mercoledì 20 gennaio 2010

Ci dipingono ricchi e felici

La libertà di informazione è da sempre indice di libertà generale del popolo. La gente ignorante si governa bene. Gli si dice qualsiasi cosa senza avere un contraddittorio, gli si fa credere tutto.

Da sempre, il governo dei popoli si ottiene con la guerra e poi si mantiene con la disinformazione. I regimi assolutisti usano censure, divieti, arresti ai ribelli. Per governare il popolo "bruciano" tutto ciò che può mettere in cattiva luce le idee imposte dallo Stato.

Nelle democrazie moderne occidentali, invece, questo non succede. Lo Stato non opera più censure e roghi di libri. L'Italia è uno di questi Paesi "liberi". In Italia non si fanno roghi di libri: semplicemente si fa in modo che il popolo non abbia voglia di leggerli. Il controllo dell'informazione viene gestito in modo molto più subdolo di una volta, e per questo più pericoloso.

La popolazione media viene "catatonizzata" (perdonatemi il neologismo) dal marciume televisivo stile D'Urso-De Filippi. I giornalisti sono liberi di operare solo dentro un margine ristretto dettato dagli sponsor. Oggi un cittadino che vuole ottenere diversi punti di vista sulle varie verità ha solo una strada: internet.

Peccato che vogliono toglierci anche questa possibilità, con strategie mirate e senza fare "scuscio". Sono sempre più comuni, infatti, i soprusi subiti da famosi blogger in tutto il mondo.
Un giorno molto vicino, se le cose continueranno sulla strada che le grandi aziende informatiche hanno intrapreso, ci sarà sempre "qualcuno" che deciderà quali saranno i siti internet fruibili e quali no.

Ci vogliono togliere la libertà di informazione. Ci tempestano di pubblicità in cui ci dicono falsamente "come stiamo", "come viviamo", "cosa vogliamo"... Da un po' di anni anche i telegiornali sono diventati rotocalchi pieni di gossip e di notizie folli e totalmente inutili.

I veri criminali sono tutti coloro a cui piace che il popolo possa decidere sui criteri della pubblicità. E comprare quello che la televisione ci pubblicizza. Questa televisione italiana non ha più idee da un bel po', ci sono solamente reality show e prodotti iper-scadenti.

Non possiamo andare avanti così: L'isola dei famosi, C'è posta per te, Ballando con le stelle, Il grande fratello, Amici, La vita in diretta, Pomeriggio 5, Uomini e donne... Conviene, decisamente, non accenderla.
Enzo Amato

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