Gli abitanti del centro storico istituiscono un blog per protestare contro gli stranieri. Nel mirino soprattutto gli italiani, detti 'perroflauta', e gli inglesi.
Gli abitanti chiedono ai visitatori di non dormire per strada, di non ubriacarsi, di non cantare (soprattutto quando si è stonati) e di non sporcare.
Basta con i turisti maleducati che cantano una pessima 'Macarena' sotto le finestre dei poveri cittadini che il giorno dopo devono andare al lavoro. E che credono che il centro storico di Barcellona sia un "parque tematico", tanto che ormai gli abitanti del Barrio Gotico neanche osano più affacciarsi dal balcone per innaffiare le piante, perché c'è sempre il turista pronto a fotografarli.
Basta con i turisti: "I'm not a tourist" (non sono un turista), è diventata la parola d'ordine degli abitanti del centro storico della capitale della Catalogna. Stufi di essere continuamente disturbati da una presenza che ormai più che ingombrante s'è fatta intollerabile.
I cittadini in lotta contro i turisti si sono dati anche un nome di battaglia: Comando Anti-Turista Guillem Nas. E hanno aperto un blog, dal quale sono tratte le fotografie pubblicate nella galleria dal titolo "Barcellona, il blog contro i turisti".
Spiega un italiano che vive da dieci anni a Barcellona e attualmente lavora come project manager per una multinazionale:
"Il problema è l'eccesso di turismo low cost che ha avuto un impatto forte sul centro di Barcellona. I turisti, soprattutto italiani e inglesi, arrivano con i voli da 30 euro, e neanche vanno in albergo, dormono per strada, fanno della città quello che vogliono. Tanto che ormai persino la celeberrima Rambla è diventata un posto dove i barcellonesi non vanno. Ci sono solo una serie di negozi turistici, gestiti per lo più da pachistani. Qui gli italiani vengono chiamati perroflauta, perché sono in tanti a dormire per strada e a girare con un cane e uno strumento musicale, quasi sempre a fiato. Bevono vino a basso costo, hanno un aspetto molto trasandato... non danno una bella immagine del nostro Paese".
Cosa vogliono i barcellonesi del Comando Anti-turista?
"Vorremmo che ci facessero dormire, che loro non dormissero sulla porta di casa nostra e che, se proprio devono farlo sotto alle nostre finestre, che almeno cantassero bene. Ma sarebbe meglio se non cantassero affatto. E non trattare le stradine del centro come un vespasiano, non lasciare spazzatura in giro".
Se poi gli stranieri evitassero, tutto sommato, anche di recarsi in massa in centro, non sarebbe male. Tra i desideri degli abitanti c'è anche quello di prendersi una birra in santa pace in un locale sotto casa, senza dover affrontare una coda interminabile.
Gli abitanti chiedono ai visitatori di non dormire per strada, di non ubriacarsi, di non cantare (soprattutto quando si è stonati) e di non sporcare.
Basta con i turisti maleducati che cantano una pessima 'Macarena' sotto le finestre dei poveri cittadini che il giorno dopo devono andare al lavoro. E che credono che il centro storico di Barcellona sia un "parque tematico", tanto che ormai gli abitanti del Barrio Gotico neanche osano più affacciarsi dal balcone per innaffiare le piante, perché c'è sempre il turista pronto a fotografarli.
Basta con i turisti: "I'm not a tourist" (non sono un turista), è diventata la parola d'ordine degli abitanti del centro storico della capitale della Catalogna. Stufi di essere continuamente disturbati da una presenza che ormai più che ingombrante s'è fatta intollerabile.
I cittadini in lotta contro i turisti si sono dati anche un nome di battaglia: Comando Anti-Turista Guillem Nas. E hanno aperto un blog, dal quale sono tratte le fotografie pubblicate nella galleria dal titolo "Barcellona, il blog contro i turisti".
Spiega un italiano che vive da dieci anni a Barcellona e attualmente lavora come project manager per una multinazionale:
"Il problema è l'eccesso di turismo low cost che ha avuto un impatto forte sul centro di Barcellona. I turisti, soprattutto italiani e inglesi, arrivano con i voli da 30 euro, e neanche vanno in albergo, dormono per strada, fanno della città quello che vogliono. Tanto che ormai persino la celeberrima Rambla è diventata un posto dove i barcellonesi non vanno. Ci sono solo una serie di negozi turistici, gestiti per lo più da pachistani. Qui gli italiani vengono chiamati perroflauta, perché sono in tanti a dormire per strada e a girare con un cane e uno strumento musicale, quasi sempre a fiato. Bevono vino a basso costo, hanno un aspetto molto trasandato... non danno una bella immagine del nostro Paese".
Cosa vogliono i barcellonesi del Comando Anti-turista?
"Vorremmo che ci facessero dormire, che loro non dormissero sulla porta di casa nostra e che, se proprio devono farlo sotto alle nostre finestre, che almeno cantassero bene. Ma sarebbe meglio se non cantassero affatto. E non trattare le stradine del centro come un vespasiano, non lasciare spazzatura in giro".
Se poi gli stranieri evitassero, tutto sommato, anche di recarsi in massa in centro, non sarebbe male. Tra i desideri degli abitanti c'è anche quello di prendersi una birra in santa pace in un locale sotto casa, senza dover affrontare una coda interminabile.
Nessun commento:
Posta un commento