Il 9 novembre 1989 cadeva il muro di Berlino: per 28 anni era stato il simbolo della Guerra fredda. Oggi festeggiamenti nella capitale tedesca, fra luci e ombre.
All'inizio (il 13 agosto del 1961) era solo un reticolo spinato. Ma già quindici giorni dopo era una barriera alta circa tre metriemezzo che, improvvisamente, divideva in due Berlino. Unmurolungo 166 km che separava la Germania dell'Est dalla Repubblica federale tedesca.
Una "cortina di ferro" che per 28 anni è stata il simbolo della "Guerra fredda" e che con il suo "crollo", il 9 novembre 1989, ha rappresentato anche la fine del blocco sovietico e dei regimi comunisti in Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania.
Quel 9 novembre di 20 anni fa è stato il giorno più felicedella storia recente della Germania. E come tale oggi verrà ricordato a Berlino, dove ci sarà un imponente celebrazione a cui parteciperanno decine di capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo (tranne il presidente Usa Barack Obama).
Eppure, a 20 anni da quel giorno che comunque ha segnato la storia dell'Europa (e non solo), in Germania non tutti sono contenti della riunificazione (avvenuta ufficialmente il 3ottobre 1990): secondo un sondaggio per le ricerche di mercato, un tedesco su otto vorrebbe tornare indietro. Anche perché il processo di riunificazione reale fra Est e Ovest è tuttaltro che concluso. Soprattutto a livello economico.
Basti pensare che, secondo gli ultimi dati, il reddito pro capite delle regioni orientali è oggi pari al 70%di quelle occidentali.
Nessun commento:
Posta un commento