Il professore si è limitato a mandarlo a struccarsi e a cambiarsi. Ma per la direzione scolastica "il fatto è grave e va sanzionato"
Si è presentato in classe vestito da donna, ora rischia la sospensione e il 5 in condotta. Sono queste le "punizioni esemplari" proposte dal preside del liceo linguistico Manzoni per un gesto che considera "completamente fuori luogo" da parte di uno studente.
Quando l'insegnante di matematica è entrato in aula, ha trovato il ragazzo sedicenne truccato in volto, con una parrucca e un baschetto in testa.
Dopo avergli chiesto di lasciare la lezione, perché "elemento di distrazione per le compagne", il professore ha fatto relazione sull'episodio al preside, che ha fissato per venerdì prossimo un consiglio di classe straordinario in cui saranno decise le eventuali sanzioni.
Pino Polistena, il dirigente della scuola: "Per un gesto del genere, i professori potrebbero anche proporre il 5 in condotta agli scrutini.Qualunque fosse la ragione del gesto bisogna dare una risposta ferma, per rimarcare la necessità del decoro a lezione".
Cinque, voto che con la riforma Gelmini significa bocciatura, se confermato a fine anno.
Le compagne del ragazzo, l'unico maschio in una classe con ventidue iscritti, lo difendono:
"Era evidente da subito che si trattava di uno scherzo innocente e non di una provocazione lo avevamo concordato assieme e davvero non c'era nulla di male".
Roberto Galimberti, l'insegnante che ha chiesto al ragazzo di lasciare la classe e non tornarci prima di essersi struccato e sistemato, difende la sua scelta:
"Non gli ho dato note né ho voluto in alcun modo sgridarlo, semplicemente averlo in aula così agghindato rendeva difficile fare lezione, le ragazze non riuscivano a concentrarsi. Ho chiesto di togliersi dalle labbra il rossetto e di cambiare il giubbottino che indossava, poi lo ho riammesso a lezione senza problemi".
Roberto Galimberti: "Non mi sento certo offeso, ho trovato il tutto un po' stravagante, non grave".
Nel frattempo il ragazzo si è scusato con l'insegnante, per Galimberti la cosa è finita lì. Ma con l'annuncio dell'avvio del procedimento disciplinare da parte del preside, l'aspetto stravagante della vicenda passa in secondo piano.
Pino Polistena: "I ragazzi devono capire che la scuola è un posto serio, un luogo di formazione e crescita che va salvaguardato in ogni modo".
Nessun commento:
Posta un commento