Denise Pipitone, processo rinviato a dicembre.
Protesta la madre della bambina, Piera Maggio.
Il Gup di Marsala Lucia Fontana ha rinviato al 18 dicembre l'udienza preliminare del processo per il sequestro della piccola Denise.
L'imputata principale, Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, accusata di sequestro di persona, non era presente in aula.
Protesta la madre della bambina, Piera Maggio.
Il Gup di Marsala Lucia Fontana ha rinviato al 18 dicembre l'udienza preliminare del processo per il sequestro della piccola Denise.
L'imputata principale, Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, accusata di sequestro di persona, non era presente in aula.
Ma ieri si era recata in tribunale per consegnare una lettera. Nella missiva si professa innocente e dice di volere rinunciare a essere presente al processo per evitare la pressione dei media.
Il legale dell'indagata, Gioacchino Sbacchi, nell'udienza di questa mattina ha sostenuto la competenza del tribunale dei minori, in quanto Jessica all'epoca dei fatti era minorenne. Il giudice si è riservato di decidere sull'istanza ma, intanto, il processo è stato rinviato.
E questo ha fatto risentire la parte offesa. La madre di Denise, Piera Maggio assieme al suo avvocato, Giacomo Frazzitta, ha deciso di scrivere una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
"Non è possibile che a 5 anni dalla scomparsa sia stata fatta soltanto un'udienza preliminare. Non si conoscono, poi, i motivi di questo rinvio".
Il Gup, in attesa della decisione sull'istanza presentata dalla difesa, non si è pronunciato sulla costituzione di parte civile dei genitori di Denise, la Maggio e il marito Tony Pipitone, e del padre naturale della bimba, Piero Pulizzi, che ha annunciato di volersi costituire parte civile:
"non contro mia figlia Jessica ma per sapere tutta la verità sulla scomparsa di mia figlia Denise".
Il legale dell'indagata, Gioacchino Sbacchi, nell'udienza di questa mattina ha sostenuto la competenza del tribunale dei minori, in quanto Jessica all'epoca dei fatti era minorenne. Il giudice si è riservato di decidere sull'istanza ma, intanto, il processo è stato rinviato.
E questo ha fatto risentire la parte offesa. La madre di Denise, Piera Maggio assieme al suo avvocato, Giacomo Frazzitta, ha deciso di scrivere una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
"Non è possibile che a 5 anni dalla scomparsa sia stata fatta soltanto un'udienza preliminare. Non si conoscono, poi, i motivi di questo rinvio".
Il Gup, in attesa della decisione sull'istanza presentata dalla difesa, non si è pronunciato sulla costituzione di parte civile dei genitori di Denise, la Maggio e il marito Tony Pipitone, e del padre naturale della bimba, Piero Pulizzi, che ha annunciato di volersi costituire parte civile:
"non contro mia figlia Jessica ma per sapere tutta la verità sulla scomparsa di mia figlia Denise".
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