venerdì 6 novembre 2009

Strage in Texas al grido "Allah è grande"

Strage a Fort Hood (Texas) nella più grande base militare degli Stati Uniti: uno psichiatra militare di fede islamica che stava per essere inviato in Iraq ha aperto il fuoco in un edificio del complesso uccidendo dodici persone e ferendone una trentina, prima di essere a sua volta ferito. Il maggiore dell'esercito Malik Nidal Hassan, 39 anni, era un medico specialista in malattie mentali.

Sconvolto il presidente Barack Obama: "E' sconvolgente sapere che uomini e donne in uniforme muoiono in territori di guerra ma è ancora più sconvolgente quando questo avviene in territorio americano. Una orribile esplosione di violenza".

Resta da capire perché l'ufficiale inviato per aiutare i soldati con problemi mentali abbia aperto il fuoco in modo indiscriminato in un edificio amministrativo e medico del grande complesso militare. Secondo una fonte, il maggiore Hassan aveva detto ad alcune persone che era molto contrariato per la decisione di inviarlo in Iraq. Secondo altre fonti lo psichiatra aveva ricevuto valutazioni negative sulla qualità delle sue prestazioni professionali.

La sparatoria è avvenuta poco prima delle 13.30 locali al Soldier Rating and Processing Center della base, che è un importante punto di partenza per il trasferimento dei militari in teatri di guerra come l'Iraq e l'Afghanistan.

Lo psichiatra ha aperto all'improvviso il fuoco, usando almeno due pistole contro le persone che si trovavano negli uffici. La strage è stata interrotta da un poliziotto che ha aperto il fuoco contro lo sparatore. Dieci delle persone uccise erano soldati e l'undicesimo era un poliziotto.

Gran parte delle vittime sono soldati Usa che si trovavano al centro amministrativo per sbrigare le loro pratiche. La sparatoria ha fatto scattare immediatamente l'allarme nella base, che può ospitare oltre 50mila soldati.

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