venerdì 8 gennaio 2010

Striscia la Notizia svela il trucco di Affari Tuoi

Continua la guerra di "Striscia la Notizia" contro "Affari Tuoi": questa volta Striscia ha trasmesso un servizo nel quale svela uno dei trucchi che hanno permesso ai concorrenti di conoscere il contenuto dei pacchi più preziosi.

Si tratta di un video girato in candid da Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, nel quale si nota come i concorrenti vedano l'ingresso dei pacchi in studio non in ordine numerico quanto in ordine di premio.

In basso il video in questione corredato dalla gaffe avvenuta ieri sera, quando è stato annunciato in anteprima il biglietto vincente della Lotteria Italia. Veniamo però alla rivelazione dell'avvocato Dona, fino alla scorsa stagione garante, con la sua associazione, della regolarità del gioco condotto da Max Giusti: a seguito delle sue segnalazioni, la Rai ha poi deciso di servirsi dei servizi del Codacons.

L'avvocato Donà ha registrato un video prima della puntata dell'11 gennaio 2009, quindi risalente a un anno fa. Nel video si vede bene come i concorrenti entrino in studio prima che i pacchi vengano smistati. I pacchi si trovano al centro dello studio in un apparente ordine casuale che si rivela poi essere ben motivato: al termine della puntata si è capito che erano in ordine di premio.

I concorrenti più scafati e veterani avevano capito il meccanismo, riuscendo talvolta ad approfittarne con l'aiuto, magari, di qualche altro concorrente, per rendere più semplice la memorizzazione dei numeri "fortunati".

"Numerosi concorrenti hanno approfittato nella passata stagione di questa situazione, individuando gli ultimi due pacchi della pila ricca portando in finale i 250.000 e 500.000 euro. La voce passava di concorrente in concorrente e c'era sempre qualcuno pronto ad approfittarne e a tenere le vincite alte".

La procedura è stata seguita per diverso tempo ed è ora oggetto di indagine, visto che all'epoca Donà ha presentato sul fatto un esposto alla Procura della Repubblica: "C'è un'indagine in corso. Il Pubblico Ministero sta sentendo dei testimoni, trovando conferme di quanto abbiamo spiegato".

Di fatto dopo questa segnalazione la Rai non ha rinnovato l'accordo con l'Unione Nazionale Consumatori, preferendo il Codacons.

La domanda nasce spontanea: la procedura è figlia dell'ingenuità dei responsabili o è stato un mezzuccio per invitare i concorrenti a scoprire il pacco da 500.000 e alzare gli ascolti?

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