martedì 26 maggio 2009

Silvio ci libererà dal male... e risorgerà

Silvio Berlusconi è una religione per una parte, minoritaria ma accanita, di italiani.
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Oltre il 40 percento dei cittadini di questa penisola non ha "fiducia" ma una vera e propria "fede" in questa persona e nelle sue capacità taumaturgiche. Dal momento che queste le viviamo intensamente da oltre quindici anni, e che l'Italia sotto la gestione berlusconiana non ha fatto che tracollare (e ora raschia il fondo del barile) si accontentano di valutare le sua capacità taumaturgiche in "negativo". Egli viene così esaltato come "colui che ha fatto sparire i comunisti", "colui che rende la vita difficile agli statali", "colui che fa soffrire gli immigrati" ecc... E infatti lo stile politico di Berlusconi consiste nel dare quotidianamente del "comunista" a qualcuno (giudici, mogli, rappresentanti dell'opposizione, giornali stranieri...) per tenere alta la febbre dello scontro nella sua "tifoseria".

Non riuscendo mai a segnare un gol, ricorre a una serie infinita di simulazioni per fare vedere "quanto sono cialtroni" gli avversari. Frigna, protesta contro i media che "ingigantiscono la crisi", se la prende con la sinistra che "lava il cervello" nientemeno che a sua moglie. Recita la parte della povera vittima incompresa dai giornali stranieri, ovviamente anch'essi "manipolati dalla sinistra". Ricorre insomma al tipico vittimismo (misto a trionfalismo), utilizzando il primo per negare i propri fallimenti ("non sono io che fallisco, sono gli altri che disonestamente si inventano che fallisco") e il secondo per trascinare dietro di sé folle plaudenti.

Berlusconi è una persona autorevole, non c'e' alcun dubbio! La vera misura dell'autorevolezza è la quantità di stronzate che si possono dire impunemente prima che la gente si accorga che sei un cretino. Dialogare con Silvio non è difficile. E' inutile. L'Italia è l'unico Paese al mondo nel 2009 in cui il capo del governo passi il tempo a parlare di comunismo e in cui l'elettorato ancora abbocchi a toni degni di un bar anni '60 di una provincia del sud Italia.. In tutti gli altri Paesi le chiacchiere stanno a zero: se l'economia cresce e la società è equilibrata e funzionante, bene! Altrimenti, a casa. E non farti più vedere. In Italia si è invece instaurata questa "fede in Silvio" che prescinde dai fatti, come ogni fede.

Dunque lo stato comatoso dell'economia e della società italiana non è colpa di Silvio, visto che Silvio per definizione può solo trionfare sul male. L'attuale situazione è colpa dei "comunisti" che, come tutti sanno, hanno governato l'Italia per sessanta anni. Quando Silvio sarà riuscito a schiacciare la testa del serpente ci libererà dal male e risorgerà.
Enzo Amato

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