Una ricerca del blog "La fuga dei talenti" rivela che ogni anno lo Stato perderebbe 2 miliardi di dollari: tutti soldi spesi per la formazione di giovani professionisti, poi regalati all'estero
Che i cervelli in fuga siano un problema per l'Italia, questa non è una novità. Adesso però possiamo sapere con esattezza quanto costa al Paese la perdita dei giovani neolaureati. In tutto 1 miliardo 761 milioni 37mila e 200 dollari. Lo rivela il blog "La fuga dei talenti".
L'ammontare delle risorse si riferisce all'investimento operato dal sistema-Italia nella formazione di questa consistente fetta di neolaureati, che poi sceglie di emigrare all’estero.
In partenza 11.700 giovani ogni anno.
Il dato è stato ricavato incrociando gli ultimi dati Ocse (riferiti al 2006) sulla spesa per l'istruzione in Italia e il "Rapporto sulla situazione sociale nel Paese 2007" del Censis (2006). Il blog ha calcolato che, se moltiplichiamo la spesa complessiva stimata dall'Ocse per ciascun giovane italiano dalla scuola primaria fino all'università (150mila e 516 dollari), per il numero dei giovani espatriati (almeno 11.700), otteniamo un totale di oltre un miliardo e 700 milioni di dollari.
Questa cifra evidenzia l'enorme spreco di risorse (i soldi spesi per la formazione di giovani professionisti, poi "regalati" a Paesi stranieri), dovuto soprattutto all'assenza di meritocrazia e alla poca partecipazione attiva degli under 40 nei processi decisionali in Italia.
Ai quasi due miliardi di dollari sprecati in un anno dal nostro Paese, fa da contraltare lo scarso afflusso di "cervelli" stranieri in Italia: come ha documentato la recente ricerca della Fondazione Rodolfo De Benedetti, in Italia per ogni cento laureati nazionali ce ne sono 2,3 stranieri, contro una media Ocse di 10,45.
Che i cervelli in fuga siano un problema per l'Italia, questa non è una novità. Adesso però possiamo sapere con esattezza quanto costa al Paese la perdita dei giovani neolaureati. In tutto 1 miliardo 761 milioni 37mila e 200 dollari. Lo rivela il blog "La fuga dei talenti".
L'ammontare delle risorse si riferisce all'investimento operato dal sistema-Italia nella formazione di questa consistente fetta di neolaureati, che poi sceglie di emigrare all’estero.
In partenza 11.700 giovani ogni anno.
Il dato è stato ricavato incrociando gli ultimi dati Ocse (riferiti al 2006) sulla spesa per l'istruzione in Italia e il "Rapporto sulla situazione sociale nel Paese 2007" del Censis (2006). Il blog ha calcolato che, se moltiplichiamo la spesa complessiva stimata dall'Ocse per ciascun giovane italiano dalla scuola primaria fino all'università (150mila e 516 dollari), per il numero dei giovani espatriati (almeno 11.700), otteniamo un totale di oltre un miliardo e 700 milioni di dollari.
Questa cifra evidenzia l'enorme spreco di risorse (i soldi spesi per la formazione di giovani professionisti, poi "regalati" a Paesi stranieri), dovuto soprattutto all'assenza di meritocrazia e alla poca partecipazione attiva degli under 40 nei processi decisionali in Italia.
Ai quasi due miliardi di dollari sprecati in un anno dal nostro Paese, fa da contraltare lo scarso afflusso di "cervelli" stranieri in Italia: come ha documentato la recente ricerca della Fondazione Rodolfo De Benedetti, in Italia per ogni cento laureati nazionali ce ne sono 2,3 stranieri, contro una media Ocse di 10,45.
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