Lo chiamavano Bocca Mafiosa,
portava l'amore portava l'amore.
Lo chiamavano Bocca Mafiosa,
portava le gnocche a Villa Certosa.
Appena egli scese in campo
contro le forze della sinistra,
tutti si accorsero in un lampo
che era un colluso ed un piazzista.
Chi fa politica per un ideale,
chi se la sceglie per professione.
Bocca Mafiosa né l'uno né l'altro,
lui per scampare alla prigione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie,
a frequentare le minorenni
fino a tradire la propria moglie.
E fu così che da un giorno all'altro
Bocca Mafiosa subì l'affondo,
degli scoop de La Repubblica
e dei giornali di tutto il mondo.
Ma tutti gli uomini del Presidente
con una strategia surrettizia,
sui tg e nelle televisioni
non diffondevano la notizia.
Si sa che la gente mantiene il silenzio,
come Mills fece per l'assistito.
Si sa che la gente mantiene il silenzio
se tale silenzio è retribuito.
Così una escort mai stata ministra,
che le parole del premier registra,
si recò alla procura di Bari
a testimoniare sui loschi affari.
E rivolgendosi al Cavaliere
e all'avvocato suo faccendiere
disse "le cose che ho rivelato
saran valutate da un magistrato".
E quelli andarono da "Il Giornale"
e rilasciarono un'intervista:
"quella schifosa c'ha qualche mandante
sicuramente un comunista"
"E arrivarono a diffamarmi:
questi cosacchi questi cosacchi.
Se qualcuno vuole incastrarmi
risponderò con le mie armi".
Il senso etico non è una dote
di cui sian colmi i politicanti
ma quella volta a difendere Silvio
non si schierarono tutti quanti.
Dietro al suo culo c'erano tutti:
Minzolini, Fede, Gasparri.
Con una lingua talmente asciutta
che sembravano dei ramarri.
Ad osannare chi da trent'anni
con le sue imprese, con le sue imprese.
Ad osannare chi da trent'anni
condiziona tutto il Paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera,
diceva "candidami alle Europee
te la do se mi fai far carriera".
Ma gli scandali di Berlusconi,
che siano tangenti o che sian condoni,
nella Repubblica delle Banane
durano solo due settimane.
E all'occasione successiva
con altre zoccole si divertiva.
Chi ebbe un lavoro, chi ebbe una spilla,
lui solo in mezzo a tante Brambilla.
Persino il parroco lo disprezza
per la sua lotta all'immigrazione,
lo spot effimero della monnezza,
il nucleare, la sicurezza.
E con Obama neopresidente
inevitabile è il paragone,
a loro un giovane vincente
a noi un maniaco col pannolone!
portava l'amore portava l'amore.
Lo chiamavano Bocca Mafiosa,
portava le gnocche a Villa Certosa.
Appena egli scese in campo
contro le forze della sinistra,
tutti si accorsero in un lampo
che era un colluso ed un piazzista.
Chi fa politica per un ideale,
chi se la sceglie per professione.
Bocca Mafiosa né l'uno né l'altro,
lui per scampare alla prigione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie,
a frequentare le minorenni
fino a tradire la propria moglie.
E fu così che da un giorno all'altro
Bocca Mafiosa subì l'affondo,
degli scoop de La Repubblica
e dei giornali di tutto il mondo.
Ma tutti gli uomini del Presidente
con una strategia surrettizia,
sui tg e nelle televisioni
non diffondevano la notizia.
Si sa che la gente mantiene il silenzio,
come Mills fece per l'assistito.
Si sa che la gente mantiene il silenzio
se tale silenzio è retribuito.
Così una escort mai stata ministra,
che le parole del premier registra,
si recò alla procura di Bari
a testimoniare sui loschi affari.
E rivolgendosi al Cavaliere
e all'avvocato suo faccendiere
disse "le cose che ho rivelato
saran valutate da un magistrato".
E quelli andarono da "Il Giornale"
e rilasciarono un'intervista:
"quella schifosa c'ha qualche mandante
sicuramente un comunista"
"E arrivarono a diffamarmi:
questi cosacchi questi cosacchi.
Se qualcuno vuole incastrarmi
risponderò con le mie armi".
Il senso etico non è una dote
di cui sian colmi i politicanti
ma quella volta a difendere Silvio
non si schierarono tutti quanti.
Dietro al suo culo c'erano tutti:
Minzolini, Fede, Gasparri.
Con una lingua talmente asciutta
che sembravano dei ramarri.
Ad osannare chi da trent'anni
con le sue imprese, con le sue imprese.
Ad osannare chi da trent'anni
condiziona tutto il Paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera,
diceva "candidami alle Europee
te la do se mi fai far carriera".
Ma gli scandali di Berlusconi,
che siano tangenti o che sian condoni,
nella Repubblica delle Banane
durano solo due settimane.
E all'occasione successiva
con altre zoccole si divertiva.
Chi ebbe un lavoro, chi ebbe una spilla,
lui solo in mezzo a tante Brambilla.
Persino il parroco lo disprezza
per la sua lotta all'immigrazione,
lo spot effimero della monnezza,
il nucleare, la sicurezza.
E con Obama neopresidente
inevitabile è il paragone,
a loro un giovane vincente
a noi un maniaco col pannolone!
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