martedì 15 settembre 2009

La pillola per dimenticare il passato

Vi ricordate l'espressione, esposta molti anni fa in alcuni bar, "chi beve per dimenticare è pregato di pagare in anticipo"?

Ho letto una notizia che mi ha reso, in un certo senso, felice e sbalordito: gli scienziati delle Università di Boston, con una ricerca durata tanti anni, hanno finalmente messo a punto la "pillola dell'amnesia selettiva", una compressa che provocando determinate reazioni chimiche nel cervello elimina i brutti ricordi e i pensieri molesti.

Se la presenza costante di Berlusconi o, secondo i gusti, di Franceschini, vi disturba; se avete un titolare odioso, una moglie irriverente o un marito dispotico; se tenete un conto arretrato da pagare o un reddito da dichiarare, potete prendere la nuova "pinnuleddra" prima o dopo i pasti, e vi dimenticherete di loro.

Non c'è dubbio che se funziona, questa compressa, è destinata a un enorme successo. Non è una scoperta totalmente nuova: il cristianesimo ha avuto un colpo di genio quando ha promesso agli uomini di non morire mai.

Anche le telenovele hanno un effetto consolatorio e narcotico, per non parlare della droga. Ma la scoperta della pasticca "no memory" ha un effetto meno complicato, più rapido e completo e non ha effetti collaterali.

Potremo vivere, così, in una realtà diversa: non quella schiacciante che abbiamo avuto in sorte nascendo, ma quella esaltante che ci viene dalla scienza.

Peccato che l'effetto della capsula duri solamente poche ore. Forse sarebbe più risolutivo un trattamento psichiatrico che eliminasse per sempre la memoria.

"Ricordare per imparare a non commettere gli stessi errori" è diventato quindi un lusso. Questa è l'ennesima invenzione di una società che non ha più forza: ormai ci reggiamo sui psicofarmaci e i sonniferi.

Una volta non era certo così. Abbiamo tutto e non sappiamo più cosa vuol dire "vivere". Ci deprimiamo e non ci manca niente.

Nei miei 30 anni di vita ho anche sbagliato, e proprio da essi ho imparato a vivere e comportarmi meglio con gli altri e con me stesso.

Diceva una mia insegnate di letteratura "solo dalla propria storia possiamo imparare". I brutti ricordi aiutano l'uomo a crescere e a maturare. Eliminarli con una pillola mi pare un modo di ridurre la vita ad una felicità inesistente.

La felicità, come ogni altra cosa della vita deve essere conquistata con fatica e con impegno. Sono pronto a giocarmi la testa per scommettere che, non appena entrerà in commercio, si inizierà a parlare dei primi suicidi, infarti, e disturbi nervosi vari.

Vivere è un viaggio, un lungo cammino nel quale a volte capita di inciampare, di cadere e spetta a noi trovare la forza per rialzarci, senza "pillole dei sogni" che in realtà a nulla servono.

Non potrei vivere privo delle brutte esperienze, delle malinconie, non perchè sono masochista ma perchè è proprio grazie a queste esperienze che oggi sono più forte, sono cosciente dei miei limiti e di come affrontarli.

Io non ho bisogno di una pillola, non ho bisogno né di bere né di drogarmi, perchè la forza, il coraggio nell'affrontare la vita, io ce l'ho e non ho la minima intenzione di selezionare i momenti che voglio ricordare perchè, tutti i singoli momenti, belli o brutti che siano, hanno una loro significato e io intendo viverli fino in fondo, perchè questo vuol dire "Vivere".
Enzo Amato

1 commento:

  1. La pillola in questione altro non è che un anti-ipertensivo, il PROPRANOLOLO, che tra l'altro costa pochissimo.

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