martedì 1 dicembre 2009

Agricoltori disperati presidiano ad oltranza

Agricoltori disperati presidiano ad oltranza con camion e trattori Il "Comitato spontaneo agricoltori", formato soprattutto da tantissimi giovani, da sabato pomeriggio occupa lo spiazzale della Cantina Europa: camion, trattori e tanti agricoltori che ad oltranza rimarranno lì, anche la notte. La ribellione degli agricoltori è naturale, l'agricoltura siciliana è affossata, colpa dei governi.

Sono decisi e pieni di rabbia i giovani che lavorano nella vitivinicoltura: "Una presa per i fondelli continua, ci hanno abbandonato tutti, siamo al fallimento più totale. Ci battiamo per avere gli aiuti di Stato e per il mancato reddito degli ultimi 2 anni. Non ci fermeremo. L'intento è quello di sensibilizzare questa situazione che attanaglia tutta l'economia locale. Siamo, inoltre, stanchi delle chiacchiere inutili e sterili dei politici, tutti".

Giuseppe: "Sabato eravamo in pochi, domenica siamo cresciuti notevolmente e oggi (lunedì) grazie al passaparola siamo veramente tantissimi. Gli agricoltori più anziani devono capire che è finito il tempo della 'non protesta', adesso dobbiamo essere uniti più che mai e batterci per il nostro presente e futuro".

Continuano i ragazzi del Comitato spontaneo:
"Ci aspettiamo che tutti gli agricoltori marsalesi e pretrosileni ci raggiungano con i loro camion e trattori... L'unione fa la forza. Ormai siamo al paradosso. La disperazione si taglia coi coltelli. Continuiamo nella mobilitazione, sperando che la fame degli agricoltori porta alla ribellione generale che tutti ci aspettiamo. Dobbiamo lottare pacificamente, ma lottare. Altrimenti saremo abbandonati a noi stessi".

E ancora, Vincenzo:
"Gli agricoltori italiani sono diversi dagli agricoltori meridionali e siciliani! Il 3 dicembre saremo tutti a Roma per la manifestazione e dimostreremo tutta la nostra rabbia nei confronti del governo. Gli agricoltori meridionali sono ormai al fallimento, ed è mostruoso che la Comunità Europea renda legale lo zuccheraggio dei vini quando in Sicilia è una pratica illegale e punita dalla legge".

Un gruppo di persone si attiverà, inoltre, per contattare i soci (tutti), presidenti delle cantine, sindaci dei comuni trapanesi, per riunire sempre più forze. Marsala e l'agricoltura devono camminare insieme, l'economia (ferma) di questa città ha bisogno di piccoli segnali di rilancio, e solo l'agricoltura può dare una spinta ad una ripresa che per adesso non vede luce.
Enzo Amato

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