mercoledì 23 settembre 2009

Onore e rispetto. Gli eroi però sono altra cosa


QUESTO MIO ARTICOLO SUSCITERA' ARRABBIATURE E POLEMICHE.
MA IO SCRIVO QUELLO CHE PENSO VERAMENTE, SEMPRE.

Non sono riuscito a piangere per i sei militari morti la scorsa settimana in Afghanistan.

Non sono un cretino, né un idiota, avrò mille difetti ma io non riesco a fingere di essere in lacrime per sei persone che hanno perso la vita mentre stavano lavorando.

Ma gli altri morti che ogni giorno ci sono in tantissimi luoghi di lavoro chi sono? Che cosa sono? Cosa rappresentano per l'Italia e per gli italiani? Dei figli di puttana che a nessun "politico" o cittadino di questo piagnone Paese interessa? Quando muore un operaio nessun politico piange vicino ai familiari.

Alcune persone in questi giorni mi hanno detto: "ma di operai ne muoiono molti al giorno, allora cosa facciamo il funerale di Stato a tutti?".

Chissà se un giorno al signor Pinco Pallino, morto nei campi agricoli, in fonderia o caduto dall'impalcatura, faranno i funerali di Stato. Chissà se un giorno vedrò inchinarsi il Presidente della Repubblica davanti ai morti nelle fabbriche, nei cantieri e in quei funerali dove non ci sono militari.

Qualcuno li definisce questi "incidenti che capitano ogni giorno", come se fosse normale morire schiacciati da un sollevatore per 1.000 euro al mese.

Questi 6 militari sono stati definiti "eroi". E io vorrei capire il perchè. Per me non sono altro che "morti sul lavoro", lavoro che svolgevano per "tanti mila euro", sapendo benissimo quello che stavano rischiando. Il muratore che cade dalla impalcatura per 1.000 euro al mese invece non è un eroe come gli altri, ma un coglione che non è stato attento a dove metteva i piedi.

Il termine "eroi" si usa a sproposito. Eroe è una persona che rischia la vita consapevolmente e coraggiosamente per un certo fine ben preciso. I nostri soldati sono solo martiri, vittime del dovere. Hanno scelto una vita che presuppone il rischio di morire. Ma in quel momento non hanno fatto nessuna scelta "eroica" che ha determinato la loro morte. Erano solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Mi dispiace, ma non riesco a vivere nel dolore per quanto è accaduto. Mi preoccupo invece delle centinaia di migliaia di persone che muoiono ogni anno per tanti motivi evitabili: chi per incidente causato da altri, chi per malattia o malasanità, chi per solitudine, chi per mancanza di lavoro e affetti, chi per mancanza di denaro...

La morte di questi soldati, che sono stati mandati a nome nostro lì, hanno toccato le emozioni di molti italiani e molti italiani si sentono a loro vicini. Riconosciamogli un grazie e un ricordo, ma facciamolo anche con tanti altri morti ingiustamente.

Quando uno decide di fare il soldato, sa che può succedere di incontrare uno che ti vuole sparare, o che ti vuole uccidere. Sono morti dei ragazzi che facevano la guerra a pagamento. Questi che sono morti erano la, ma pagati profumatamente. Sapendo che quello che è successo sarebbe potuto accadere, e non certamente per difendere la Patria, dove ci si va gratis.

Provate a proporre ai nostri militari di andare in Afghanistan per la stessa paga che hanno in caserma, vedremo quanto volontari avremo.

Vogliamo parlare di rischio? Allora guardate i numeri, andate a vedere le statistiche e vi accorgereste che le vittime in divisa, sempre in percentuale per addetti, sono circa la metà delle altre categorie cosiddette a rischio (edili, metalmeccanici...), con la sola differenza che per mettere la divisa ci vuole una buona raccomandazione e per andare in missione all'estero anche.

Avete mai visto qualcuno che cerca una raccomandazione per il proprio figlio per fargli fare il muratore o il minatore? Il dolore per delle vittime c'è e rimane, ma deve essere per tutti.

Fateci caso: se muore un solo militare perchè mai non si tratta da eroe? Serve la strage per divenirlo? Ero molto triste per Nassirya e anche ai funerali di lunedì, ho il massimo rispetto per i ragazzi morti e per quelli che continuano nella loro missione ma gli eroi sono altra gente.
Enzo Amato

15 commenti:

  1. Sono d'accordo con te ...

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  2. sono d'accordo in parte, ma nulla nega che delle giovani vite sono state spezzate, non saranno eroi ma sono morti....

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. sono daccordo?......ahhhhh!!!!!!! Vergognatevi.
    cmq caro Enzo ti faccio notare che i MILITARI, i sei FRA' MIEI... erano lì con molteplici funzioni,in quel maledetto posto a proteggere vite umane e guardarsi le spalle ogni istante della giornata dal nemico INVISIBILE. Noi ITALIANI siamo fieri,in missione diamo tutto di noi stessi. Ti viene difficile a comprendere lo sò! certe cose si capiscono solo se tieni le mani nel fango e ti senti un leone, ma quando vedi bambini che ti Guardano negl'occhi, il cuore ti si stringe come se fosse in una morsa. PER SEMPRE ONORI AI CADUTI IN MISSIONE!

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  5. Finalmente qualcuno che riesce a dirlo!!! Sono daccordo con te, rispetto per i sei ragazzi e le famiglie...ma questi soldati vanno VOLONTARI, nessuno li obbliga e sanno benissimo che potrebbero andare incontro alla morte! Comunque ribadisco che sono sempre ragazzi morti e che dispiace...

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  6. sono d'accordissimo , eroi di cosa??!? il loro scopo è di arrivare a casa vivi e incassare il malloppo...quando sono là contano i giorni e sperano ke il nemico continui a dormire....i militari italiani nn hanno mai contato un cazzo nella storia....e ora sono tutti eroi...eroi mercenari del cazzo .

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  7. Beh si... io ho pianto!!!! DAVVERO!!!
    Forse perché sono stato anche io un PARÀ della Folgore o perché mi comuovo davanti a tanta tristezza e dolore...

    La differenza tra signor Pinco Pallino, morto nei campi agricoli, in fonderia o caduto dall'impalcatura e i soldati italiani????
    SOLO 1 PICCOLISSIMA DIFFERENZA: questi ultimi hanno GIURATO (vedi giuramento PARÀ) di servire la Patria (quindi anche noi), hanno scelto VOLONTARIAMENTE di mettere a rischio la propria vita, avevano scelto di essere li a Kabuhl. Penso che questo sia molto coraggioso… o no?????? Bene!!
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    Eroe è una persona che rischia la vita consapevolmente e coraggiosamente per un certo fine ben preciso
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  8. Mi chiamo marco e ho fatto il servizio militare nella folgore nel 1982/1983 periodo della prima missione in libano alla quale non ho partecipato per puro caso.Avrei molte cose da raccontarvi sul corpo dei paracadutisti ma vorrei concentrare l'attenzione sul cosiddetto senso di appartenenza;è proprio quello che a distanza di anni ancora mi rimane e mi fa star male quando purtroppo ci sono delle vittime come in questo caso.Vero è che sto pure male (e forse di più) quando capitano morti sul lavoro anche perchè sono un operaio anch'io e di quelli a rischio.Quello che vorrei dire però è che prima di esprimere un giudizio bisogna fare piazza pulita dei pregiudizi,quindi se si è di sinistra (politicamente)bisogna essere molto oggettivi parlando di un corpo militare notoriamente di destra,cioè per prima cosa non lasciarsi coinvolgere dal sentimento politico stesso.Altra cosa, vi assicuro che nessuno di quei morti (se potesse dirvelo) si sente un eroe...è la sporca politica che strumentalizza tutto e tutti,ragazzi italiani che nella divisa cercano un lavoro sicuro e un futuro per le loro famiglie...niente altro...buona giornata.

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  9. si...ragazzi italiani che cercano un futuro sicuro per mettere su famiglia.....!!!!possibile...ma forse si puo cercare da un altra parte il futuro e non in guerra...perche questo è quello che c'è in Afganistan e lo sappiamo tutti e lo sanno i ragazzi quando vanno in missione che si puo morire.....per qualche migliaio di euro in piu....chissa se c'è stato un attimo in cui hanno pensato.....ma chi cazzo me lo ha fatto fare in culo la folgore, la politica e i soldi!!!la vita non si compra e la guerra non aiuta nessuno!!!mi dispiace solo perchè.......è spreco di vite umane!!!!non sono i primi, non saranno gli ultimi ahimè!!!

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  10. Sono sempre marco e volevo rispondere a chi mi ha risposto (scusate il gioco di parole ma se tutti si danno un nome sarebbe più facile). Hai notato la provenienza dei parà caduti? Su 6 ben 5 sono meridionali e di zone ad alta depressione occupazionale...e allora? Allora meglio con la Folgore che con la camorra,anche perchè anche lì sei in guerra e forse è ancora più sporca!!!

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  11. Enzo non sono daccordo con te e per niente... abbi pietà soltanto che non si scateni la guerra in Italia... altrimenti andrai tu insieme agli operai a difendere la patria o chiameranno l'Esercito a difendere te e tutti quelli che non hanno giurato alla patria??

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  12. È STATO IL SOLDATO non il reporter, che ci ha dato la libertà di stampa. È STATO IL SOLDATO non il poeta, che ci ha dato la libertà di parola. È STATO IL SOLDATO non l'organizzatore di raduni, che ci ha dato la libertà di dimostrare. È IL SOLDATO che saluta la bandiera, che serve sotto la bandiera e la cui bara è coperta dalla bandiera, che dà a chi protesta la possibilità di bruciare la bandiera!...caro enzo come vedi questi soldati di oggi e di ieri sono morti anche per te...per poterti far parlare ed esprimere liberamente ogni tuo pensiero, in un paese democratico, cosa che nn avresti potuto fare se fossi nato in afghanistan...penso che tu sia in debito con quei ragazzi perchè ancora non hai detto a loro "GRAZIE"...e poi sinceramente non vedo l'attinenza tra i due temi ke hai messo in ballo...sono due problematiche distinte e separate...

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  13. Io sono d'accordo con te enzo..certo dispiace a tutti..ma sono sicura ke questi soldati sono andati in missione solo x uno scopo finanziario..mio nonno ha partecipato alla seconda guerra mondiale ed è stato prigioniero dei tedeschi..come sappiamo a quei tempi era obbligatorio..e lui mi raccontava spesso delle umiliazioni e delle prepotenze ke subiva, ke subiva in silenzio, e di quanto gli piangeva il cuore.. e ke il loro unico obbiettivo era ritornare a casa..e quando è ritornato xò ha trovato miseria e nn la somma di denaro ke si incassano i militari di oggi..bisogna fare attenzione quando si parla di eroi!!

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  14. sono d'accordo con te...
    oltre ai militari volontari, ai lavoratori dipendenti, agli operai, e a tutti quelli che ogni giorno perdono la propria vita per meno di 1000€ al mese, ci sono anche i missionari, i preti, i medici e tanti altri che lavorano per la fame nel mondo che non vengono neppure pagati e lo fanno liberamente offrendo se stessi ogni giorno della loro vita per vocazione!!!! a tutti questi morti anonimi altro che funerali di stato!!! il nobel per la pace dovrebbero ricevere da vivi!!! e che cazzo!!! by ciccio CT

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  15. per dire ciò sicuramente non sei stato militare... ma son sicuro che molta gente in Italia e nel mondo invidia i Militari e il lavoro di questi EROI che hanno dato anche la vita a servizio dello Stato!!

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