Stefano Parnasso, compositore marsalese scrive uno dei brani inseriti in Baarìa", film di Tornatore candidato all'Oscar.
Il grande cinema italiano torna in scena nelle sale cinematografiche con "Baarìa", di Giuseppe Tornatore. Uno dei film più costosi della storia del cinema nostrano e primo film italiano ad aprire la "Mostra del Cinema di Venezia" da venti anni a questa parte.
Baarìa (nome antico di Bagheria) racconta settant'anni di storia italiana attraverso un'unica ambientazione, il paese natale del regista, e con protagonisti esclusivamente i suoi abitanti. In particolare, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità vissuta tra gli anni trenta e gli anni ottanta del secolo scorso nella provincia di Palermo.
Nella pellicola recitano alcuni dei volti più noti del panorama cinematografico e televisivo siciliano, e non solo, che recitano accompagnati dalla splendida colonna sonora firmata dal grande compositore Ennio Morricone.
Tra le musiche inserite nel film, anche una tradizionale mazurca, tipica degli anni '50 della Sicilia occidentale, tratta dal Cd musicale "Liscio d.o.c." di Stefano Parnaso, storico maestro d'orchestra, compositore e arrangiatore marsalese. Per più di 50 secondi, i protagonisti di Baarìa, Francesco Scianna e Margaret Madè, nel film Giuseppe e Mannina, si lasciano andare in un ballo appassionato che rompe con la tradizione di quell'epoca, in cui uomini e donne ballavano solo tra di loro.
Azzeccata la scelta di Tornatore, che ha saputo captare l'atmosfera della sicilianità degli anni '50 in maniera perfetta.
Abbiamo intervistato Stefano Parnaso, che ci ha raccontato come è stata possibile questa collaborazione con Tornatore.
* Ci racconti il momento in cui l'hanno contattata dalla produzione del film "Baarìa".
"Il mio editore è stato contattato telefonicamente da un addetto della produzione, che gli ha chiesto l'autorizzazione a utilizzare nel film il brano "Signora mazurca", tratto dal mio 13esimo volume. Poi, lui mi ha telefonato per darmi la bellissima notizia. Quasi non credevo alle mie orecchie. In tutta la mia carriera musicale ho avuto grandi soddisfazioni, ma questa notizia mi ha riempito di gioia, è stata una grande soddisfazione personale, oltre che artistica".
* Come è avvenuta la scelta del suo brano?
"Il regista Tornatore ha curato personalmente la scelta dei brani musicali. Prima di scegliere il mio pezzo aveva già contattato tutte le case discografiche della Sicilia occidentale, ascoltando i brani che potenzialmente avevano le caratteristiche che cercava per le scene del film. Quando ha sentito la mia originale mazurca non ha avuto più dubbi".
* Quale sono state le sue sensazioni appena ricevuta la notizia?
"Inizialmente ero incredulo, non immaginavo che Tornatore stava cercando musiche per il film "Baarìa". Lo considero un riconoscimento importante dal punto di vista del prestigio personale, indipendentemente dal compenso economico dovuto per i diritti d'autore. E' da più di 50 anni che suono; avevo tredici anni quando mi sono esibito per la prima volta. Nella mia vita non ho bussato mai alla porta di nessuno, la mia musica mi ha sempre preceduto e la qualità di quello che creo è stata sempre la mia migliore pubblicità, soprattutto all'estero dove sono conosciuto in tutte le comunità italo-americane".
* Secondo lei, come mai Tornatore ha scelto proprio il suo brano?
"Negli anni '50 ero un ragazzo e già suonavo nelle piazze di quartiere e nelle feste paesane. Ho vissuto l'atmosfera che si respirava in quegli anni e sicuramente sono riuscito a trasferire questa mia consapevolezza nel brano in questione. In fondo, ogni artista mette nelle sue canzoni qualcosa di se. Per quanto mi riguarda, ogni pezzo che compongo, scrivo e arrangio è un pezzetto della mia vita che esce fuori".
Il grande cinema italiano torna in scena nelle sale cinematografiche con "Baarìa", di Giuseppe Tornatore. Uno dei film più costosi della storia del cinema nostrano e primo film italiano ad aprire la "Mostra del Cinema di Venezia" da venti anni a questa parte.
Baarìa (nome antico di Bagheria) racconta settant'anni di storia italiana attraverso un'unica ambientazione, il paese natale del regista, e con protagonisti esclusivamente i suoi abitanti. In particolare, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità vissuta tra gli anni trenta e gli anni ottanta del secolo scorso nella provincia di Palermo.
Nella pellicola recitano alcuni dei volti più noti del panorama cinematografico e televisivo siciliano, e non solo, che recitano accompagnati dalla splendida colonna sonora firmata dal grande compositore Ennio Morricone.
Tra le musiche inserite nel film, anche una tradizionale mazurca, tipica degli anni '50 della Sicilia occidentale, tratta dal Cd musicale "Liscio d.o.c." di Stefano Parnaso, storico maestro d'orchestra, compositore e arrangiatore marsalese. Per più di 50 secondi, i protagonisti di Baarìa, Francesco Scianna e Margaret Madè, nel film Giuseppe e Mannina, si lasciano andare in un ballo appassionato che rompe con la tradizione di quell'epoca, in cui uomini e donne ballavano solo tra di loro.
Azzeccata la scelta di Tornatore, che ha saputo captare l'atmosfera della sicilianità degli anni '50 in maniera perfetta.
Abbiamo intervistato Stefano Parnaso, che ci ha raccontato come è stata possibile questa collaborazione con Tornatore.
* Ci racconti il momento in cui l'hanno contattata dalla produzione del film "Baarìa".
"Il mio editore è stato contattato telefonicamente da un addetto della produzione, che gli ha chiesto l'autorizzazione a utilizzare nel film il brano "Signora mazurca", tratto dal mio 13esimo volume. Poi, lui mi ha telefonato per darmi la bellissima notizia. Quasi non credevo alle mie orecchie. In tutta la mia carriera musicale ho avuto grandi soddisfazioni, ma questa notizia mi ha riempito di gioia, è stata una grande soddisfazione personale, oltre che artistica".
* Come è avvenuta la scelta del suo brano?
"Il regista Tornatore ha curato personalmente la scelta dei brani musicali. Prima di scegliere il mio pezzo aveva già contattato tutte le case discografiche della Sicilia occidentale, ascoltando i brani che potenzialmente avevano le caratteristiche che cercava per le scene del film. Quando ha sentito la mia originale mazurca non ha avuto più dubbi".
* Quale sono state le sue sensazioni appena ricevuta la notizia?
"Inizialmente ero incredulo, non immaginavo che Tornatore stava cercando musiche per il film "Baarìa". Lo considero un riconoscimento importante dal punto di vista del prestigio personale, indipendentemente dal compenso economico dovuto per i diritti d'autore. E' da più di 50 anni che suono; avevo tredici anni quando mi sono esibito per la prima volta. Nella mia vita non ho bussato mai alla porta di nessuno, la mia musica mi ha sempre preceduto e la qualità di quello che creo è stata sempre la mia migliore pubblicità, soprattutto all'estero dove sono conosciuto in tutte le comunità italo-americane".
* Secondo lei, come mai Tornatore ha scelto proprio il suo brano?
"Negli anni '50 ero un ragazzo e già suonavo nelle piazze di quartiere e nelle feste paesane. Ho vissuto l'atmosfera che si respirava in quegli anni e sicuramente sono riuscito a trasferire questa mia consapevolezza nel brano in questione. In fondo, ogni artista mette nelle sue canzoni qualcosa di se. Per quanto mi riguarda, ogni pezzo che compongo, scrivo e arrangio è un pezzetto della mia vita che esce fuori".
Intervista presa da "Marsala c'è" di martedì 13 ottobre 2009
Per ascoltare "Signora mazurka" clicca e seleziona il brano
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