Marrazzo: "Mi impedirono di tirare su i pantaloni, mi sentivo come sequestrato".
L'ex governatore: "Erano solo due persone, fui trattato con violenza. Cocaina? Sporadicamente e solo con i trans".
Durante la deposizione di due giorni fa, l'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo ha contraddetto le versioni date dai carabinieri arrestati, secondo i quali a via Gradoli c'era anche il pusher Gianguarino Cafasso, morto nello scorso settembre.
"Ribadisco che nell'abitazione di Natalie entrarono solo due persone che mi trattarono con estrema durezza e con violenza. Mi spinsero in un angolo impedendomi di tirare su i pantaloni che mi stavo levando quando sono entrate".
"In tale modo, per il mio abbigliamento mi trovavo in uno stato psicologico di inferiorità e umiliazione. Inoltre in più occasioni vennero a contatto con me quasi a volermi intimidire, come per farmi capire che erano armati. Per tutto quel tempo sono stato costretto a stare nella stanza da letto e solo in un'occasione mi sono affacciato sulla soglia della porta ed ho potuto vedere con chiarezza che vi erano solo due persone, oltre a Natalie".
"Mi sentivo come se fossi stato sequestrato. Natalie, invece, per qualche tempo mi è sembrato essere stata collocata fuori del balcone, ho dedotto questo dalla circostanza che l'ho vista passare davanti alla stanza da letto spinta verso il balcone, e dal luogo dove mi trovavo per qualche tempo non l'ho più vista. Ho deciso di andare in via Gradoli improvvisamente la mattina del tre luglio; nessuno poteva conoscere questa mia intenzione. Ho comunicato questa mia intenzione a Natalie solo poco tempo prima di muovermi per recarmi da lei".
"Preciso che la somma che avevo nel portafogli al momento di entrare nell'appartamento di Natalie era di soli 3.000 euro; 1.000 euro e non 3.000 come ho detto in precedenza li ho appoggiati su un tavolinetto e gli altri 2.000 euro erano rimasti nel mio portafoglio per mie necessità. Non dovevo, in altri termini, consegnarli a Natalie. Successivamente, come ho detto, la somma di 2.000 euro contenuta nel portafogli è stata sottratta dai due carabinieri entrati".
Coca sporadicamente e solo con i trans. Quanto alla droga, Marrazzo ha detto: "Mi è capitato sporadicamente di aver consumato cocaina solo durante questa tipologia di incontri". Aggiungendo di far uso di droga solo occasionalmente ed in compagnia di transessuali. Di Natalie, Marrazzo dice di conoscerlo "già da qualche tempo e di essere stato con lei in qualche altra occasione, ma non più di due-tre volte dal gennaio di quest'anno. Non so dire con precisione da quanto conosco Natalie".
Marrazzo riconosce poi di aver avuto "altri incontri di questo tipo con un'altra persona, un certo Blenda, nome che ho letto sui giornali e che mi sembra di ricordare. Nell'occasione di un incontro con Blenda ricordo che è passato anche un altro trans del quale non rammento il nome. Mi sembra che ho avuto solo due incontri con Blenda".
"Ribadisco che il 3 luglio quando sono entrato in casa di Natalie non ho visto alcun piatto di cocaina. Ho visto invece la cocaina nel piatto solo dopo l'irruzione dei due carabinieri e non ho visto chi ha collocato il piatto con la cocaina".
"Né Blenda o Natalie mi hanno mai chiesto del denaro o ricattato in relazione a foto o video che mi ritraevano. Non sono a conoscenza di video o foto scattate da Blenda in occasione di questi incontri ma il mio stato confusionale negli stessi dovuto all'assunzione occasione della cocaina non mi mette in condizioni di saperlo. Non ricorso se ho dato a Natalie degli assegni per pagare le sue prestazioni, assegni poi restituitimi in cambi di contanti".
L'ex governatore: "Erano solo due persone, fui trattato con violenza. Cocaina? Sporadicamente e solo con i trans".
Durante la deposizione di due giorni fa, l'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo ha contraddetto le versioni date dai carabinieri arrestati, secondo i quali a via Gradoli c'era anche il pusher Gianguarino Cafasso, morto nello scorso settembre.
"Ribadisco che nell'abitazione di Natalie entrarono solo due persone che mi trattarono con estrema durezza e con violenza. Mi spinsero in un angolo impedendomi di tirare su i pantaloni che mi stavo levando quando sono entrate".
"In tale modo, per il mio abbigliamento mi trovavo in uno stato psicologico di inferiorità e umiliazione. Inoltre in più occasioni vennero a contatto con me quasi a volermi intimidire, come per farmi capire che erano armati. Per tutto quel tempo sono stato costretto a stare nella stanza da letto e solo in un'occasione mi sono affacciato sulla soglia della porta ed ho potuto vedere con chiarezza che vi erano solo due persone, oltre a Natalie".
"Mi sentivo come se fossi stato sequestrato. Natalie, invece, per qualche tempo mi è sembrato essere stata collocata fuori del balcone, ho dedotto questo dalla circostanza che l'ho vista passare davanti alla stanza da letto spinta verso il balcone, e dal luogo dove mi trovavo per qualche tempo non l'ho più vista. Ho deciso di andare in via Gradoli improvvisamente la mattina del tre luglio; nessuno poteva conoscere questa mia intenzione. Ho comunicato questa mia intenzione a Natalie solo poco tempo prima di muovermi per recarmi da lei".
"Preciso che la somma che avevo nel portafogli al momento di entrare nell'appartamento di Natalie era di soli 3.000 euro; 1.000 euro e non 3.000 come ho detto in precedenza li ho appoggiati su un tavolinetto e gli altri 2.000 euro erano rimasti nel mio portafoglio per mie necessità. Non dovevo, in altri termini, consegnarli a Natalie. Successivamente, come ho detto, la somma di 2.000 euro contenuta nel portafogli è stata sottratta dai due carabinieri entrati".
Coca sporadicamente e solo con i trans. Quanto alla droga, Marrazzo ha detto: "Mi è capitato sporadicamente di aver consumato cocaina solo durante questa tipologia di incontri". Aggiungendo di far uso di droga solo occasionalmente ed in compagnia di transessuali. Di Natalie, Marrazzo dice di conoscerlo "già da qualche tempo e di essere stato con lei in qualche altra occasione, ma non più di due-tre volte dal gennaio di quest'anno. Non so dire con precisione da quanto conosco Natalie".
Marrazzo riconosce poi di aver avuto "altri incontri di questo tipo con un'altra persona, un certo Blenda, nome che ho letto sui giornali e che mi sembra di ricordare. Nell'occasione di un incontro con Blenda ricordo che è passato anche un altro trans del quale non rammento il nome. Mi sembra che ho avuto solo due incontri con Blenda".
"Ribadisco che il 3 luglio quando sono entrato in casa di Natalie non ho visto alcun piatto di cocaina. Ho visto invece la cocaina nel piatto solo dopo l'irruzione dei due carabinieri e non ho visto chi ha collocato il piatto con la cocaina".
"Né Blenda o Natalie mi hanno mai chiesto del denaro o ricattato in relazione a foto o video che mi ritraevano. Non sono a conoscenza di video o foto scattate da Blenda in occasione di questi incontri ma il mio stato confusionale negli stessi dovuto all'assunzione occasione della cocaina non mi mette in condizioni di saperlo. Non ricorso se ho dato a Natalie degli assegni per pagare le sue prestazioni, assegni poi restituitimi in cambi di contanti".
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