mercoledì 26 agosto 2009

Un morbo chiamato videopoker e gratta e vinci

Dopo aver parlato del Burraco, vi vorrei parlare del gioco d'azzardo: del triste e grave problema dei giocatori accaniti di "videopoker", e delle conseguenze che hanno sull'uomo e sulle famiglie di oggi. E anche della mania di comprare assiduamente i "gratta e vinci".

In passato ho già affrontato questa questione così drammatica, la faccenda però è sempre più aggravata, questa "malattia-dipendenza" si sta facendo sempre più cronica. Aumenta la crisi economica e aumentano le persone che cercano fortuna con questi tipi di gioco. Continuo a vedere persone che stanno ore ed ore attaccate alle macchinette "mangia soldi" e "rovina famiglie".

Continuo a sentire persone che sono convinte che l'uomo è superiore alla macchina: solo che la macchina è costruita dall'uomo per far sì che l'uomo venga frodato e spesso rovinato dalla illusione chiamata "vincita". Come se giocare a carte con un computer "taroccato" potesse migliorare definitivamente la vita di un disgraziato qualunque. Ricordiamoci che il banco vince sempre!

Ci sono sempre più famiglie rovinate da queste macchinette ri-programmate per non far vincere mai e da tutte le lotterie varie che ci sono in Italia. Famiglie che "fanno la fame", mentre un componente di questa, che sia uno dei genitori o il figlio, spende quel poco che hanno per questi giochi rischiosi, legalizzati dallo Stato.

Il gratta e vinci (di nuovo in super voga) è un gioco d'azzardo vero e proprio: la vincita è dettata unicamente dalla sorte . E' una truffa!

Lo Stato distribuisce i premi in modo che il suo bilancio resti sempre in super attivo. Il prezzo medio-basso del biglietto offre una illusoria speranza di svolta della propria vita e così se ne compra uno, tanto per provare, poi ancora un altro e via dicendo. C'è gente che si è rovinata in questo modo, ma nessuno se ne occupa, nessuno parla di tutto ciò.Il Superenalotto è invece il gioco più disonesto. Ci sono più possibilità che Berlusconi diventi comunista di fare 6. I premi non sono proporzionati alle probabilità di vincita ed anche qui lo Stato, da buon banco, non perde mai.

Ma lo vogliamo capire una volta e per tutte che è semplicemente questione di "kulo" e non di sogni e numeri fortunati.Gli italiani sono primi al mondo per giochi d'azzardo, per mezzo milione di persone è diventata una grave malattia psichica che crea dipendenza. Si stima che nel 2008 in Italia spenderemo 50 miliardi di euro. Un picco raggiunto in pochi anni, e per di più in costante aumento. Migliaia di persone rovinate raccontano di essersi indebitate proprio a causa dell'azzardo.

Un introito enorme per lo Stato, che infatti incentiva il vizio che è diventata una vera e propria patologia. Una forma di dipendenza da cui è più difficile liberarsi che da droga e alcol, e in molti casi ha portato addirittura al suicidio, rovinando se stessi e la famiglia.

E proprio le persone più vulnerabili sono quelle a rischio: disoccupati, casalinghe sole, giovani senza punti di riferimento... Per il gioco c'è chi perde il lavoro, chi chiude i negozi e le imprese, chi manda in rovina sé, la famiglia, i dipendenti. Poco contano le giustificazioni istituzionali. Chi ci governa dice che lo Stato, appropriandosi dell'azzardo, lo sottrae alla malavita organizzata. Insomma, combatte il vizio con il vizio.

Ci vuole anche tanta "fantasia" per governare un Paese come l'Italia! Cerchiamo, con piccoli gesti, di aiutare le persone che conosciamo direttamente. Spieghiamo loro che la "famiglia" ha bisogno di certezze e non di sogni e speranze di vincita, di illusioni. La certezza che spesso molti hanno nel lavoro che, proprio per la speranza di vincere e migliorare lo stato sociale, molte volte perdono definitivamente.
Enzo Amato

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