martedì 27 ottobre 2009

Su Facebook un cimitero virtuale

Facebook pro nobis

Il social network presenta il suo servizio di pompe funebri digitali, dedicato agli account degli amici che non ci sono più.

Il tempismo è perfetto. Facebook annuncia la nascita di una sorta di cimitero virtuale dei suoi iscritti. Un luogo dove gli account degli utenti trapassati muteranno pelle: da testimonianza digitale di vita, status e schizofrenie personali a muro del ricordo, sul quale gli amici potranno pubblicare parole struggenti, testimonianze d'affetto, e magari anche qualche video di YouTube.

"Quando qualcuno ci lascia, non scompare dai nostri ricordi e nemmeno dai nostri social network". Da qui l'idea di creare un sistema per gestire un dilemma ancora scarsamente esplorato della rivoluzione della società digitale: quando scompariremo, cosa ne sarà di tutte le tracce che stiamo lasciando quotidianamente sul web?

La soluzione del social network è la seguente: la pagina della persona scomparsa viene trasferita in una nuova dimensione, dove solo gli "amici di Facebook" potranno continuare a vederla e arricchirla con il loro contributo.

Nessuno potrà più gestire l'account dall'interno, nessuno potrà più sporcarlo con qualche insulto gratuito, nessuno potrà nemmeno più rintracciarlo sui motori di ricerca e nessuno potrà richiedere di essere fatto amico in extremis, dopo il triste evento, chiedendo scusa per il ritardo.

Come avviene la trasmigrazione dell'account? Attraverso un forum, dove gli amici devono compilare segnalando il nome del deceduto, alcune informazioni personali: data di nascita, indirizzo email... E qualche prova della sua dipartita: articoli di giornale, necrologi...

Facile ipotizzare che ci sarà subito qualche buontempone che tenterà di aggirare i controlli, comunicando la morte del proprio peggior nemico o migliore amico. Magari lo scherzo riguarderà una persona famosa e vi ritroverete a leggere il racconto, il commento e la smentita della vicenda in un altro articolo. Niente di nuovo sotto il sole.

Interessante è notare come queste strane piattaforme virtuali, popolate da personaggi sempre più numerosi e reali (Facebook a settembre contava 300 milioni di utenti in tutto il mondo), proseguano nel loro incessante inseguimento e rimodellamento di tutti gli aspetti della nostra vita, dai più meritevoli ai più deprecabili, dai più scherzosi ai più seri, dalla culla dei divertimenti più infantili alla lapide su cui lasciare l'ultima parola. O forse, l'ultimo link.

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