venerdì 8 ottobre 2010

Michele Misseri: L'avevo già toccata un'altra volta

"L'avevo già toccata un'altra volta": lo ha detto Michele Misseri al giudice per le indagini preliminari nelle dichiarazioni durante l'udienza di convalida del fermo disposto nei suoi confronti. Un'ammissione che lascerebbe aperte le ipotesi secondo le quali Sara avrebbe raccontato a qualcuno le avances dello zio.

La conferma arriva dall'autopsia: Sarah Scazzi, la giovane uccisa dallo zio lo scorso 26 agosto, è stata strangolata. Resta da accertare se sia stata anche violentata dopo la morte. E insieme alla conferma arriva la rabbia per un omicidio bestiale. Davanti alla casa di Sarah è apparso questo striscione: "Pena di morte per lo 'zio' animale".

È stato portato dalla madre di uno dei compagni di scuola di Sarah: "È una mia iniziativa personale perché sono mamma di due figli della stessa età di Sarah".

"È inutile parlare di pena di morte", ha detto Valentina Misseri durante un collegamento del La Vita in Diretta su Raiuno. "Sarebbe per lui la via più facile. Mio padre deve rimanere a vita in galera e vedere scorrere lentamente gironi".

Intanto i medici sono al lavoro e dicono: "È trascorso troppo tempo da quando Sarah è stata uccisa e gettata nel pozzo. Per questo motivo ho fatto alcuni prelievi e alcuni tamponi per chiarire l'aspetto della violenza sessuale. Per quanto riguarda il resto, confermo che sul collo della ragazza abbiamo trovato segni di strangolamento".

A una precisa domanda sull'aspetto del corpo di Sarah, il medico aggiunge: "Il volto è sfigurato, sul corpo ci sono segni di putrefazione avanzata. La permanenza nell'acqua ha danneggiato i tessuti, Sarah è irriconoscibile. Per questo ho consigliato, anzi quasi obbligato, la madre a non vederla. Le ho spiegato che la cosa migliore è mantenere il ricordo, l'immagine di sua figlia com'era in vita".

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