In aereo come in metro: la terza classe del futuro.
L'idea di una società inglese: sgabelli a bordo per aumentare i passeggeri e abbassare il prezzo.
Sgabelli al posto delle poltroncine. Seduti come nella metrò, uno di fronte all'altro: questa l'idea bizzarra di una società inglese specializzata nel design interno degli aerei. A dire il vero ha poco a che fare con il lusso: il concetto presentato dalla "Design Q" ricorda più i grossi apparecchi militari per il trasporto delle truppe.
I passeggeri siedono su degli sgabelli posti ai lati e nel corridoio. Come sull'autobus o in metropolitana gli sguardi dei viaggiatori s'incrociano. Si risparmierà, però, sul prezzo del biglietto.
Lo scopo del futuristico aereo ridotto all'osso negli interni è presto spiegato: tagliare i costi, aumentare il numero di viaggiatori e pazienza se il viaggio risulterà scomodo e sgradevole.
La soluzione si prospetta come ideale per più fanatici del low cost, per gli studenti squattrinati e per chi preferisce voli senza troppi fronzoli.
"Sedersi uno di fronte all'altro non è la situazione ideale", ammette uno dei fondatori della società. A beneficiarne sarebbero però sia il vettore (che aumenta il fatturato), e i passeggeri (fino al 30 per cento in meno sul prezzo del posto). "Consideriamo l'intero concetto da un punto di vista commerciale. A diminuire non sarebbe solo lo spazio, il lusso e le voluminose poltrone ma soprattutto il prezzo del biglietto".
Se l'obiettivo principale è riuscire a infilare un maggiore numero di persone sull'aereo (il 50 per cento in più) eliminando numerose file di posti a sedere a favore degli sgabelli, l'idea è quella d'impiegare il singolare arredamento soprattutto sulle tratte brevi, ovvero sui voli da 30-80 minuti.
A qualcosa del genere aveva pensato qualche tempo fa la compagnia aerea Ryanair: la società irlandese è difatti in trattative con l'americana Boeing per adattare gli aerei trasformando le consuete voluminose poltrone in "seggiole verticali". Questi viaggiatori non starebbero proprio in piedi, in senso letterale, ma appoggiati quasi verticalmente a dei trespoli forniti di imbracatura di sicurezza.
L'idea di una società inglese: sgabelli a bordo per aumentare i passeggeri e abbassare il prezzo.
Sgabelli al posto delle poltroncine. Seduti come nella metrò, uno di fronte all'altro: questa l'idea bizzarra di una società inglese specializzata nel design interno degli aerei. A dire il vero ha poco a che fare con il lusso: il concetto presentato dalla "Design Q" ricorda più i grossi apparecchi militari per il trasporto delle truppe.
I passeggeri siedono su degli sgabelli posti ai lati e nel corridoio. Come sull'autobus o in metropolitana gli sguardi dei viaggiatori s'incrociano. Si risparmierà, però, sul prezzo del biglietto.
Lo scopo del futuristico aereo ridotto all'osso negli interni è presto spiegato: tagliare i costi, aumentare il numero di viaggiatori e pazienza se il viaggio risulterà scomodo e sgradevole.
La soluzione si prospetta come ideale per più fanatici del low cost, per gli studenti squattrinati e per chi preferisce voli senza troppi fronzoli.
"Sedersi uno di fronte all'altro non è la situazione ideale", ammette uno dei fondatori della società. A beneficiarne sarebbero però sia il vettore (che aumenta il fatturato), e i passeggeri (fino al 30 per cento in meno sul prezzo del posto). "Consideriamo l'intero concetto da un punto di vista commerciale. A diminuire non sarebbe solo lo spazio, il lusso e le voluminose poltrone ma soprattutto il prezzo del biglietto".
Se l'obiettivo principale è riuscire a infilare un maggiore numero di persone sull'aereo (il 50 per cento in più) eliminando numerose file di posti a sedere a favore degli sgabelli, l'idea è quella d'impiegare il singolare arredamento soprattutto sulle tratte brevi, ovvero sui voli da 30-80 minuti.
A qualcosa del genere aveva pensato qualche tempo fa la compagnia aerea Ryanair: la società irlandese è difatti in trattative con l'americana Boeing per adattare gli aerei trasformando le consuete voluminose poltrone in "seggiole verticali". Questi viaggiatori non starebbero proprio in piedi, in senso letterale, ma appoggiati quasi verticalmente a dei trespoli forniti di imbracatura di sicurezza.
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