mercoledì 11 novembre 2009

No Crocifisso? No Natale e Pasqua!

Bisogna togliere il Crocifisso dalle scuole e uffici? Allora togliamo anche Natale, Pasqua...

Togliere il crocifisso? No grazie, cosa mai farà un pezzo di legno appeso? A me questo pensiero mette tristezza. Che fastidio dà? Anche la "laicità" talvolta sa essere intollerante. Vadano via dall'Italia se non va loro bene. E parlo da cattolico poco praticante ma rispettoso delle tradizioni religiose, proprio come lo sono gli altri nelle loro nazioni. E non è un caso di razzismo o di non rispetto.

Questa Europa lontana dai cittadini ed incurante delle usanze mette paura. E in Italia si parla solo di cose frivole. Svegliamoci! E' esagerato attribuire a un crocifisso appeso il potere di minare la libertà religiosa. Non ha mai creato problemi tranne a qualche fanatico. È il toglierlo che violerebbe sentimenti e valori della maggioranza degli italiani, secondo me.

La vera libertà (anche religiosa) sarebbe: appendi quello che vuoi. Non togliete i crocifissi, unite Budda e Allah. Non abbiamo chiamato noi gli stranieri per irritarli con i nostri crocifissi. È la nostra cultura: accettare o adeguarsi. E' vero che le istituzioni statali devono mantenersi laiche, ma che fastidio dà? Il ragionamento è troppo contorto! In Italia sono in grande maggioranza i cristiani e il crocifisso deve restare dove si trova.

Siamo in un Paese cattolico e da sempre sono appesi i crocifissi nelle stanze. Sarebbe un insulto per la nostra Italia. La corte di Strasburgo farebbe meglio a difendere l'Europa dagli islamici invece di difendere gli islamici che vogliono dettare legge in Europa.

Il crocifisso ci distingue per religiosità, generosità e fratellanza. Siamo orgogliosi di esporlo e non solo nelle aule delle scuole. Povera Italia, così insicura della propria identità da aggrapparsi ad un pezzo di legno. Con tutti i problemi che ci sono, occorre proprio dibattere su questa questione alquanto inutile?

Se da fastidio il crocifisso, perchè oggetto religioso, allora in Italia si dovrebbero togliere le vacanze di Natale, quelle di pasqua, il giorno di Ognissanti, il giorno dell'Immacolata. Inoltre non i dovrebbe parlare di San Giuseppe, di San Giovanni e le loro ricorrenze fatte anche di oggetti culturali e culinari caratteristici. Anche il patrono della città è un santo o una santa e in quel giorno non c'è scuola. Azzeriamo tutto e ripartiamo da capo?


L'Europa, ovviamente lascerebbe la Festa di Halloween... Che il Signore ci perdoni.
Enzo Amato

2 commenti:

  1. Spero veramente che il SIGNORE ci perdoni

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  2. Ma forse forse non ti sei accorto che da oltre cinquant'anni l'Italia è uno Stato laico, come recita la nostra Costituzione.
    Se proprio volessimo dire a qualcuno di cambiare Paese, dovrebbe essere chi non accetta la Costituzione su cui si fonda la nostra Repubblica (lo dico provocatoriamente).

    Se uno non vuole festeggiare il Natale, c'è forse qualcuno che lo obbliga? Non mi sembra: chi vuole lo festeggia, chi non vuole non lo festeggia. Gli atei lo festeggiano lo stesso? Ho il sospetto che lo facciano perchè è una festa che purtroppo appare sempre più decristianizzata. Per coerenza non dovrebbero festeggiarla, come per coerenza i cristiani non dovrebbero mai divorziare e dovrebbero andare in Chiesa almeno tutte le domeniche (incoerenti gli uni e incoerenti gli altri).

    L'osservazione su Halloween è qualunquista, oltre che scorretta. Che cos'è l'"Europa"? L'UE suppongo. Bene, in questa questione l'UE non c'entra nulla. E comunque non si è mai occupata di Halloween.

    E' vero: la libertà è "appendi quello che vuoi" ("o in alternativa niente", aggiungerei). Per ragioni di praticità, propenderei per la seconda ipotesi, il che non impedisce, ovviamente, ai cristiani di professare la loro fede davanti ai loro compagni, nè lo impedisce ai musulmani, ecc (laicità è spazio libero per la competizione di idee).

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