
Uno studio avviato 38 anni fa nel Regno Unito ha rivelato che alcol e sigarette accorciano la vita.
Che fumo, ipertensione e colesterolo alto costituiscano un rischio per la salute e siano i principali responsabili della morte degli uomini di mezza età è cosa risaputa. Ora però i medici hanno per la prima volta quantificato la differenza tra l'aspettativa di vita di chi vive in modo sano e chi no.
Il dato è emerso da uno studio commissionato alla fine degli anni '60 dalla "British Heart Foundation", che per quasi 40 anni ha tenuto sotto osservazione oltre 19mila uomini britannici di mezza età. Un'indagine lunga e approfondita, da cui è emerso che gli individui di sesso maschile negli "anta" che non rinunciano al vizio della sigaretta o non adottano abitudini alimentari o stili di vita tali da mantenere pressione sanguigna e colesterolo entro i livelli corretti, sacrificano di fatto tra i 10 e 15 anni della propria esistenza.

Inoltre, in presenza di ulteriori elementi determinanti quali obesità e diabete, l'aspettativa di vita dei soggetti del primo gruppo si è rivelata addirittura più breve, scendendo a 20 anni, mentre quella dei soggetti sani è rimasta sostanzialmente invariata.
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