venerdì 18 settembre 2009

A Marsala delinquenti picchiano coetanei

Si sentono forzuti, indomabili. Sono, spesso, un gruppo di coetanei che si assimilano in "branco".

Figli di famiglie benestanti, figli logorati forse dal denaro sempre a portata di mano, figli di una cultura che vede i genitori sempre più lontani dalla vita vissuta dei loro stessi figli, figli di un'Italia insalubre.

Si sentono superman quando aggrediscono persone che non fa parte della loro mandria. La realtà politica che li circonda, in realtà, è quella che li invita ad agguantare i fucili, a perseguitare gli extracomunitari e i "diversi".

La loro adrenalina ha un solo scopo: umiliare chi non rientra nella loro tribù.

Mi ha scritto un ragazzo marsalese, lettore del giornale e di "Gira Vota e Firria" (rimasto anonimo):

"Enzo, mi è successa una cosa davvero brutta, che non dovrebbe mai succedere in una città civile e decente. In poche parole, questa estate, dei 'tartari' hanno picchiato senza alcun motivo dei miei amici, dato che noi non possiamo proprio metterci contro di loro perchè siamo troppo "soli", troppo pochi, troppo fifoni.

Non se ne parla proprio di denunciarli, perchè sennò quelli s'arricampano con tutta la banda e armata per giunta. Ho pensato che una soluzione fattibile, per evitare questo tipo di cose, sarebbe la presenza di più Polizia e Carabinieri per le strade.

Quindi dato che non ci ascolteranno mai, iniziare a rompere le palle anche sui media, su Messenger, su facebook. Il passaparola si fa in un attimo, saremo migliaia!

Però si deve anche fare un qualcosa di formale, tipo inviare un e-mail a qualcuno in particolare o cose del genere... Insomma io chiedo semplicemente che la sera ci siano due o più persone delle forze dell'ordine che si fanno una "passiata", tenendo d'occhio la situazione.

A chi dobbiamo rivolgerci? Facciamolo per Marsala
" [G. P.].

Episodi con questi branchi protagonisti ne succedono tutti i giorni a Marsala. La sicurezza va a farsi fottere, i giovani hanno paura di uscire la sera, e specialmente adesso che si avvicina l'inverno. Si sentono "super-eroi" i ragazzi quasi ventenni che manifestano con la forza la loro "unione" scagliata spesso contro i giovani della propria città.

L'organizzazione che si danno, somiglia tanto alle associazioni a delinquere, alle cosche regolamentate: chi fa parte di questa combriccola protegge, rispetta ed incoraggia l'azione delinquenziale dei loro "pivelli capi".

Questi meschini esaltano al razzismo, al sopruso ai meridionali, al maltrattamento degli immigrati. Capisco anche lo smarrimento dei genitori di questi criminali: ma questi "genitori" non vedono niente di stano nei comportamenti dei loro figli?

Non notano le loro "passioni", le loro camere addobbate? Di nulla si accorgono? Ma cosa hanno in casa degli sconosciuti?
Enzo Amato

Nessun commento:

Posta un commento