venerdì 17 settembre 2010

Agricoltura marsalese: Di Pietro si impegna?

Venerdì 3 settembre ho pubblicato una lettera aperta sulla vitivinicoltura marsalese, scritta dal mio amico Oscar Zappalà.

Lui e sua moglie non vivono più in Sicilia ma vicino a Milano, come tantissimi siciliani, e dopo la lettera pubblicata in questo giornale non si è fermato affatto: ha mandato il suo scritto/denuncia a politici, cantine del Nord...

Incredibilmente gli ha risposto, puntualmente, l'onorevole Antonio Di Pietro! Prima di pubblicare cosa ha risposto ad Oscar il leader dell'Italia dei Valori riepilogo un po' la lettera di Zappalà:

"Ho deciso di scrivere per denunciare una situazione di strozzinaggio ormai divenuta nel corso di questi ultimi anni pressoché insostenibile, messa in atto dalle cantine del marsalese nei confronti degli agricoltori locali. [...]

Come giustificano le cantine che a farne le spese della crisi debbano essere soltanto gli agricoltori/produttori? Il ricarico delle spese al limite, lo si fa sui consumatori finali non sui coltivatori diretti che già nel corso degli ultimi 3 anni hanno visto più che dimezzato il prezzo di acquisto delle loro uve.

Di recente sono stato personalmente ad intervistare gestori di cantine della provincia di Asti ed ho chiesto loro quanto pagano al quintale uve di alta gradazione (18-22 gradi). Volete sapere la risposta? Tenetevi forte.... 80 euro al quintale! Contro le "8" del nostro territorio. E la crisi mi risulta che sia un po' dappertutto, non solo in Sicilia! Mi hanno anche raccontato che nella loro zone alcune cantine hanno tentato di abbassare i prezzi a 40-45 euro al quintale e c'è stato un immediato rifiuto/rivolta dei coltivatori locali i quali hanno dichiarato essere impossibile vivere di agricoltura applicando tariffe così basse. [...]

Le cantine del marsalese in pratica pagano un quintale di uva, ed incassano il prezzo dello stesso vendendo una singola bottiglia di Marsala. Questo significa che guadagno 60/70 volte la posta rispetto ad un agricoltore che ci deve dedicare tempo e fatica per un anno intero. Vi sembra una proporzione onesta questa? Non è una situazione scandalosa e vergognosa? [...]
Oscar Zappalà".

Gentile Oscar, rispondo alla sua mail del 2 settembre, scusandomi per il ritardo. La ringrazio molto per le sue parole di stima e di fiducia, ma soprattutto per averci segnalato la difficile situazione che stanno vivendo gli agricoltori del Marsalese.

I piccoli e medi agricoltori - motore e cuore dell'agricoltura italiana - sono un valore soprattutto per le loro capacità di adattamento e l'agricoltura è da sempre un settore trainante della nostra economia; per questo motivo ribadisco che è nostro dovere difendere le esigenze della categoria, soprattutto in questo momento drammatico di crisi economica.

A proposito della sua richiesta di intervento, le comunico che presenteremo un'interrogazione parlamentare in merito. A tal proposito, sarà contattato dal nostro Ufficio Legislativo presso la Camera dei Deputati.

La informo che su queste tematiche può scrivere anche al senatore Idv Aniello di Nardo, Componente della Commissione "IX Agricoltura e produzione agroalimentare" (aniello.dinardo@camera.it).

La ringrazio di cuore per il sostegno alla nostra dura lotta di opposizione contro la deriva antidemocratica a cui stiamo andando incontro, subdolamente ormai da anni.
Cordialmente, Antonio Di Pietro

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