soldati italiani del contingente Isaf, impegnato in Afghanistan, sono rimasti uccisi e altri due gravemente feriti. L'attacco è avvenuto nella zona di Herat, nel nord-est del Paese. Tra i feriti c'è una soldatessa. I quattro erano diretti verso la località di Bala Murghab quando è esploso un ordigno rudimentale (ied) di quelli usati spesso per attacchi contro le forze internazionali in Afghanistan. I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l'ospedale da campo di Herat con elicotteri di ISAF.

Il militare ferito si chiama Gianfranco Scirè, ha 28 anni e viene da un paesino vicino Palermo.

I quattro, tutti appartenenti al 32esimo reggimento genieri della brigata taurinense, si trovavano a bordo di un veicolo blindato Lince posizionato nel nucleo di testa di una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalità, partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord.

Dalle prime ricostruzioni risulta che il veicolo colpito occupasse la quarta posizione lungo il convoglio che era in movimento e si trovava a 25 km a sud di Bala Murghab. Nel convoglio erano presenti militari di diverse nazionalità e questo ha indotto il ministero della Difesa a diffondere una nota di precisazione per sottolineare che non si è trattato di un attacco specifico all'Italia.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini: "Lo scacchiere internazionale continua a provocare lutti e tragedie. Rivolgo alle forze armate e alle famiglie dei due militari morti in Afghanistan il senso della più cordiale e sincera partecipazione".

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