mercoledì 9 dicembre 2009

E il gusto pieno della Vita?

La Sicilia è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Il 45% dei giovani siciliani cerca lavoro. In ambito nazionale la nostra regione si attesta al 18%, con il maggior numero di disoccupati.

Dati allarmanti che colpiscono principalmente le classi di età più giovani, con un maggiore livello culturale e di scolarizzazione. Un fenomeno dilagante che è anche dovuto alla diffusione di sentimenti di scoraggiamento e di finale progressione a sospendere le attività di ricerca di un lavoro. Forse, tra le cause: la mancanza di equità valutativa nelle varie selezioni per avere un lavoro e la dilagante idea comune che occorre avere sempre una spintarella politica, utile ad ottenere un risultato concreto.

Altre cause da prendere in considerazione: il lavoro nero, mal pagato e privo di ogni possibilità di rivalsa contrattuale che allo stato attuale sembra essere il più a portata di mano per i giovani. Il titolo di studio, inoltre, non rappresenta secondo le statistiche dell'Istat un valore preferenziale. Infatti, fino al diploma superiore, esiste una evidente equità in percentuale di disoccupati, e un titolo di studio più elevato non è dunque garanzia di sicurezza occupazionale. Si salvano i laureati che presentano tassi di disoccupazione ridotti (8% circa).

La Sicilia, sebbene Isola, e con potenzialità notevoli nell'ambito della sua posizione logistica, non è mai stata favorita dai vari governi che hanno preferito incentrare il potere industriale e di forza lavoro al nord dell'Italia, obbligando quindi i giovani ad emigrare.A tutto questo si aggiunge la notizia che l'Averna lascerà la Sicilia. Il gruppo nisseno ha deciso di chiudere lo stabilimento che si trova in contrada Xiboli, a Caltanissetta, per spostare la produzione a Modena.

Una notizia che lascia l'amaro in bocca. Un'altra azienda che se ne va. Forse i politici dovrebbero occuparsi di queste "cose" più che delle alleanze e altre fesserie che interessano solo alle loro poltrone! Piove sempre più intensamente sul bagnato. Una Sicilia attanagliata dalla forte crisi economica e da una spaventosa fame di lavoro sta assistendo inerme allo smantellamento della sua rete industriale, con la Fiat di Termini compresa. Un'altra prova evidente che c'è tanto che non và qui.

L'etichetta della bottiglia che recita "Amaro Siciliano" resterà ora come simbolo dell'ennesima "amara" beffa ai danni del popolo di Sicilia. Mafia, politica, ignoranza e non capacità di ragionare un pochino ci renderà sempre più la Regione dal massimo potenziale (terra più bella del mondo) ma dal minimo profitto.

Un amico mi ha scritto in merito al problema
: "Il tempo passa e un giovane sente dentro la necessità di dover costruire qualcosa di più importante per il suo futuro, e per fare ciò deve lasciare la sua Terra, perchè essa non può realizzare i grandi desideri che ognuno di noi ha, le cose più naturali che ogni uomo vorrebbe: una casa, il lavoro e una famiglia".

E il gusto pieno della vita?
Enzo Amato

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