lunedì 20 settembre 2010

Ecco la nuova Suzuki Swift

Rivoluzione nascosta per la piccola giapponese, più lunga e dotata. Da 9.490 €.

Auto nuova e nessuno stravolgimento di stile. Questo è stato l'imperativo dei tecnici e designer giapponesi nello sviluppo della nuova Suzuki Swift, quarta generazione dell'apprezzata compatta giapponese.

Al debutto anche sul mercato italiano, la piccola Swift si presenta con il noto aspetto dinamico e originale che tanta fortuna ha portato alla terza serie del 2005. Quello che stupisce nella nuova Suzuki Swift è proprio questa capacità di trasformarsi in qualcosa di più e di diverso allungando il pianale, offrendo più spazio per i passeggeri e rivedendo profondamente qualità e quantità degli equipaggiamenti.

Anche il prezzo base di lancio, fissato in 9.490 euro (con rottamazione) per la Swift 1.2 L, vuole confermare un posizionamento di mercato orientato alla convenienza e alla praticità di utilizzo.

Quella che può sembrare una scelta di stile conservatrice nei confronti dell'attuale modello è in realtà un indirizzo di continuità formale dovuto allo sviluppo di design avviato qualche anno fa, nella fase di maggior successo della Swift.

A dispetto delle apparenze la nuova Suzuki Swift si differenzia in maniera sensibile dal modello uscente, come dimostrano i 9 cm in più di lunghezza che portano la quota complessiva a 385 cm.

Esternamente le differenze principali si possono riassumere nella sagoma ad U dell'insieme calandra/paraurti anteriore, nell'ancora più marcata definizione della "spalla" laterale e della linea di cintura a cuneo. Non meno importante è l'irrobustimento del montante posteriore e la ripetizione della U in coda.

Grandi novità nell'abitacolo, dove all'adozione di materiali e plastiche di qualità superiore è stato aggiunto il tocco di finiture argentate, la disposizione dei comandi audio-telefonici al volante e l'aggiunta di numerosi e pratici vani portaoggetti. Al centro della strumentazione appare ora un nuovo display multifunzione.

La strategia di rinnovamento impostato dalla Casa nipponica nella definizione della nuova Suzuki Swift ha preso come punti cardine imprescindibili l'adozione di una meccanica all'altezza delle aspettative di mercato, con una scelta fra carrozzeria 3 o 5 porte, trazione anteriore o integrale permanente, motore benzina o diesel (tutti Euro 5) che permette un'ampia possibilità di personalizzazione.

Il lavoro di aggiornamento estetico effettuato sulla nuova Suzuki Swift appare ben riuscito già ad una prima occhiata, lasciando nell'osservatore la netta impressione di trovarsi di fronte ad una vettura nuova e moderna.

Questa prima sensazione viene subito confermata dall'aspetto gradevole e accogliente degli interni, rivisti in maniera razionale ed ergonomica. Plancia, console centrale e pannelli porta sono realizzati con plastiche dalla finitura "alla giapponese", ovvero impeccabili e robuste, ma senza particolari voli di fantasia. La soglia d'ingresso è ottima davanti e un po' più bassa per i sedili posteriori, ma una volta a bordo si può godere di ampio spazio in larghezza, in altezza e per le gambe.

La guida della nuova Suzuki Swift è facile e rassicurante, come se la si conoscesse da sempre. Cambio di facile manovrabilità, sterzo reattivo e di rapido riallineamento, assetto sincero e dall'appoggio sicuro sono alcuni degli ingredienti che fanno apprezzare il viaggio sulla rinnovata compatta nipponica.

L'insonorizzazione è di buon livello e anche la climatizzazione si riesce a regolare con sufficiente precisione. Il motore 1.2 VVTI è perfetto per la guida cittadina, con un brio inaspettato che emerge non appena si sale un po' di giri; anche in autostrada il piccolo 4 cilindri è in grado di dare uno spunto interessante alla Swift, niente affatto intimorita dai lunghi viaggi.

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