venerdì 2 luglio 2010

"Munnizza" a Mazara: lo sfogo di una cittadina

Raccolgo lo sfogo di una cittadina veramente e giustamente "incazzata" che mi ha scritto la propria rabbia per la situazione "munnizza" a Mazara del Vallo. Ho visto le foto scattate giovedì pomeriggio (1° luglio) e sono rimasto veramente sconvolto.

Stanotte, per fortuna, hanno tolto tutto.
Ecco cosa mi ha scritto Catia Pace:

Da domenica 27 giugno ci ritroviamo a vivere e convivere con i rifiuti di mezza città mazarese. In teoria, alcune zone della città hanno a loro disposizione i bidoni della raccolta differenziata ma, per comodità, praticità e svogliatezza (nel suddividere la spazzatura a casa) ci si ritrova a cercare in qualche punto di periferia i cassonetti.

Degli operatori ecologici nemmeno la traccia. Si prova invano a chiamare il call-center ma nessuno risponde. Adesso il risultato è questo che vedete nelle immagini! Qui a Mazara, zona "stadio comunale" (tra la via Diodoro Siculo e via Favara Scurto), la situazione è abbastanza critica: sommersi dalla 'monnezza' e dalla puzza, col relativo proliferare di insetti.

La sera di giovedì 24 mi sono ritrovata a chiamare, per ben due volte, i vigili del fuoco: qualcuno, abbastanza 'intelligente', ha pensato bene di appiccare il fuoco sia nei cassonetti sia a terra, dove risiedevano la maggior parte dei rifiuti. I vigili del fuoco sono giunti sul posto a svolgere il proprio lavoro per ben tre volte.

All'odore della plastica bruciata si aggiungeva anche chissà quale altra sostanza cancerogena, buttata dalla gente, rendendo l'aria completamente irrespirabile. Ci ritroviamo a luglio, col caldo di questi giorni, a dover stare con le finestre chiuse. E per chi, come me, non ha l'aria condizionata è davvero complicata da gestire una giornata!

A tal proposito, io e la mia famiglia, stiamo pensando seriamente di abbandonare per qualche periodo la nostra abitazione, trasferendoci chissà dove: a casa di qualche parente, per respirare un po' d'aria sana.

Nel mentre scrivo questa lettera di protesta e di disgusto, sento provenire da fuori un rumore simile a quello dei camion raccolta-rifiuti: mi affaccio e mi rallegro perchè penso che forse non occorre inviare questa e-mail ad Enzo.

Entusiasmo spento all'istante dalla delusione nel vedere il piccolo furgoncino raccolta-rifiuti ribaltare il proprio carico sul camion grande e lasciare tutto quest'obbrobrio lì dove si trova! Mi rendo conto che hanno usato la zona come punto di incontro.

Ringraziando chi di dovere, porgo i miei più distinti saluti. Con molta stima nei confronti di Enzo, un grazie particolare per il lavoro svolto giornalmente e per la Sua disponibilità. E chiedo scusa per lo sfogo.
Catia Pace
Mazara del Vallo, giovedì 1 luglio 2010

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